Oristano 2 novembre 2023
Cari amici,
La storia della “RABDOMANZIA”,
ovvero di quella pratica, esercitata da alcune persone dotate di particolari capacità atte ad individuare le falde acquifere sotterranee, è antica di molti
secoli. Secondo gli esperti, con ogni probabilità, la rabdomanzia nacque in stretto
collegamento alla religione o, meglio, come forma di interpretazione del volere
divino. Secondo questa teoria, i rabdomanti sarebbero delle persone speciali, in possesso del particolare dono di poter interpretare il volere divino.
Un potere straordinario,
amici, che consentirebbe ai rabdomanti, con l’utilizzo di un semplice ramoscello
biforcuto, di “sentire” i flussi d’acqua nascosti sottoterra. In sintesi, per
Rabdomanzia, s’intende la capacità, che solo alcune persone possiedono, di
riuscire a identificare la presenza di acqua nel sottosuolo, passando sulla
verticale della falda. Ovviamente, nonostante gli studi e le ricerche, non è
stata trovata alcuna spiegazione o prova scientifica dell’esistenza di questo
potere, che alcuni equiparano a manifestazioni di poteri paranormali.
La rabdomanzia non è
certo nata in data recente: risale ad almeno il 6000 a.C., come può rilevarsi dalle
pitture rupestri trovate a Tassili, in Algeria, che raffigurano questa
attività. Era nota già nell’antico Egitto e in Cina, alcuni secoli prima della
nascita di Cristo. In Europa, invece, le prime notizie di questa pratica
apparvero nel XVI secolo in Germania: Lutero nel 1518 elencò la rabdomanzia
come un’attività contraria al primo dei dieci comandamenti, equiparandola
all’occultismo. Il cartografo tedesco Sebastian Münster fu il primo in epoca
moderna a descrivere un episodio di rabdomanzia, raffigurando in una xilografia
un rabdomante che cammina con una bacchetta biforcuta in mano. La bacchetta è
citata come Virgula Divina, da cui il carattere divinatorio e
soprannaturale attribuito a questa pratica, soprattutto nei secoli passati.
Ma vediamo insieme come
viene fatta la ricerca dell’acqua da parte del rabdomante. Egli utilizza un
bastone, generalmente a forma di Y, tenuto nelle sue mani; da qui la genesi
della parola rabdomanzia, che deriva dal greco rabdhos (verga) e manteia
(divinazione). Non tutti i rabdomanti, però, utilizzano il bastoncino di legno
per trovare l'acqua: alcuni lo fanno utilizzando un pendolo, che
consiste in un peso posto su una corda o una catena. A volte i rabdomanti si
occupano anche dell’individuazione di altre sostanze e, in particolare, se
l’oggetto ricercato non è acqua, ad esempio metalli, pietre preziose, olio,
tombe o corpi umani, la pratica, in questo caso, è indicata con il termine di
radioestesia.
La tecnica usata dai
rabdomanti che utilizzano una bacchetta biforcuta tradizionale per cercare le
falde acquifere sotterranee è la seguente: essa consiste nel camminare su
un'area tenendo lo strumento con i palmi rivolti verso l'alto e il ramo
inferiore rivolto verso l'alto. La bacchetta si immerge quando trova una
fonte d'acqua. Questa tecnica viene utilizzata per trovare la profondità
dell'acqua. Si suppone che inizi a muoversi e quanto si muove indica la
profondità della sorgente d'acqua.
Per quanto riguarda
invece l’uso del pendolo, i rabdomanti possono utilizzare una tecnica che non
richiede nemmeno di uscire di casa; è sufficiente tenerlo sopra una mappa e
il pendolo girerà o scenderà nei punti in cui si trova l'acqua. Come spiegare
oggi il fenomeno dei rabdomanti dell'acqua? Senza scomodare la religione, alcuni
fanno riferimento al magnetismo terrestre o all'energia emanata dall'acqua (o
da ciò che si sta cercando), che viene captata dallo strumento. Altri, invece, danno
una spiegazione più psichica per questa attività. Sostengono di usare la loro
capacità extrasensoriale per connettersi con l'acqua sotto il suolo.
Amici, nonostante la
scienza continui a restare scettica sulle capacità dei rabdomanti, questi sono
ancora oggi utilizzati da numerose persone e aziende. Dopotutto, si fanno
pagare meno degli idrogeologi. Per esempio, nel 2007 nel Regno Unito 10 delle
12 società idriche in attività utilizzavano la rabdomanzia. E, a partire dal
2023, è stato riferito che Thames Water e Severn Trent Water la utilizzano
attualmente per trovare le perdite. Fonti: (U.S. Geological Survey) (Grunge) (The
Guardian) (New Scientist) (FBI).
Cari amici, credere o non
credere ai poteri soprannaturali dei rabdomanti? La spiegazione che i
rabdomanti danno dei loro poteri è abbastanza imprecisa: alcuni sostengono di
sentire delle vibrazioni provenire dal sottosuolo e di riuscire a captarle e a
indirizzarle sulle bacchette, come se fossero influenzati dal campo
geomagnetico della Terra. Io, credetemi sono alquanto scettico, ma che dire…ci sono
poteri ancora sconosciuti, per cui…
A domani.
Mario
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