domenica, settembre 03, 2023

UN ULTERIORE, IMPORTANTE PASSO AVANTI NELL'USO DELLE CARTE DI CREDITO. ACCORDO SULLE COMMISSIONI: “QUASI AZZERATE” QUELLE ENTRO I 30 EURO.


Oristano 3 agosto 2023

Cari amici,

Che i pagamenti effettuati con l’uso della carta di credito al posto del contanti siano gravati da commissioni esagerate è ormai una realtà incontestabile. Le lamentele dei commercianti, che si rifiutano di far usare il POS per cifre minime. in realtà hanno ragioni ben fondate. Quante volte vi sarà capitato di pagato qualcosa di pochi euro con il POS, ritrovandovi lo sguardo inferocito di un commerciante? In realtà i motivi per non sorridere li aveva certamente tutti! Ad avere serie problematiche è soprattutto il piccolo commerciante che, dovendo pagare commissioni su ogni pagamento anche piccolo, oltre alle tasse, all’IVA e alle altre spese, mette a rischio la sua sopravvivenza.

Non sono pochi, infatti, quelli che in un modo o nell’altro cercano di rifiutare l’utilizzo del POS per piccoli introiti, e questo fa sì che l’Italia continui a restare uno dei pochi Paesi in Europa dove c’è ancora una così forte circolazione del contante. Mentre l’Europa, giorno dopo giorno, continua a dire progressivamente addio all’uso dei biglietti di banca, con un costante incremento delle transazioni digitalizzate, lo stesso non si può propriamente dire per l’Italia. Da tempo il Governo, nella Legge di Bilancio, si era posto l’obiettivo di intervenire per cercare di tagliare le commissioni, almeno per le cifre entro i 10 euro, ma con scarso successo.

Ora finalmente, dopo anni di tira e molla, si è riusciti a dare vita ad un "accordo storico", ovvero si è trovata una intesa per ridurre il costo delle commissioni pagate dai piccoli esercenti per l'uso del Pos nei pagamenti sotto i 30 euro. Riunite presso il Ministero dell'Economia e delle finanze, l'Associazione che riunisce le banche italiane, l'ABI e l'Associazione delle società che offrono servizi di pagamento, ovvero l'APSP, hanno siglato un patto con le Associazioni maggiormente rappresentative dei piccoli esercenti, piccoli commercianti CNA, Confcommercio, Confesercenti e FIPE. L’accordo prevede agevolazioni in favore degli esercenti sotto la soglia di 400mila euro di fatturato.

Ecco cosa prevede lo storico accordo. In primis l'impegno di banche e operatori dei pagamenti a "promuovere iniziative commerciali" per "ridurre l'impatto dei costi delle transazioni di basso valore", in generale sotto 30 euro, ma con offerte che "in particolare" siano "significativamente competitive" per le transazioni sotto i 10 euro che così, indicano i commercianti, verranno "quasi azzerate". Come ha sottolineato Confartigianato, “il valore del confronto tra le parti sociali per raggiungere risultati utili alle imprese", con "uno sforzo comune tra organizzazioni d'impresa e sistema bancario per abbattere i costi e semplificare gli adempimenti a carico degli imprenditori", così "come avvenne con la moratoria sui crediti in occasione della crisi del 2008".

Per Confesercenti, invece, l’auspicio è che l’accordo raggiunto venga poi reso strutturale, nel senso che l’intervento al momento è temporaneo; accordo che, “potrebbe portare ad un risparmio sulle commissioni fino a 500 milioni di euro l'anno". Per Confcommercio la sigla dell'accordo è "un passo molto importante sul tema dell'equità e della trasparenza dei costi dei pagamenti elettronici che va, però, consolidato con un adeguamento complessivo della normativa sulla trasparenza". Per l'Associazione dei pubblici esercizi FIPE l'accordo "segna un momento importante per garantire alle imprese una maggiore trasparenza e la possibilità di scegliere le soluzioni più convenienti, al fine di assicurare il servizio al cliente e contenere i costi". "Bene, ottima notizia! Ora le scuse per rifiutare i pagamenti elettronici stanno a zero", dice l'Unione Nazionale dei Consumatori che invoca severità nelle sanzioni.

Cari amici, ora l’Associazione bancaria italiana andrà a diramare la circolare alle banche associate, dove vengono indicate le modalità per rendere operativo l’accordo siglato al Ministero per l’Economia. Una circolare non imperativa, in quanto il “Protocollo di intesa” raggiunto non è cogente, ma contiene, comunque, un forte auspicio (che fa perno e dà attuazione a quanto previsto dall'ultima legge di bilancio) per ridurre in modo consistente le commissioni per le transazioni entro i 30 euro e azzerarle per quelle entro i 10 euro. Credo che, finalmente si sia imboccata la strada giusta!

A domani.

Mario

 

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