Oristano 14 settembre 2023
Cari amici,
Qualche anno fa,
l'Organizzazione Mondiale della Sanità lanciò la campagna dei “10.000 passi al
giorno” per invitare i cittadini a condurre una vita sana, che diminuisse i
rischi di attacchi cardiaci, migliorasse la pressione arteriosa e contribuisse
a un generale dimagrimento delle persone a rischio obesità. Questa “RACCOMANDAZIONE”
che stimolava tutti noi a muoverci per restare in salute e vivere più a lungo,
era un complemento aggiuntivo ad una dieta sana. Indubbiamente un obiettivo non
facile, tanto che a molti è risultato alquanto difficile, visto lo stile di
vita sedentario, praticato soprattutto nel mondo Occidentale.
Ed ecco allora che alcuni
studiosi si sono impegnati in studi più approfonditi, stimando, tramite una nuova
ricerca, che era possibile anche "accorciare" la pesante raccomandazione
dell'OMS, affermando che al posto dei 10 mila passi quotidiani suggeriti,
potrebbero bastarne circa la metà, per ridurre i rischi di morte in generale. Questo
studio, pubblicato sull'European Journal of preventive Cardiology, ha accertato
che il camminare costante, effettuando giornalmente almeno 4.000 passi, diminuisce
il rischio di morte per qualsiasi causa, e che addirittura sono sufficienti
2.337 passi per ridurre il rischio di morte per malattie cardiovascolari.
Il gruppo di ricercatori,
guidati da Maciej Banach, cardiologo dell'Università di medicina di Lodz, in
Polonia, esaminando 17 diversi studi in tutto il mondo che hanno riguardato in
totale 226.889 persone, hanno scoperto e fissato due soglie minime (4mila e
2.337 passi) per ridurre i rischi di morte in generale e di morte
cardiovascolare, ma hanno anche confermato che più si cammina, maggiori sono i
benefici per la salute. Ma anche che il rischio di morte diminuisce
significativamente per ogni 500-1.000 passi fatti in più. "Abbiamo scoperto
che questo valeva sia per gli uomini che per le donne, indipendentemente
dall'età e indipendentemente dall'area del globo (temperata, subtropicale o
subpolare) in cui vivono", ha commentato Maciej Banach, rispondendo alle
domande poste nelle numerose interviste rilasciate. Insomma, per i pigri non ci
sono più scuse: le due soglie ridotte sono fattibilissime, e soprattutto sono capaci
di portarci in dono più anni di vita in salute.
Amici, camminare fa bene
e, anzi, spostarci a piedi è uno dei modi che abbiamo a disposizione per
rimanere attivi, per favorire la circolazione sanguigna, per allenare i muscoli
e per mettere alla prova la nostra resistenza polmonare e fisica. Ovviamente, la
buona abitudine di muoversi a piedi non basta per stare in salute. Come confermano
le conclusioni dello studio prima riportato, per avere un risultato
soddisfacente e duraturo, è necessario affiancare all'attività fisica una
correzione delle abitudini alimentari. Un aspetto, quest’ultimo, che ha un peso
rilevante.
Cari amici, di sicuro «abituarsi
a fare lunghe camminate ogni giorno può aiutare ad assumere uno stile di vita
meno sedentario», come sostiene Bruce Bailey, docente di scienze motorie alla
Brigham Young University, autore di una importante pubblicazione sull'argomento,
ma legato anche ad una corretta alimentazione e ad un numero sufficiente di
calorie bruciate con la camminata. Per esempio, fare 10.000 passi significa
percorrere circa 8 chilometri e sapete quante calorie si consumano con questa
camminata? È uno sforzo che ci consente di bruciare fino a 400/500 calorie.
Camminiamo, amici, ne va della nostra salute!
A domani.
Mario
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