giovedì, settembre 07, 2023

ECCO UN NUOVO STUDIO-PROGETTO INNOVATIVO, IN GRADO DI RICICLARE LA GOMMA (PNEUMATICI USATI) E GLI SCARTI D'ACCIAIO.


Oristano 7 settembre 2023

Cari amici,

L’Università di Brescia e l’ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) hanno messo a punto un progetto innovativo, in grado di dare una seconda vita agli pneumatici usati e agli scarti di acciaio. Da questi materiali esausti, infatti, è possibile ottenere nuovi prodotti, in particolare isolanti e anti vibranti. Combinando, infatti, pneumatici usati e scarti di acciaieria, i ricercatori hanno ottenuto un nuovo prodotto gommoso, adatto a mettere sul mercato nuove produzioni industriali, come tappetini per l'isolamento acustico o antivibranti.

I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista internazionale Journal of reinforced plastics and composites, confermando che essi sono il frutto di una collaborazione tesa a utilizzare in modo efficiente le risorse, passando alla loro gestione sostenibile, attraverso il nuovo Laboratorio "Tecnologie per la sostenibilità" del Dipartimento ENEA di Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali, istituito presso l'Università degli Studi di Brescia (UNIBS).

Come spiega Marco La Monica, economista del Laboratorio ENEA di Valorizzazione delle risorse nei sistemi produttivi e territoriali ,"Con questo lavoro gettiamo le basi per concretizzare un'azione di simbiosi industriale tra due settori tradizionalmente dissimili, ovvero l'acciaio e la gomma, in una Regione come la Lombardia, dove si trovano i maggiori produttori di acciaio da forno elettrico e, di conseguenza, ingenti quantità di scoria da valorizzare; partendo da un'analisi del contesto territoriale e dei settori produttivi, siamo stati in grado di individuare possibili flussi simbiotici tra aziende di settori diversi".

Quello in studio è un processo di lavorazione a freddo e senza l'aggiunta di additivi, e ha permesso finora di produrre sottili fogli di gomma (dello spessore di 1 millimetro) che presentano, dalle prime analisi al microscopio elettronico, caratteristiche di compattezza e coesione. "Per valutare le proprietà di questo nuovo materiale, – come spiega Anna Gobetti, assegnista post-doc dell'Università di Brescia – abbiamo unito all'ingrediente base, la polvere di pneumatico, quantità via via crescenti di scorie di acciaio e abbiamo riscontrato una riduzione del coefficiente di attrito e un aumento della rigidezza. Inoltre, il contenuto di ossido di ferro (circa il 40% in peso) proveniente dalla scoria d'acciaio ha conferito alla gomma riciclata proprietà magnetiche e una maggiore conducibilità termica che la rende interessante per applicazioni dove serve dissipare il calore".

Ma i vantaggi non finiscono qui. Durante il processo di riciclo messo a punto da ENEA e UNIBS lo scarto di acciaio permette di scindere il legame chimico con lo zolfo presente nella gomma a fine vita tramite un'azione meccanica. Inoltre, si riscontra una riduzione del rilascio da parte delle scorie di acciaio di alcuni elementi potenzialmente tossici per l'uomo come, ad esempio, il cromo, il molibdeno e il vanadio, al di sotto dei limiti di legge. "I risultati ottenuti dall'applicazione della scoria come filler in matrici polimeriche sono incoraggianti: da una parte riusciamo a superare la problematica principale del riutilizzo della scoria, ossia il rilascio di metalli pesanti, dall'altra siamo in grado di formulare diverse tipologie di gomme in funzione dell'applicazione finale”, ha aggiunto ancora Anna Gobetti.

Ogni anno in Italia vengono utilizzate circa 435 mila tonnellate di pneumatici e solo il 20% viene rigenerato per nuovi utilizzi nel settore della mobilità. La quota rimanente, pari a circa 350 mila tonnellate, viene avviata ad altri impieghi come il recupero energetico nei cementifici e la produzione di energia (50%), il riciclo di materiale (25%), oppure viene dispersa (per il restante 25%) diventando così un pericolo per l'ambiente, oltre che uno spreco di risorse. Per quanto riguarda l'acciaio, l'Italia è il Paese leader in Europa con 20,4 milioni di tonnellate prodotte nel 2021 e le scorie nere ammontano a circa il 10-15% della produzione complessiva.

"La gestione del fine vita degli pneumatici e delle scorie nere di acciaieria deve orientarsi in maniera crescente verso il recupero di materia, vista anche la gerarchia europea di gestione dei rifiuti e gli obiettivi del Piano di azione per l'economia circolare della UE. Per entrambi i materiali – conclude La Monica – esistono diverse possibili applicazioni per il recupero di materia a cui la ricerca ENEA e Università di Brescia ne aggiunge un'ulteriore, mettendo a sistema due filiere distinte e tradizionalmente non collegate con l'obiettivo di sviluppare forme altamente innovative e all'avanguardia di economia circolare per la sostenibilità ambientale ed economica del nostro Paese".

Cari amici, la grande quantità di pneumatici usati in circolazione costituisce certamente un serio problema ambientale, per cui il loro corretto smaltimento è una necessità inderogabile per evitare che il lungo tempo necessario al loro naturale degrado costituisce un reale pericolo di inquinamento ambientale. Ecco perché è certamente un progetto di grande rilevanza quello portato avanti da Enea e Uni Brescia.

A domani.

Mario

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