Oristano 3 maggio 2019
Cari amici,
La capacità inventiva dei
sardi non è certamente seconda a quella di molti altri, anche se, come spesso
capita, per realizzare concretamente le idee innovative e rivoluzionarie ci
vuole un supporto economico che spesso non si ha. La storia che voglio
riportare qui oggi è quella di Gianni Delogu, che, a parte la sua
grande capacità inventiva di sardo speciale, ha anche quello di essere un uomo forte e
determinato. Si, perché nonostante colpito fortemente dalla sorte non
si è abbattuto, e, superato il problema, ha ripreso a portare avanti la sua
invenzione lasciata a metà. Ecco per Voi, in breve, l’interessante storia.
Gianni Delogu, più noto
come Giannino, è un oristanese che, fin da giovane è stato animato da una grande
curiosità, con particolare interesse verso la tecnologia e la scienza. Dopo
aver conseguito il diploma allo Scientifico di Oristano non prosegue gli studi all’Università
dove si sarebbe potuto specializzare; resta comunque molto curioso e interessato ai
progressi della scienza. Con le sue capacità si realizza abbastanza bene nella
vita, e oggi fa l’imprenditore nel settore dei rifiuti e del riciclo dei
materiali.
Un giorno, leggendo una
rivista specializzata, apprende che un’Università americana, quella dell’Arizona, attraverso i suoi microbiologi aveva messo in campo una ricerca su quanto fossero “infetti”,
contaminati dalle mani di milioni di cittadini che li usavano, i carrelli utilizzati
quotidianamente per fare la spesa. Il responso fu terrificante: i carrelli erano
un grande ricettacolo di batteri pericolosi, tanto che in un solo carrello se ne
potevano contare oltre un milione.
Ormai, "Fare la spesa" o comunque utilizzare questi
strumenti è prassi corrente, essendo presenti in un’infinità di luoghi: dai supermercati
agli aeroporti, dalle cliniche alle più svariate strutture collettive. Gli esperti ricercatori universitari,
diretti dal dottor Charles Zerba, poterono constatare che, in specie nelle
manopole, si annidavano percentuali molto alte di colibatteri fecali e di escherichia
coli, che, come ben sappiamo, sono responsabili di importanti infezioni gastro
intestinali.
L’imprenditore oristanese
alla lettura della notizia si rende subito conto che risolvere quel pericoloso problema non
è poi così difficile: basterebbe attrezzare una macchina contenente un sistema
di irradiazione con raggi ultravioletti, e, con poca spesa e in brevissimo
tempo, essi sarebbero tornati “puliti”, sterilizzati a dovere prima di essere
nuovamente rimessi in uso. Gianni è un uomo d’azione, sempre carico di attivismo,
per cui l’idea non resta lettera morta. Contatta infatti diversi amici
artigiani e inizia a pensare ad un primo prototipo di una possibile macchina
sanificatrice.
Dopo una minuziosa
ricerca, riesce a costruire la sua prima macchina a raggi UV nel 2014. Purtroppo,
però, Giannino si deve fermare: una brutta malattia lo colpisce, facendogli accantonare
la brillante idea. È una malattia seria, ma l’uomo è forte e coraggioso. Trascorrono
quasi 5 anni da quel 2014, e Giannino dopo un trapianto effettuato dal prof.
Zamboni al Brotzu di Cagliari, più caparbio di prima, riprende a combattere la
lotto per la vita. Nonostante il tempo trascorso, non ha comunque dimenticato il
suo progetto rimasto a metà.
È deciso a portarlo a
termine, e, con un gruppo di amici lo riprende in mano continuando l’avventura. Grazie ad un
artigiano toscano, che gli realizza le particolari lampade da inserire nella
macchina sanificatrice, realizza un nuovo e più adeguato prototipo, con il box in
lamiera zincata, a cui da il nome di “Sanycar”, che brevetta come Sterilizzatore batteriologico (brevetto Italia
0001369869). Questo moderno sanificatore a raggi UV a radiazione diretta
funziona egregiamente, con utilizzo tra l'altro di pochissimo personale.
Il carrello è davvero un
vero gioiello tecnologico: sicuro, semplice, ecologico; è uno strumento praticamente
indispensabile per la sterilizzazione dei carrelli dei market, di quelli degli
aeroporti, degli ospedali e così via. È anche rispettoso dell’ambiente, in
quanto i raggi ultravioletti non sono dannosi, e poi i germi presenti nell’aria,
nell’acqua e sulle superfici, vengono eliminati senza l’utilizzo di sostanze
chimiche dannose. La ‘Sanycar’, tra l’altro non è ingombrante: è alta un metro
e mezzo, larga 80 centimetri e profonda 120. Il suo utilizzo è semplice e
veloce: basta infilare il carrello dentro e dopo circa 20 secondo i raggi UV,
distruggono il 99 per cento dei batteri presenti.
Cari amici, indubbiamente
l’invenzione di Gianni Delogu merita un grande plauso, per la semplicità, per la fantasia
inventiva del suo ideatore, e anche per la sua caparbietà. La macchina a cui ha dato vita
potrebbe davvero diffondersi rapidamente. L’inventore è soddisfatto e ammette che
strutture commerciali anche di portata nazionale hanno già chiesto di poter avere
la macchina; personalmente credo che sarà un grande successo.
I miei migliori Auguri al nostro cittadino inventore!
A domani.
Mario
Foto dal quotidiano L'UNIONE SARDA
Nessun commento:
Posta un commento