Oristano 23 Agosto 2018
Cari amici,
Il tempo è davvero
tiranno! Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che a partire
dal prossimo Novembre 2018, inizieranno a scadere i termini per l'esigibilità delle somme
relative ai primi “conti dormienti”, affluiti al Fondo Rapporto Dormienti nel Novembre 2008. Ma siamo sicuri che
tutti siamo a perfetta conoscenza di cosa sono esattamente i “Conti Dormienti”? Riepiloghiamo in breve la storia di queste somme che
possiamo definire quasi “dimenticate”.
Per conti o rapporti “dormienti”
si intendono quelle somme inutilizzate, in essere sotto forma di strumenti di
natura bancaria e finanziaria, di importo non inferiore a 100 euro, non più
movimentate dal titolare del rapporto o da suoi delegati per un tempo
ininterrotto di 10 anni, decorrenti dalla data di libera disponibilità delle
somme. Nella categoria dei “conti dormienti” rientrano quindi: depositi di
denaro, libretti di risparmio (bancari e postali), conti correnti bancari e
postali, azioni, obbligazioni, certificati di deposito, fondi d’investimento, assegni
circolari.
Con la Legge 266 del
2005, al fine di risarcire i risparmiatori vittime di frodi finanziarie, questi
‘rapporti dormienti’ furono sottratti agli Istituti dove erano depositati e
fatti confluire in un Fondo costituito presso il Ministero dell’Economia e
delle Finanze. Il successivo DPR 116 del 2007 stabiliva che le somme non
riscosse dai legittimi proprietari continuassero, tempo per tempo, ad essere
automaticamente trasferite al Fondo da parte delle Banche, Poste e intermediari
finanziari, inviando periodicamente al Ministero del Tesoro gli elenchi dei
conti e libretti dormienti che risultavano essere inattivi.
Tutte le somme affluite
e non reclamate, trascorsi ulteriori 10 anni dal momento del deposito nel
fondo, sarebbero andate in prescrizione. In sostanza si tratta di somme mai
movimentate per 20 anni, per le quali tuttavia prima della definitiva perdita,
il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ritenuto opportuno rivolgere un
ulteriore invito ad effettuare una verifica sull’esistenza di eventuali “conti
dormienti” intestati a proprio nome o a nome di familiari di cui possano
risultare eredi, al fine di inoltrare, nel caso, domanda di rimborso in tempo
utile.
La banca dati messa a
disposizione da CONSAP Spa, a cui sono state affidate le procedure di rimborso,
è raggiungibile all’indirizzo: www.consap.it/servizi-economia/fondo-rapporti-dormienti,
selezionando l’opzione “cerca rapporto dormiente”. Le domande di rimborso
possono essere presentate a Consap Spa per via telematica tramite Portale Unico
(http://portale.consap.it/), oppure a mezzo Raccomandata a/r ovvero
Raccomandata a mano presso la sede della società. Grazie alla collaborazione
con il Ministero degli Affari Esteri, tale informativa raggiungerà anche gli
italiani residenti all’estero.
Cari amici, credo che
recuperare questi soldi “dormienti” (oppure quelli di nostri familiari oggi
defunti che magari non ci hanno sufficientemente informati del deposito) sia
davvero importante: secondo le stime del Rendiconto Generale dello Stato, dal
2007 ad oggi ammontano ad oltre 2 miliardi di euro i risparmi
"dimenticati" dagli italiani. Novembre è vicino e credo che chi ha
dimenticato soldi o titoli nelle casse della banca o della posta oppure da
molti anni non li usa è meglio che si attivi, altrimenti perderà per sempre il
diritto di disporne.
In un momento in cui la
crisi morde senza tregua, amici, non mi sembra proprio il caso di sottovalutare
certe cose, e i propri risparmi, piccoli, medi o grandi che siano, è meglio
tenerseli ben cari…
A domani.
Mario
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