Oristano 20 febbraio 2023
Cari amici,
Il tempio di Angkor Wat, edificato nella Cambogia Nord
Occidentale, viene considerato il più grande complesso religioso al mondo, ed è
posto in uno dei siti archeologici più visitato in assoluto. Costruito
nell’arco di 6 secoli (dall’ 802 al 1432) dai re-divinità dell'Impero Khmer,
Angkor è la rappresentazione terrena del Monte Meru, l’olimpo degli hinduisti,
ed è quindi per i cambogiani un luogo di pellegrinaggio, oltre che un
riferimento culturale ed artistico.
Il termine Angkor Wat significa
letteralmente “Tempio della città” e anche oggi è un luogo straordinario; le immagini dei sovrani, che nel corso dei 6
secoli ne completarono la costruzione, continuano a vivere nei bassorilievi del
tempio, dove sono raffigurati a fianco degli dei, esemplificando al meglio
l’idea che i re desiderano da sempre di essere perpetuati nelle sculture per essere per sempre ricordati ai posteri. Nel 1177 il tempio venne saccheggiato e il sovrano
Jayavarman VII decise di rifondare l’impero; la conseguenza fu quella di stabilire una
nuova capitale e un nuovo tempio di riferimento, costruito in una posizione più
settentrionale di quella di Angkor Wat. Alla fine del secolo l’edificio venne
convertito alla pratica del Buddhismo Theravada, e a questa religione rimase
legato anche nei secoli successivi.
Tuttavia, come spesso
avviene, il tempio, sebbene mai del tutto abbandonato, col passare dei secoli
iniziò ad essere progressivamente trascurato. Probabilmente è solo grazie al
fossato che lo circonda e che lo tiene al riparo dall’avanzata della giungla, che
il suo stato di conservazione risulta decisamente migliore rispetto agli antichi
templi sparsi per il Paese. Questo immenso complesso religioso, si presenta
anche oggi straordinario: oltre all’aspetto spirituale, mostra una raffinatezza
costruttiva straordinaria, realizzata con una creatività che ha pochi eguali
nella storia, a partire dagli enigmatici volti del Bayon fino ai bassorilievi
che decorano quasi totalmente le strutture del complesso.
Il sito archeologico di
Angkor è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1992 e oggi questo
tempio in Cambogia rappresenta un vero e proprio orgoglio nazionale, tanto da
essere stato posto sulla bandiera del Paese. Ebbene, il 1° gennaio del 2006 la
giuria della società svizzera New Open World Corporation selezionò le 21
finaliste per decretare le nuove sette meraviglie del mondo, ideali
eredi di quelle del mondo antico: e tra i vari capolavori architettonici sparsi
in tutto il globo è rientrato anche il tempio cambogiano di Angkor Wat!
La grande popolarità di
cui oggi Angkor Wat gode, trova le sue radici nel XIX secolo, grazie
all’esploratore Henri Mouhot, che ne decantò le qualità architettoniche e la
bellezza nei suoi scritti. L’Europa iniziò a interessarsi a questo tempio, che
subì diverse opere di restauro nel corso del XX secolo. Purtroppo però, questo straordinario
monumento attirò anche diversi ladri d’arte che, specialmente sul finire dell'Ottocento e agli inizi del 900, compirono diversi saccheggi e causarono ampi danni alla sua
costruzione. Ma vediamo cosa possiede di veramente speciale questo
straordinario tempio.
Il tempio di Angkor Wat vanta
un voluminoso complesso centrale strutturato su tre piani costruiti in mattoni
di laterite, posizionati a loro volta sopra un terrazzamento rialzato in modo
da sopraelevarlo alla città. La piazza centrale è circondata da un complesso di
gallerie dal grande valore artistico e architettonico. Molto famosa in questo
senso è la Galleria dei Mille Buddha che, come suggerisce il nome, un tempo era
occupata da tantissime immagini di questa figura religiosa. Purtroppo, molto di
questo materiale è stato rubato o rimosso definitivamente.
Uno degli aspetti più
noti del tempio sono le sue torri e i tantissimi bassorilievi che adornano
l’esterno del complesso, estendendosi per oltre 800 metri con un incredibile
livello di dettaglio: i soggetti sono racconti della storia della Cambogia e
riferimenti alla mitologia. Tornando alle torri invece, queste delimitano gli
angoli del secondo e del terzo piano e sono tutte caratterizzate da strutture a
forma di germogli di loto in cima. La torre centrale è alta 31 metri dal terzo
livello e 55 metri da terra, regalando uno spettacolo unico a chi arriva nei
pressi del tempio.
Nel tempio di Angkor, adornato
di migliaia di figure, la bellezza femminile non rappresenta solo la fertilità
ma manifesta il ritmo universale. Nella struttura esterna del complesso, le
apsara compaiono come forza dominante, mentre al centro del tempio troviamo
spesso un lingam, il simbolo fallico di Shiva. Un monito importante per chi ha
voglia di andarlo a visitare: Angkor Wat è un tempio sacro, quindi religioso, e
ciò prevede che chi lo visita deve seguire precise regole di decoro; sono
richiesti, infatti, vestiti appropriati (non si può accedere all’ultimo livello
con gli avambracci scoperti e i pantaloni sopra il ginocchio), oltre a comportamenti
rispettosi verso i monaci che frequentano la struttura.
Cari amici, nel mondo la
religiosità dei popoli segue da sempre sentieri alquanto diversi, ma tutti,
comunque, da rispettare, qualunque sia la religione praticata. Non
dimentichiamolo mai, perché l’uomo, in qualsiasi parte della terra, ha sempre
avuto bisogno di inchinarsi a quell’essere superiore che ha creato e governa il mondo.
A domani.
Mario
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