giovedì, febbraio 02, 2023

BELLEZZE E CURIOSITÀ DI ROMA. ECCO IL GRANDE VOLTO MARMOREO “LA BOCCA DELLA VERITÀ” E LA SUA ANTICA STORIA, CHE RACCONTA CHE CHI MENTIVA, INFILANDO LA MANO IN BOCCA, LA PERDEVA.


Oristano 2 febbraio 2023

Cari amici,

Chi visita Roma, tra le tante bellezze che vi si possono ammirare, resta alquanto incuriosito da un grosso mascherone posizionato nel portico della Basilica di Santa Maria in Cosmedin, che si affaccia sulla Piazza denominata proprio Bocca della verità, posta vicino al Tevere e di fronte all’Isola Tiberina. Questo antico mascherone in marmo pavonazzetto, di cui si ignora l’antica origine, fu poi, nel 1632, incastonato nella parete del pronao della chiesa di Santa Maria in Cosmedin. Esso rappresenta un volto maschile con la barba: ha gli occhi, il naso e la bocca forati e cavi. Secondo gli esperti, il grande faccione era una raffigurazione di vari soggetti: Giove Ammone, il dio Oceano, un oracolo o un fauno.

In realtà è una grande pietra circolare di 1 metro e 75 cm di diametro per 5,80 metri di circonferenza, raffigurante il volto di un fauno, con la bocca spalancata, che quasi certamente in passato rappresentava la ricopertura di un antico tombino di epoca romana, tombini che spesso riproducevano l’effigie delle divinità fluviali che si nutrono di acqua piovana. Secondo altri, invece, questa scultura era stata realizzata come copertura del pozzo sacro nel tempio di Mercurio. Questa teoria sarebbe riconducibile anche alle leggende nate attorno alla Bocca della Verità: in questo luogo, difatti, gli antichi commercianti romani facevano giuramento di onestà nel loro lavoro e si purificavano dai loro spergiuri.

Ebbene, amici, quel che ha reso alquanto famoso questo grande volto marmoreo fino ai nostri giorni (tanto da renderlo meta di turisti da tutto il mondo), è la sua leggenda, che ha dato origine anche al nome attuale di “Bocca della Verità”. La prima leggenda nota (ce ne sono diverse al riguardo, alcune anche di origine straniera) si colloca nell’XI secolo, quando nel Mirabilia Urbis Romae (specie di guida, come quelle moderne di viaggio, che servivano ai pellegrini che si recavano a Roma e li guidavano per tutto il percorso della città), si parlava della Bocca della verità come di un oracolo in grado di svelare la veridicità delle affermazioni di chi si poneva davanti alla scultura. Col trascorrere dei secoli, soprattutto nel periodo del Medioevo, la leggenda popolare, si trasformò, fino ad arrivare a quella conosciuta tutt’ora.

Quella in auge stabilisce che la Bocca della verità è in grado di scoprire se qualcuno ci sta mentendo. Come? basta chiedere alla persona in questione di mettere la propria mano dentro la bocca del grande volto: se sta dicendo il falso, la mano gli verrà “tagliata”, mentre se dice la verità resterà illesa. Nella credenza popolare, la Bocca delle Verità era utilizzata soprattutto dai mariti dubbiosi circa la fedeltà delle loro mogli: le numerose interrogazioni davano origine a delle vere e proprie cerimonie pubbliche.

Era in voga, allora, che i mariti alquanto sospettosi portassero le loro mogli ritenute fedifraghe alla prova della Bocca della Verità. La prassi era questa. i mariti portavano le mogli di fronte alla statua e queste, dopo aver dichiarato di non averli mai traditi, introducevano la mano nella bocca del mascherone. Diciamo che il più delle volte questa soluzione funzionava, in quanto alcune confessavano prima, nel timore di perdere la mano. Ma una storia narra, anche, di come una donna riuscì ad eludere il rischio del taglio della mano con grande astuzia.

La donna, che realmente aveva un amante, per non farsi scoprire si accordò con l’uomo. Così, l’amante della donna, mentre lei era col marito di fronte alla Bocca della verità, passò velocemente davanti alla donna prima che ella infilasse la mano nella fessura e, facendo finta di essere un pazzo, l’abbracciò. La donna a quel punto confessò al marito di aver abbracciato un solo altro uomo oltre a lui: il matto appena passato! Le donne, come ben sappiamo, ne sanno una più del diavolo!

Amici lettori, Roma merita mille volte di essere visitata! La Basilica di Santa Maria in Cosmedin è attualmente uno dei rari esempi di architettura sacra del XII secolo. Nella piazza antistante la basilica si trovano l'Arco degli Argentari, l'Arco di Giano, il Tempio di Ercole ed il Tempio di Portuno, quest’ultima divinità legata al porto fluviale che qui anticamente sorgeva. Interessante anche la Fontana dei Tritoni che fu posta nella piazza nel 1715; ha base ottagonale e rappresenta due tritoni che sorreggono una conchiglia sopra le teste da cui sgorga l'acqua. In questa piazza, pensate, fino al 1868 venivano eseguite le condanne capitali.

Cari amici, la Bocca della verità è sempre presente nell’immaginario dei romani e degli italiani, oltre che dei numerosi turisti che ogni anno vanno a vederla; fu anche protagonista di una scena del celebre film “Vacanze Romane”, con Audrey Hepburn e Gregory Peck, che si fermarono davanti ad essa ad ammirarla. La Bocca della Verità si può visitare gratuitamente, essendo collocata all’esterno della chiesa.

A domani, amici lettori.

Mario

 

Nessun commento: