Oristano 30 novembre 2023
Cari amici,
Dedico l'ultimo post di questo mese di novembre alla nostra amata Sardegna, terra ultra millenaria, oggetto in passato di interesse da parte di tanti popoli! Di recente nel mare antistante le sue coste è stato scoperto un ricco deposito di
monete di bronzo, risalente alla prima metà del IV secolo d.C. Nel mare proprio di fronte alla costa Nord Orientale della Sardegna sono spuntate, praticamente
inaspettate in quanto la scoperta è stata fatta casualmente da una persona di Arzachena, che, durante un’immersione, ha notato un “mucchio metallico” affiorante dalla sabbia; ispezionandolo ha constatato che era formato da
numerosissime monete, tra l'altro a poca distanza dalla riva ed a scarsa profondità. La scoperta (il punto di ritrovamento è al largo di Arzachena, sulla costa Nord della Sardegna) è stata segnalata alla Soprintendenza dei beni culturali, che ha subito avviato ricerche
più approfondite e non si escludono altri ritrovamenti, sicuramente quelli
relativi ad un antico relitto.
È un autentico tesoro
quello rinvenuto, composto da quasi 50mila monete di bronzo risalenti alla
prima metà del IV secolo d.C. Dopo la segnalazione è stato il Nucleo
archeologico subacqueo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
di Sassari e Nuoro insieme con i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio
Culturale della Sardegna e del Nucleo Carabinieri Subacquei della Sardegna a
eseguire una prima ricognizione nel tratto di mare interessato, con la
collaborazione del Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri di Cagliari e di quello
dei Vigili del Fuoco di Sassari, insieme alla Polizia di Stato, alla Guardia di
Finanza e alle Capitanerie di Porto.
Dopo la prima
ricognizione, eseguita nel tratto di mare dove sono state rinvenute le monete a
circa 10 metri di profondità, gli archeologi hanno evidenziato due macro-aree
di dispersione delle monete, in una zona sabbiosa compresa tra la spiaggia e le
praterie di posidonia sul fondale. Gli esperti della Soprintendenza hanno
definito la scoperta del tesoro dei 'FOLLIS' (monete romane), «il più ricco e vasto giacimento
di monete del tardo impero mai rinvenuto prima».
I pezzi rinvenuti sono
davvero tanti: circa 50mila esemplari di 'FOLLIS', monete introdotte nel 294
d.C. con la riforma monetaria di Diocleziano nell’Impero Romano e poi
utilizzate anche dai bizantini. Nel deposito sono state ritrovate anche parti di
anfore di produzione africana e orientale. Non è la prima volta che nei
territori dominati dall’Impero Romano vengono rinvenuti depositi di monete di
quel lontano periodo; questo di Arzachena, però, è indubbiamente quello più
cospicuo, ben più sostanzioso di quello rinvenuto nel 2013 nel Regno Unito, a
Seaton, quando riemersero 22.888 follis.
A destare non poca
sorpresa è lo stato di conservazione delle monete. Questa caratteristica ha
permesso di datarle perfettamente, collocandole in un arco temporale tra il 324
e il 340 d.C. Datazione confermata dalla presenza di monete di Costantino il
Grande. Un’altra interessante particolarità è che il gruppo dei follis recuperato
proviene da quasi tutte le zecche dell’impero attive in quel periodo. Grazie
alla valutazione del peso si è giunti alla conclusione che il numero delle
monete di bronzo potrebbe aggirarsi tra i 30.000 e i 50.000 esemplari.
Come ha commentato il
Direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (ABAP), Luigi La Rocca, il
ritrovamento è “Una delle più importanti scoperte di reperti numismatici degli
ultimi anni ed evidenzia ancora una volta la ricchezza e l’importanza del
patrimonio archeologico che i fondali dei nostri mari ancora custodiscono e
conservano”. Le operazioni di restauro e conservazione delle monete e dei
materiali rinvenuti permetteranno di ampliare e approfondire la conoscenza del
contesto dei reperti dai quale possono provenire ancora numerose informazioni.
Cari amici, che i fondali
che circondano la nostra isola nascondano ancora tantissimi tesori è una cosa
certa! Tanti sono stati i popoli che nei secoli hanno cercato di colonizzare la
Sardegna, vero grande “paradiso” posto al centro del Mediterraneo. Ecco, nei mari che
circondano la nostra antica isola, c’è un grande libro di storia, tutto da
leggere, giorno dopo giorno, perché nel passato ci sono le nostre radici!
A domani.
Mario
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