Oristano 24 SETTEMBRE 2023
Cari amici,
Non passa giorno che,
purtroppo, in maniera sempre più frequente, le donne subiscono tentativi di aggressione,
in gran parte a scopo sessuale; i luoghi più pericolosi sono in particolare
le zone all’esterno, come parchi, strade cittadine poco frequentate, stazioni
ferroviarie, aeroporti e così via. Con troppa frequenza, lo sappiamo, veniamo a
conoscenza di notizie di grande tristezza, che arrivano purtroppo anche
all’omicidio. La paura assale sempre più le donne, che, in assenza di
protezioni pubbliche importanti, cercano in ogni modo di far fronte a questi
tremendi pericoli, utilizzando strumenti di difesa ammessi dalla legge.
In Italia l’unico strumento
di auto-difesa ammesso dalla legge è lo spray al peperoncino.
Trattasi di uno strumento eccellente (una bomboletta contenente l’oleoresin
capsicum, ricavato dal peperoncino piccante), il cui utilizzo garantisce la
possibilità di difendersi e allo stesso tempo di non ledere l’aggressore in
maniera permanente e irreversibile. In caso di suo utilizzo durante
un’aggressione, la vittima è sollevata da qualsiasi responsabilità, cosa che
non avviene con altri oggetti di natura offensiva. Inoltre, essendo approvato
dalla legge, lo si può portare tranquillamente nella borsa.
Le aggressioni, purtroppo
non sembrano diminuire, e le donne hanno sempre più paura, in preda a grossi
patemi d’animo, e per questo desiderose di trovare delle soluzioni protettive. Aggressioni
sempre più frequenti, come è accaduto di recente a Milano, dove una ragazza di
25 anni è riuscita a salvarsi da un tentativo di violenza sessuale da parte di
un uomo di 31 anni, che l’aveva molestata alla stazione Garibaldi,
grazie proprio all’uso della bomboletta spray al peperoncino con la quale è
riuscita a bloccare l’assalitore, salvandosi.
Nonostante in passato si
sia dibattuto a lungo sull’appropriato uso degli spray alla capsaicina, il
crescente numero di aggressioni e violenze perpetrate in particolare su giovani
donne, ha messo d’accordo l’opinione pubblica circa la loro legittimità, in
quanto a volte essenziali per evitare che un’eventuale, possibile, aggressione si
trasformasse in tragedia. È innegabile il fatto che giovani donne, che, per
lavoro, sport o diletto frequentano luoghi poco affollati, non debbano
correre rischi di così grande pericolo. Ora, le donne che trovandosi nella
necessità di aver bisogno di un aiuto, per garantire la loro incolumità, usando
lo spray al peperoncino potrebbero riuscire a reagire salvandosi la vita.
Amici, se una donna non
si sente sicura di camminare per strada la sera da sola, munirsi dello spray al
peperoncino come strumento di difesa personale può risultare un ottimo rimedio.
Questa bomboletta può di certo far sentire più tranquille molte donne, visti i
recenti casi di aggressioni che la cronaca nera ha riportato in queste calde settimane
estive. Ma vediamo insieme, cari lettori, cos'è e come funziona lo spray al
peperoncino: pregi e difetti di questo particolare strumento di difesa, facile
da reperire (si trova pure nei supermercati), ma considerato dalla legge,
comunque, ugualmente un'arma.
Si tratta di una banale
bomboletta pressurizzata contenente un particolare gas, l’oleoresin
capsicum, presente nelle piante erbacee del genere Capsicum, tra le quali
appunto, il peperoncino piccante. La bomboletta si può comprare in farmacia
o anche nei supermercati. È, comunque, uno strumento difensivo da non usare
a cuor leggero: comprarne uno può tuttavia causare dei problemi, ancor più se
lo spray non rispetta le caratteristiche ammesse dalla legge italiana. Questo
spray, in ogni caso, va considerato un'arma, e dunque esistono giustamente dei
limiti al suo utilizzo imposti dalla legge.
La sua facile reperibilità
scaturisce dal fatto che non lascia danni permanenti, in quanto la sua
forte azione irritante, in particolare sulle mucose dell'occhio, del naso e
della gola, è temporanea: gli effetti durano circa 20 minuti. Il contenuto
della bomboletta, spruzzato in faccia all'aggressore, causa una cecità
momentanea che permette alla vittima di scappare. Le disposizioni chiariscono
che lo spray non può contenere più di venti millilitri di prodotto urticante,
con una percentuale di oleoresin capsicum inferiore al 10% e una concentrazione
massima di capsaicina pari al 2,5% e non può avere una gittata superiore ai tre
metri.
Le limitazioni prima
indicate sono quelle presenti in Italia, quindi attenzione ai prodotti in
vendita online, in quanto in altri Paesi (diversamente dall'Italia) è legale
l'uso di urticanti chimici che possono causare danni irreversibili. Se non
soddisfa i requisiti sopra indicati, la bomboletta non è più uno strumento di
legittima difesa ma diventa un mezzo illegale di aggressione. In Italia i
prodotti a base di peperoncino come strumento di autodifesa sono stati
legalizzati con il Decreto Ministeriale numero 103 del 12 maggio 2011. Il
provvedimento chiarisce che l'utilizzo della bomboletta è giustificato solo
per "legittima difesa, dettata dalla necessità di sottrarsi a reali
minacce all’incolumità personale".
Cari amici, ben vengano,
dunque, anche questi mezzi di difesa personale, anche se bisognerebbe partire
da ben più lontano! Non dovrebbero essere certamente le donne a doversi
difendere dagli attacchi più o meno sessuali degli uomini, ma una forte educazione
di base, che dovrebbe iniziare fin dalla più tenera età, tendente al sano,
reale rispetto nei confronti degli altri! Gli strumenti di autodifesa sono un
correttivo a ciò che manca, in quanto dovrebbe essere la società a debellare la
cultura della violenza sulle donne, e le amministrazioni e i governi locali
contribuire a rendere gli spazi pubblici più sicuri. Lo spray al peperoncino è
solo un modesto mezzo di sicurezza, che non dovrebbe essere considerato un
alibi all’inerzia delle Istituzioni.
A domani.
Mario
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