Oristano 3 agosto 2023
Cari amici,
Che i pagamenti effettuati
con l’uso della carta di credito al posto del contanti siano gravati da commissioni
esagerate è ormai una realtà incontestabile. Le lamentele dei commercianti,
che si rifiutano di far usare il POS per cifre minime. in realtà hanno ragioni ben
fondate. Quante volte vi sarà capitato di pagato qualcosa di pochi euro con il
POS, ritrovandovi lo sguardo inferocito di un commerciante? In realtà i motivi
per non sorridere li aveva certamente tutti! Ad avere serie problematiche è
soprattutto il piccolo commerciante che, dovendo pagare commissioni su ogni
pagamento anche piccolo, oltre alle tasse, all’IVA e alle altre spese, mette a
rischio la sua sopravvivenza.
Non sono pochi, infatti,
quelli che in un modo o nell’altro cercano di rifiutare l’utilizzo del POS
per piccoli introiti, e questo fa sì che l’Italia continui a restare uno
dei pochi Paesi in Europa dove c’è ancora una così forte circolazione del
contante. Mentre l’Europa, giorno dopo giorno, continua a dire progressivamente
addio all’uso dei biglietti di banca, con un costante incremento delle transazioni
digitalizzate, lo stesso non si può propriamente dire per l’Italia. Da tempo il
Governo, nella Legge di Bilancio, si era posto l’obiettivo di intervenire per
cercare di tagliare le commissioni, almeno per le cifre entro i 10 euro, ma con
scarso successo.
Ora finalmente, dopo anni
di tira e molla, si è riusciti a dare vita ad un "accordo storico", ovvero
si è trovata una intesa per ridurre il costo delle commissioni pagate dai
piccoli esercenti per l'uso del Pos nei pagamenti sotto i 30 euro. Riunite presso
il Ministero dell'Economia e delle finanze, l'Associazione che riunisce
le banche italiane, l'ABI e l'Associazione delle società che offrono servizi di
pagamento, ovvero l'APSP, hanno siglato un patto con le Associazioni
maggiormente rappresentative dei piccoli esercenti, piccoli commercianti CNA,
Confcommercio, Confesercenti e FIPE. L’accordo prevede agevolazioni in favore
degli esercenti sotto la soglia di 400mila euro di fatturato.
Ecco cosa prevede lo storico
accordo. In primis l'impegno di banche e operatori dei pagamenti a
"promuovere iniziative commerciali" per "ridurre l'impatto dei
costi delle transazioni di basso valore", in generale sotto 30 euro, ma
con offerte che "in particolare" siano "significativamente
competitive" per le transazioni sotto i 10 euro che così, indicano i
commercianti, verranno "quasi azzerate". Come ha sottolineato Confartigianato,
“il valore del confronto tra le parti sociali per raggiungere risultati utili
alle imprese", con "uno sforzo comune tra organizzazioni d'impresa e
sistema bancario per abbattere i costi e semplificare gli adempimenti a carico
degli imprenditori", così "come avvenne con la moratoria sui crediti
in occasione della crisi del 2008".
Per Confesercenti,
invece, l’auspicio è che l’accordo raggiunto venga poi reso strutturale, nel
senso che l’intervento al momento è temporaneo; accordo che, “potrebbe portare
ad un risparmio sulle commissioni fino a 500 milioni di euro l'anno". Per Confcommercio
la sigla dell'accordo è "un passo molto importante sul tema
dell'equità e della trasparenza dei costi dei pagamenti elettronici che va,
però, consolidato con un adeguamento complessivo della normativa sulla
trasparenza". Per l'Associazione dei pubblici esercizi FIPE l'accordo "segna un momento importante per garantire alle imprese una maggiore
trasparenza e la possibilità di scegliere le soluzioni più convenienti, al fine
di assicurare il servizio al cliente e contenere i costi". "Bene,
ottima notizia! Ora le scuse per rifiutare i pagamenti elettronici stanno a
zero", dice l'Unione Nazionale dei Consumatori che invoca severità
nelle sanzioni.
Cari amici, ora l’Associazione
bancaria italiana andrà a diramare la circolare alle banche associate, dove
vengono indicate le modalità per rendere operativo l’accordo siglato al Ministero
per l’Economia. Una circolare non imperativa, in quanto il “Protocollo di
intesa” raggiunto non è cogente, ma contiene, comunque, un forte auspicio (che
fa perno e dà attuazione a quanto previsto dall'ultima legge di bilancio) per
ridurre in modo consistente le commissioni per le transazioni entro i 30 euro e
azzerarle per quelle entro i 10 euro. Credo che, finalmente si sia imboccata
la strada giusta!
A domani.
Mario
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