mercoledì, novembre 15, 2023

IL CURIOSO MIMETISMO DELLE RANE PER EVITARE LE AVANCES NON GRADITE DEI MASCHI MOLESTI: FINGERSI MORTE!


Oristano 15 novembre 2023

Cari amici,

Il MIMETISMO è un espediente evolutivo adottato da molti animali, con il fine ultimo di difendersi o di predare. Ci sono moltissime forme di mimetismo, ma oggi voglio riflettere con Voi su una particolarissima forma di “mimetismo”, quella adottata dalle rane femmina per evitare le avances dei maschi molesti, che pretendono, seppure non richiesto e gradito, un rapporto sessuale. Queste femmine hanno sviluppato diverse tattiche ingegnose e subdole per sfuggire ai maschi indesiderati che tentano di accoppiarsi con loro, ma quella più curiosa è quella di fingersi morte.

Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Scienza aperta della Royal Society (è stata analizzata la specie Temporaria Linnaeus, una rana comunemente nota come rana rossa, molto diffusa in tutta Europa, Italia compresa), le rane appartenenti a questa specie, considerato che possono restare ferite o addirittura uccise dai robusti maschi che cercano di accoppiarsi con loro in modo violento durante la stagione riproduttiva, hanno sviluppato un curioso meccanismo di difesa da questi maschi eccitati: fingersi morte, scoraggiando così gli aggressori indesiderati.

Come ha avuto modo di affermare Carolin Dittrich, etologa, coautrice dello studio e ricercatrice di scienze della vita presso l’Istituto di Etologia Konrad Lorenz dell’Università di Medicina Veterinaria di Vienna, “Il comportamento più comune di queste rane è quello di girarsi dall’altra parte, quando una femmina cerca di sfuggire alla presa del maschio”; inoltre inizia  a produrre dei  particolari, potenti ‘grugniti’ finalizzati al rilascio da parte del maschio. Tuttavia, quando questi sistemi si dovessero rivelare poco validi, la rana aggredita adotta un comportamento finale più sorprendente: si lascia andare a terra, rilasciando mollemente le braccia e le gambe lontano dal corpo, creando l’immobilità tonica del suo corpo, insomma, fingendo così una morte apparente”.

Come ha riportato il quotidiano La Stampa, i ricercatori sono rimasti sorpresi da questo inusuale comportamento delle rane, inizialmente convinti che. per difendersi, bastava loro grugnire e rotolarsi e non anche addirittura fingere la propria morte! Insomma le femmine delle rane hanno inventato delle «strategie chiave per evitare i maschi con cui non vogliono accoppiarsi o perché non sono pronte per riprodursi». “Questa immobilità apparente può durare diversi minuti; il maschio, dopo aver trascinato per un po’ la femmina resasi immobile, desiste e la lascia andare. Lei rimane in quella posizione immobile per un paio di minuti finché non si gira e scappa via”, ha affermato la Dittrich.

Gli scienziati hanno ipotizzato che le rane femmine potrebbero aver sviluppato queste difese come conseguenza del processo di selezione sessuale, in quanto sia le femmine che i maschi di questa specie hanno strategie riproduttive diverse, che, in sintesi, avvantaggiano maggiormente i maschi; questi, infatti, “vogliono” accoppiarsi nella loro vita con il maggior numero di femmine possibile, essendo la stagione degli amori alquanto rapida, mentre le femmine, considerata l’indole super focosa dei maschi, non vogliono subire le temute violenze che, a volte, le portano anche alla morte.

Come ha avuto modo di precisare l’etologa Carolin Dittrich, “In questa specie la riproduzione e alquanto esplosiva, oltre che breve; avviene solitamente all’inizio della primavera, e dura un breve periodo: circa due settimane; centinaia di individui si riuniscono nello stagno per cercare di riprodursi. I maschi combattono per l’accesso alle femmine, che di solito sono il sesso più raro in queste aggregazioni riproduttive. Prima si pensava che le femmine non fossero in grado di difendersi da questa violenta coercizione maschile.”

L’interessante studio, intitolato “Drop dead” e pubblicato sulle pagine del Royal Society Open Science, dimostra che le femmine degli anfibi non sono assolutamente passive, nel subire le avance dei maschi. Lo studio, infatti, dimostra l’esatto contrario: le femmine di rana, per far valere i propri diritti, hanno sviluppato delle strategie efficaci. La ricercatrice e i suoi colleghi hanno tenuto sotto controllo il comportamento di 25 rane e tutte, quando l’esemplare maschio che si palesava dinanzi a loro non era gradito, hanno adottato la tecnica della morte apparente, che ha sempre funzionato.

Cari amici, indubbiamente una curiosa strategia quella adottata dalle femmine di rana, che, a quanto pare, funziona egregiamente e che personalmente apprezzo non poco! Insomma, come ha commentato ironicamente la Dittrich, “non hanno anche le femmine delle rane il diritto di scegliere il partner loro congeniale con cui sedersi su una ninfea e guardare le lucciole?”.

A domani.

Mario

 

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