Oristano
15 maggio 2019
Cari amici,
Sabato 11 maggio,
nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “Othoca”, ubicato in
via Zara zona industriale di Oristano, è stato inaugurato il primo Laboratorio
Digitale nato in Provincia. È il primo nel suo genere ad aprire a Oristano e
nell’intera provincia. È il Fab.Lab
Oristano EST, in grado di far conoscere le ultime tecnologie, i nuovi materiali,
mettere in risalto le possibilità creative del digitale, e quindi poter realizzare prodotti nuovi, sperimentando i
nuovi linguaggi tecnologici e informatici.
Questo innovativo laboratorio
è nato da una sinergia congiunta, tra Consorzio Industriale Oristanese, ITIS
Othoca e Confartigianato di Oristano, ed ha attinto il finanziamento dal
progetto Oristano Est del Comune di Oristano; obiettivo reale quello di avvicinare le
nuove generazioni alle tecnologie del futuro e al lavoro di squadra. il Fab.Lab
in realtà è una piccola officina di
fabbricazione digitale, alla quale potranno accedere i giovani di Oristano
e dell’intera provincia che, grazie alle stampanti 3D, al taglio laser, alle
frese Cnc, potranno sperimentare le moderne tecniche innovative applicate alle piccole produzioni, ma
anche modellare, sperimentare e inventare novità, frequentando i corsi che verranno periodicamente
organizzati.
Una interessante presentazione al
pubblico, quella dell’11 maggio, che ha richiamato un buon numero di persone,
curiose di conoscere cosa può riservare il futuro ai nostri ragazzi. Tra i presenti
il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, Massimo Torrente, amministratore
straordinario della Provincia di Oristano, Massimiliano Daga, presidente del
Consorzio industriale, Sandro Paderi, presidente Confartigianato Imprese
Oristano, Antonio Burrai, fondatore e project manager del Fab Lab Sardinia,
Marco Franceschi, segretario di Confartigianato Oristano, Paolo Manfredi,
responsabile strategie digitali Confartigianato Imprese, Pupa Tarantini,
assessore comunale di Oristano all’artigianato e attività produttive.
L’innovativo laboratorio, in realtà,
può rappresentare una moderna risorsa per tutta la comunità
oristanese, a partire dagli studenti, passando poi per gli artigiani digitali o
makers, i progettisti, gli artisti per arrivare infine ai professionisti designer.
Sarà anche una vetrina in grado di far conoscere le ultime tecnologie e i
materiali, oltre che far conoscere e tramandare le grandi tradizioni artigiane esistenti
in Provincia, che, opportunamente rivisitate con le nuove tecnologie, potranno,
modernamente aggiornate, trasmettere il meglio del passato integrandolo nel futuro.
L’accordo consentirà di mettere
in contatto gli esperti maestri artigiani con i giovani, costruendo in questo modo
una nuova generazione di artigiani 4.0, ancorata però alle solide radici del
passato. Sarà un modo eccellente di mettere in relazione le imprese artigiane
oristanesi e i loro dipendenti con gli studenti della provincia che frequentano
le scuole Superiori, rafforzando in questo modo quel rapporto “Scuola Lavoro”,
che significa piena collaborazione tra il sistema dell’istruzione e quello della
formazione professionale.
In un mondo in continua
evoluzione, nel quale le esigenze del mondo produttivo, in particolare quelle
del settore delle piccole e micro imprese, ovvero quelle più carenti quanto ad istruzione
tecnica e professionale, il Fab.Lab costituisce la via maestra per una
prospettiva di maggiore integrazione tra scuola e lavoro e l’acquisizione di
competenze coerenti e spendibili nel mercato del lavoro.
Dopo i saluti iniziali,
il primo intervento è stato quello di Franco Frongia, dirigente dell’ITIS
Othoca, con la relazione “L’Itis Othoca: una scuola
aperta al futuro”; poi Massimiliano Daga, presidente del CIPOR, con “Servizi e opportunità per le imprese
insediate e del territorio”, Sandro Paderi, presidente Confartigianato
Imprese Oristano, con “Artigiani e
Scuola: un’alleanza per la crescita del tessuto imprenditoriale”, Antonio
Burrai, fondatore e project manager del Fab Lab Sardinia, con “L’Isola dei makers, esperienze a
disposizione della Rete dei FAB LAB”, e Paolo Manfredi, responsabile
strategie digitali Confartigianato Imprese, con “L’Artigianato italiano è sempre più digitale, le imprese innovative
crescono”. Ha concluso gli interventi Pupa Tarantini, assessore comunale di
Oristano all’Artigianato e Attività Produttive. Durante l’evento, è stato
sottoscritto il protocollo d’intesa tra tutti i partner del progetto e, al
termine, lo staff di FAB LAB Olbia, ha effettuato una dimostrazione pratica
della stampa in 3D.
Quanto alla ripartizione
dei compiti tra i partners, l’ITIS Othoca ospiterà il Fab.Lab, potenziando la
didattica e le competenze in uscita dal percorso formativo col progetto
scuola-lavoro, il Cipor offrirà alle imprese localizzate nel Consorzio e nel
territorio, strumenti d’innovazione del processo produttivo con le opportunità
insediative e la diffusione della conoscenza delle tecnologie di impresa 4.0.,
mentre Confartigianato Oristano favorirà i processi integrati di innovazione in
collaborazione con scuola e ricerca applicata, per lo sviluppo di tecnologie e
materiali. Il Comune di Oristano, infine, investendo nel territorio con spazi
fuori dal comune, attraverso la riqualificazione della periferia con luoghi di
incontro dove creare start-up per giovani talenti, proporrà nuove opportunità
per gli abitanti di domani.
Marco Franceschi, segretario
provinciale della Confartigianato oristanese, ha dichiarato: “Con questa partnership vogliamo dare ‘gambe’
e risalto alla capacità dell’artigianato sardo e oristanese di rinnovare le sue
tradizioni, di coniugare manualità, estro ed esperienza con tecnologie e
materiali innovativi, per offrire un’alternativa di qualità e di personalizzazione
sartoriale alle proposte standardizzate e seriali; si sta affermando un modello
originale di convivenza e reciproco rafforzamento tra innovazione e valore
artigiano, che può diventare un vera “via oristanese” all’innovazione. Una
sfida che la nostra Associazione vuole raccogliere. Siamo certi che diventerà
una bella fucina di idee e che ci saranno collaborazioni di grande interesse”.
Cari amici, ne sono convinto
anch’io, perché innovare è sempre necessario, senza, però, mai accantonare il
passato, quelle “radici”, che servono ad ancorare il meglio del passato al presente e al futuro.
A domani.
Mario
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