Oristano 5 febbraio 2023
Cari amici,
Di recente, qui su questo blog, ho parlato con Voi, cari lettori, del nostro straordinario computer: IL CERVELLO. Si, certamente esso è un grande e potente computer, che tutto registra del cammino della nostra vita. Quando veniamo al
mondo esso è praticamente libero, come quando ne acquistiamo uno nuovo di zecca: ricco di un
grande spazio che noi iniziamo a riempire giorno dopo giorno. Col passare degli
anni sono molti miliardi i file che accumuliamo, arrivando anche a riempirlo oltre
misura. Ebbene, come avviene del resto col nostro corpo, nel quale invecchiando
molti organi si indeboliscono e per durare vanno continuamente “tenuti in forma” per evitarne
il decadimento, questo processo avviene anche nel nostro cervello, dove la
memoria, col passare del tempo, comincia a non rispondere come vorremmo.
Si, amici, col passare
degli anni la memoria subisce un indebolimento fisiologico: si va dalle normali
carenze che si possono riscontrare già tra i 30 e i 40 anni a stati patologici
finali, come la demenza senile. Ci chiediamo, allora, cosa possiamo fare per
evitare, o per lo meno ritardare questo declino cognitivo, consentendo al
nostro cervello di salvaguardare la memoria dei nostri ricordi? Gli studiosi
concordano sul fatto che possiamo certamente intervenire, e la parola chiave in
realtà la conosciamo: è la “PREVENZIONE”. Si, “Prevenire è meglio che
curare”, dice un antico proverbio, e, come possiamo tenere il nostro fisico
“allenato” con gli esercizi appropriati, lo stesso possiamo fare con il nostro
cervello e la nostra memoria: utilizzando i molti rimedi e gli accorgimenti che
possiamo mettere in atto nella vita di tutti i giorni.
La grande Rita Levi Montalcini,
riferendosi alla sua personale esperienza, diceva: «Il cervello: se lo
coltivi funziona. Se lo lasci andare e lo metti in pensione si indebolisce. La
sua plasticità è formidabile. Per questo bisogna continuare a pensare».
La raccomandazione del premio Nobel per la Medicina, che si è spenta alla
ragguardevole età di 103 anni, diventa ancora più necessaria in virtù del fatto
che i nati nel 2000 avranno il 50% di probabilità di arrivare a 100 anni. Oggi
le neuroscienze ci dicono che i rimedi ci sono: che possiamo tenere allenato il
nostro cervello a rimanere in buona salute cerebrale.
Come accennato prima
anche per il cervello e il suo contenuto valgono le stesse regole che
applichiamo al nostro corpo! Medicina e tecnologie ci aiutano a mantenere una
buona forma fisica, ma per le abilità mentali la strada da percorrere è ancora più
lunga, in quanto il cervello con la vecchiaia va incontro ad un peggioramento
delle prestazioni cognitive, con progressiva perdita dell’attenzione e della
velocità di elaborazione.
Come, possiamo, allora,
tenere allenato il cervello e quali sono i comportamenti virtuosi che possiamo attuare
per tenerlo in buona forma? Gli specialisti sono da tempo impegnati a studiare
tutte le possibili mosse e, tra questi, oggi voglio parlare con Voi di un
famoso neurologo: il dottor Giuseppe Alfredo Iannoccari fondatore
dell'associazione “Assomensana”, che da anni si occupa della ricerca anti-aging
cerebrale e delle sue applicazioni; egli ha scritto e pubblicato un
interessante libro, che, dopo aver analizzato a fondo il problema, prova a dare
una risposta alla nostra precedente domanda su cosa possiamo fare per tenere
allenata la nostra mente.
Nel libro, intitolato “I
10 pilatri per un cervello efficiente. Come migliorare le abilità mentali”,
la prima raccomandazione data dal Dr. Iannoccari è: «La formula migliore
per invecchiare bene consiste nell’acquisire salute quando ancora si è in
salute. Scacco all’invecchiamento cerebrale in 10 mosse potrebbe essere il
titolo alternativo del libro che rivela le principali strategie per mantenere
la mente sempre giovane». Il libro illustra i comportamenti più consoni
da effettuare per arrestare il declino cognitivo, basandosi su dieci ambiti
diversi della vita quotidiana; per questo è diviso in 10 capitoli: un vero
decalogo delle buone regole anti-aging per l’intelletto. Ecco i 10 pilastri.
Primo. La giusta
alimentazione per nutrire per la mente: non tutti i cibi sono uguali,
alcuni fanno meglio al tuo cervello, come pesce, frutta e verdura;
Secondo. Riposare bene:
il sonno sveglia la mente, importante rispettare la giusta quantità e qualità.
Terzo. Il legame tra
attività fisica e mentale: è risaputo che l’attività fisica comporti
vantaggi indiscussi per rinforzare mente e cervello.
Quarto. Allenamento
per la mente: i training cognitivi, proposti con esercizi mirati e di
facile applicazione, sono in grado di stimolare la plasticità cerebrale (dama,
scacchi, cruciverba, letture, conversazioni dirette o mediate, esercizi matematici, scrivere, etc.).
Quinto. Gestire lo
stress: tenere sotto controllo i fattori stressanti e attuare strategie
adeguate può garantire alla mente equilibrio e funzionalità.
Sesto. Pensare
positivo: superare gli schemi di pensiero negativo e sostituirli con quelli
più ottimistici può costituire un elemento chiave per aiutare il benessere psico-fisico.
Settimo. Gestire le
emozioni: adottare adeguate strategie per mantenere le emozioni a un
livello ottimale è importante per prevenire disagi cognitivi.
Ottavo. Mantenere
buone relazioni sociali: siamo una specie sociale, abbiamo bisogno di relazionarci
in continuazione con i nostri simili.
Nono. Le nuove
tecnologie: i ricercatori stanno mettendo a punto moderne tecniche di
potenziamento cognitivo per fortificare e proteggere il cervello.
Decimo. Il pensiero metacognitivo:
conoscere le strategie metacognitive (analisi di sé stessi, autostima,
motivazione, etc.), per mettere in pratica le indicazioni e gli stili di vita
descritti nei capitoli precedenti.
Cari amici, saremo capaci
di tenere allenato il nostro cervello così come riusciamo già a fare con il
nostro corpo? Io direi che dobbiamo farlo, se vogliamo arrivare in tarda età
con il nostro cervello-computer ancora in buone condizioni!
A domani.
Mario
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