martedì, febbraio 14, 2023

HAI MAI PENSATO CHE LE NOSTRE MANI POSSONO DIRCI MOLTO SULLA NOSTRA PERSONALITÀ? SECONDO UNO STUDIO DELL'UNIVERSITÀ DI OXFORD…


Oristano febbraio 2023

Cari amici,

Nel corpo umano le mani sono qualcosa di indispensabile, di straordinariamente efficace e utile, tanto che in passato una delle punizioni più terribili, riservata ai ladri, era proprio il taglio della mano che aveva rubato! Si, le nostre mani sono uno strumento a 360 gradi: dall’aiuto per alimentarci a quello di muoverci, spostare le cose e operare; esse sono anche strumenti di misura per quantità e distanza, "riserve" di supporto al nostro esprimerci, quando le parole ci mancano o per meglio descrivere ciò che diciamo; sono autrici di gestualità informative e anche folcloristiche, tanto che possiamo affermare che sono assolutamente insostituibili.

Amici lettori, nelle nostre mani, fin dagli albori dello sviluppo umano, pare sia nascosto anche il segreto della nostra vita, tanto che esse rivelano, a chi le sa interpretare (con la lettura della mano), sia il nostro passato che il futuro che ci attende.  Le mani sono talmente importanti che le cose ben fatte diciamo che sono quelle “fatte a mano”, quindi sinonimo di garanzia di qualità, così come per dimostrare disinteresse si usa il termine “lavarsene le mani”. Le mani, dunque, le usiamo per fare e per dire, e proprio per questo c’è chi, ha imparato a leggerle in profondità, e la loro conformazione, secondo gli esperti, è in grado di rivelare la nostra personalità.

Osservando in particolare le dita si possono scoprire molti risvolti del nostro carattere della nostra predisposizione a fare o relazionarci; insomma le dita rivelano il nostro profilo, il nostro carattere, la nostra personalità. Un importante studio, portato avanti dai ricercatori dell'Howard Hughes Medical Center, ha rilevato che riveste enorme importanza il confronto della lunghezza delle dita della mano tra di loro. Lo studio, seppure non dia assoluta certezza, è da ritenersi alquanto attendibile. L’Howard Hughes Medical Institute (HHMI) è un’organizzazione di ricerca medica senza scopo di lucro dedicata alla ricerca e all’istruzione biomedica. L’istituto è una delle più grandi organizzazioni filantropiche degli Stati Uniti e distribuisce in genere centinaia di milioni di dollari USA (USD) ogni anno per sostenere la ricerca scientifica. La sua missione è avvicinare l’umanità alla comprensione delle questioni fondamentali sulla vita.

I ricercatori si sono occupati di studiare in particolare la lunghezza delle dita della mano, per cercare di comprendere se potesse avere qualcosa a che fare con la nostra personalità e con lo sviluppo del nostro organismo. Dopo aver costruito uno schema, hanno messo a confronto la diversa lunghezza delle dita della nostra mano, nell’intento di trovare una relazione tra le diverse lunghezze e la personalità della persona titolare di quella mano. Come riferimento è stato preso l’anulare, per cui lo studio ha preso il nome di ‘teoria dell’anulare’.

Mettendo a confronto tre dita, l’indice, il medio e l’anulare, dalle diverse lunghezze gli studiosi hanno ricavate tre diverse teorie sulla personalità del soggetto; la prima, quando l’anulare è più lungo dell’indice, la seconda, quando l’anulare è più corto dell’indice e la terza, quando, invece, l’anulare e l’indice sono della stessa lunghezza. Vediamo dunque a quali risultati sono arrivati gli studiosi dell’Howard Hughes Medical Institute (HHMI).

Anulare più lungo dell’indice. Le persone che hanno l’anulare più lungo dell’indice sono dotate di una forte personalità. Sono molto competitive nel lavoro, con una mente molto razionale e matematica, tanto che risolvono facilmente quesiti e cruciverba. La loro forte personalità li porta ad essere anche potenzialmente aggressivi, ma la loro intelligenza li porta al self-control e ad avere comportamenti saggi. Sono altruisti e disponibili, un vero punto di riferimento per chi necessita di aiuto o di ricevere un consiglio.

Anulare più corto dell’indice. Le persone che hanno l’anulare più corto dell’indice, di solito sono soggetti alquanto determinati. Poco flessibili, odiano essere disturbati durante il lavoro e nella vita lottano caparbiamente per raggiungere gli obiettivi che si sono proposti. Lavorano con grande determinazione e risultano disposte anche a dare un aiuto concreto agli amici in difficoltà. Sono molto protettive nei confronti degli altri. Le persona con l’anulare più corto dell’indice hanno una personalità più vicina al mondo femminile.

Anulare e indice della stessa lunghezza. Le persona che si ritrovano con l’indice e anulare della stessa lunghezza, sono persone molto sociali, che cercano sempre di mantenere pacifiche relazioni, evitando per quanto possibile i conflitti. Sono persone dotate di una buona capacità organizzativa, calme, quiete e fedeli nelle relazioni, sia con il partner che con gli amici. Seppure molto attente, equilibrate, pacifiche e sensibili, non mancano anche di permalosità, in particolare se stuzzicate. L’incertezza li mette molto a disagio.

Amici, come ha detto Martin Cohn, a capo dello studio, si è scoperto che la crescita delle dita, man mano che si sviluppano, è controllata direttamente dall’attività dei recettori degli androgeni e degli estrogeni; ciò conferma che le proporzioni delle dita sono una firma permanente del nostro ambiente ormonale precoce, oltre a comprendere le basi di una delle differenze più bizzarre tra i sessi. “È eccitante pensare che le nostre dita possano dirci qualcosa sui segnali a cui siamo stati esposti durante un breve periodo del nostro tempo nel grembo materno . ha affermato – è questo è la prova che un certo numero di malattie degli adulti hanno origini fetali. Con i nuovi dati, abbiamo dimostrato che il rapporto tra le cifre riflette la propria attività prenatale di androgeni ed estrogeni e questo potrebbe avere un certo potere esplicativo”.

Cari amici, cosa ne pensate? Personalmente in questo studio mi ritrovo: appartengo al primo gruppo, quello di chi ha l'anulare più lungo dell'indice, e quanto rilevato credo mi calzi a pennello. E Voi? La lunghezza delle vostre dita corrisponde alla vostra personalità secondo questo schema?

A domani, amici lettori.

Mario

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