Oristano 21 novembre 2023
Cari amici,
C’è stanchezza e
stanchezza. C’è quella fisica, quando il nostro corpo sottoposto a
continui, logoranti impegni fisici, ci causa una mancanza di forze,
accompagnata da mal di testa, dolori muscolari e mancanza di energia; e c’è
quella mentale, quando il nostro cervello, sovraccarico di impegni, raggiunge
livelli così alti di stress alquanto difficili da controllare. In entrambi i casi è la necessaria reazione,
messa in atto dal nostro organismo che cerca di farci capire che è il momento di
fermarsi, che è necessario fare delle pause.
Ecco, allora, la
necessità cdi concedersi un attimo di relax e ritagliarsi un momento per sé con
l’obiettivo di recuperare le forze (sia fisiche che mentali), per cercare di tornare
a sentirsi in forma. La stanchezza mentale, amici, è un male in forte
aumento, considerati i ritmi della vita moderna, con un alto livello di stress diventato
pane quotidiano. Una stanchezza che va combattuta allo stadio iniziale, perché, se
dovesse incancrenirsi, i tempi si allungano, i rischi aumentano e l’intervento
del medico specialista diventa assolutamente necessario.
Attenzione, dunque, ai
primi sintomi: se capita di cercare gli occhiali senza accorgersi di averli addosso,
oppure cerchiamo lo smartphone che abbiamo sottomano, questi sono già segnali
preoccupanti. La mancata concentrazione, la crescente distrazione sono i primi
sintomi della stanchezza mentale. Inizialmente questo disturbo non è una patologia vera e
propria, ma una condizione oggi molto frequente, ricorrente nello svolgimento
della nostra attività quotidiana e lavorativa; basti pensare ai lavori in
cui è necessaria un’elevata concentrazione ed elaborazione di pensiero, nei
quali diventa rischioso svolgerli in una condizione di stanchezza mentale.
Amici, viviamo un periodo
tecnologico alquanto difficile, che crea alti livelli di stress che
mette a dura prova la nostra mente, creando una stanchezza psicologica
difficile da superare, poiché non si risolve solo con il riposo del corpo. È la
mente che ha bisogno soprattutto di riposo, in quanto deve accantonare pensieri e
preoccupazioni; indubbiamente è cosa non facile, anche se, al giorno d’oggi, spegnere la mente
e ritrovare la nostra serena, quiete interiore è alquanto in salita.
Indubbiamente le
persone più esposte sono quelle maggiormente cariche di responsabilità, di
impegni, di preoccupazioni, di problemi da risolvere, persone che in un certo momento giungono ad un punto in cui sentono di non avere più le forze per
affrontare tutto. In realtà è un segnale d’allarme quello inviato dalla nostra mente, che
in questo modo ci chiede di fermarci, di riposarci, di riorganizzare le nostre
giornate, di scegliere senza esagerare le nostre priorità.
Se poi, per le ragioni
più svariate, non accogliamo il richiamo della nostra mente, ignoriamo il
segnale d’allarme ricevuto, ci accorgiamo che facciamo fatica a svolgere il
nostro lavoro; non riusciamo più a sorridere, a gioire, vediamo tutto nero e
problematico, ci sentiamo intrappolati in una tristezza senza fine; allora il
nervosismo ci assale, diventiamo scortesi e poco gentili nelle
relazioni sociali. Siamo così arrivati a vivere la vera stanchezza psicologica.
A questo punto, amici, stiamo
imboccando una via molto pericolosa. Anche il nostro fisico inizia a risentirne;
cominceremo ad avere problemi digestivi, rigidità muscolari, disturbi del
sonno, cefalee e molto altro. Giorno dopo giorno la stanchezza emotiva ci trascinerà
in un baratro sempre più profondo; diventeremo asociali, nervosi e
intrattabili, sempre in preda ad una sofferenza fisica e mentale profonda, a questo punto difficilmente risolvibile se non con l’aiuto di un serio professionista.
Cari amici, credo che ci
sia un’unica soluzione per combattere questo male: fermarci all’inizio, capire subito che la nostra stanchezza va immediatamente affrontata cambiando registro:
maggiore riposo, maggior tempo dedicato allo svago, vivere giornate più lente e
rilassate. Se invece dovessimo ostinarci a trascinare il nostro essere stanchi
giorno dopo giorno senza intervenire, entreremo in un tunnel buio, dal quale diventerebbe difficile riuscire a
trovare l’uscita! Farlo da soli, diventerebbe un’ardua impresa.
A domani.
Mario
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