Cari amici,
20 nuovi cavalieri e dame
si sono aggiunti, domenica 5 maggio, ai colleghi appartenenti all’Ordine Equestre
del Santo Sepolcro di Gerusalemme in terra di Sardegna. La Luogotenenza sarda, guidata dal Gr. Uff. Dottor Marco Cantori, ha
ricevuto il 4 e 5 maggio, il Gran Maestro, Sua Eminenza Cardinale Edwin Frederich O’Brien,
che ha proceduto all’investitura dei nuovi membri (13 cavalieri, 3 dame e 4
cavalieri ecclesiastici).
Faccio parte di questo
antico e glorioso Ordine dal 2003 e per 8 anni, dal 2007 al 2011 e dal 2011 al
2015 (ho espletato un doppio mandato quadriennale) ho avuto la responsabilità di
“Delegato” per la Provincia di Oristano, Delegazione oggi felicemente affidata
alla Dama di Commenda Avv. Angela Loi Grova.
Ma cosa significa oggi, nel Terzo Millennio, entrare a far parte di quest’Ordine?
Ma cosa significa oggi, nel Terzo Millennio, entrare a far parte di quest’Ordine?
Essere cavalieri del
Santo Sepolcro di Gerusalemme è un grande onore e allo stesso tempo una missione.
Chi entra a farne parte deve farlo con reale e cristiana convinzione, perché
l’appartenenza non può e non deve essere limitata agli incontri, alle
esibizioni in pubblico, o anche alla semplice contribuzione economica nei
confronti della Terra Santa. Significa vivere l’appartenenza con grande
orgoglio ed impegno costante anche nella vita quotidiana, al di fuori delle
riunioni ufficiali, quei momenti solenni in cui si indossano il mantello bianco
col pentacroce rosso e le insegne, simbolo dell’appartenenza.
Chi entra a farne parte si
impegna a condurre uno stile di vita appropriato, regolando la propria vita all'interno dei 4
pilastri fondamentali dello status di cavaliere: fede incrollabile in Cristo, obbedienza al Santo Padre, vita
cristiana in casa, nel lavoro e nella società e attenzione costante e assistenza nei
confronti della Terra Santa. I cavalieri e le dame di oggi, seppure siano
passati molti secoli, continuano a seguire i principi dei crociati nostri
predecessori: difendere la cristianità, seppure oggi non più con la spada. Passano
i secoli, cambiano usi e costumi, ma la figura ed il messaggio di Cristo, per i
cavalieri del Santo Sepolcro, erano e restano centrali.
Oggi l’Ordine,
giuridicamente, ha il rango di “Associazione Pubblica di fedeli”, eretta dalla
Sede Apostolica a norma del can. 312 par.1. L’associazione gode di personalità
giuridica, sia canonica che civile. Anche lo Stato Italiano, riconosce
l’Ordine: con R.D. del 10 Luglio 1930, n° 974.
L’odierno Statuto dell’Ordine
indica chiaramente gli scopi e gli impegni che assumono gli odierni
appartenenti all’antica e nobile Istituzione:
-Rafforzare
nei suoi membri la pratica della vita cristiana, in assoluta fedeltà al Sommo
Pontefice e secondo gli insegnamenti della Chiesa, osservando come base i
principi della carità dei quali l’Ordine è un mezzo fondamentale per gli aiuti
alla Terra Santa;
-Sostenere
ed aiutare le opere e le istituzioni culturali, caritative e sociali della
Chiesa Cattolica in Terra Santa, particolarmente quelle del Patriarcato Latino
di Gerusalemme, con il quale l’Ordine mantiene legami tradizionali;
-Zelare
la conservazione e la propagazione della fede in quelle terre, interessandovi i
cattolici sparsi in tutto il mondo, uniti nella carità dal simbolo dell’Ordine,
nonché tutti i fratelli cristiani.
Amici, dopo questo breve
excursus sull’Ordine e sulla sua importanza, voglio riepilogarvi lo svolgersi
della bella cerimonia di sabato e domenica scorsa a Cagliari. Il solenne rito
religioso si è svolto nella Cattedrale di Cagliari.
Il pomeriggio del 4 maggio
i nuovi cavalieri e le dame, nella cerimonia di “Veglia delle armi”, hanno
fatto pubblica promessa di accettare e rispettare le severe norme dell’Ordine e
ricevuto (i cavalieri), seppure virtualmente, la spada e gli speroni, prima
benedetti dall’Arcivescovo celebrante, il nostro Mons. Ignazio Sanna, Priore
della Delegazione oristanese, che presentava due nuovi cavalieri: Giovanni
Licheri e Mons. Giuseppe Sanna, quest’ultimo cavaliere ecclesiastico.
Nella
Delegazione oristanese hanno ricevuto la promozione al grado superiore di
Commendatore i seguenti cavalieri: Giorgio Colombino, Sergio Cutuli e
Maurizio Floris; a Dama di Commenda, Giuliana Casula.
La mattina del 5, sempre
nella cattedrale cagliaritana, il Cardinale O’Brien ha effettuato, all’interno
della celebrazione eucaristica, il sacro rito dell’investitura, ammettendo
ufficialmente all’Ordine di cui è Gran Maestro i 20 nuovi esponenti; presente
alle nuove investiture il Governatore Generale dell’Ordine, S.E. Cavaliere di
Collare Conte Leonardo Visconti di Modrone.
Il rito d’investitura
segue ancora oggi i rituali del passato e i cavalieri, dopo aver rinnovato la
promessa di porsi al servizio di Cristo per la difesa della Terra Santa, hanno
ricevuto i classici 3 colpi di spada sulle spalle; rivestiti poi del mantello e
delle insegne di appartenenza all’Ordine da parte del Luogotenente. Una foto di gruppo sul piazzale della
cattedrale ha chiuso la bella cerimonia, che si è conclusa con un’agape
fraterna al ristorante “il Convento S. Giuseppe”.
Cari amici, nei miei 16
anni di appartenenza ho visto, con grande piacere, l’Ordine crescere nella mia
amata terra sarda. Seppure con l’età il mio impegno non sia più quello del primo
giorno, il mio orgoglio di appartenenza è rimasto intatto! Il sapere di poter
contribuire, unitamente ai cavalieri e alle dame sparsi nel mondo, anche se in
minima parte ai bisogni della Terra Santa, mi dà conforto. La mia convinzione è
che anche oggi, nel Terzo Millennio, la Chiesa abbia ancora tanto bisogno di
cristiani attivi, e anche di numerosi cavalieri e dame del Santo Sepolcro di
Gerusalemme, che con grande spirito di servizio continuino a contribuire alla
difesa del cristianesimo nel mondo, in particolare dei luoghi che videro la
nascita e la morte di Gesù Cristo, nostro Redentore.
Mario
1 commento:
Siete splendide buona fortuna
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