Oristano febbraio 2023
Cari amici,
Nel corpo umano le mani
sono qualcosa di indispensabile, di straordinariamente efficace e utile, tanto che in passato una
delle punizioni più terribili, riservata ai ladri, era proprio il taglio della
mano che aveva rubato! Si, le nostre mani sono uno strumento a 360 gradi: dall’aiuto
per alimentarci a quello di muoverci, spostare le cose e operare; esse sono anche strumenti
di misura per quantità e distanza, "riserve" di supporto al nostro esprimerci,
quando le parole ci mancano o per meglio descrivere ciò che diciamo; sono autrici di gestualità informative e anche folcloristiche, tanto che possiamo affermare che sono assolutamente insostituibili.
Amici lettori, nelle nostre mani, fin dagli
albori dello sviluppo umano, pare sia nascosto anche il segreto della nostra
vita, tanto che esse rivelano, a chi le sa interpretare (con la lettura della
mano), sia il nostro passato che il futuro che ci attende. Le mani sono talmente importanti che le
cose ben fatte diciamo che sono quelle “fatte a mano”, quindi sinonimo di garanzia di
qualità, così come per dimostrare disinteresse si usa il termine “lavarsene le
mani”. Le mani, dunque, le usiamo per fare e per dire, e proprio per questo c’è chi, ha imparato
a leggerle in profondità, e la loro conformazione, secondo gli esperti, è in
grado di rivelare la nostra personalità.
Osservando in particolare
le dita si possono scoprire molti risvolti del nostro carattere della nostra
predisposizione a fare o relazionarci; insomma le dita rivelano il nostro
profilo, il nostro carattere, la nostra personalità. Un importante studio,
portato avanti dai ricercatori dell'Howard Hughes Medical Center, ha rilevato
che riveste enorme importanza il confronto della lunghezza delle dita della
mano tra di loro. Lo studio, seppure non dia assoluta certezza, è da ritenersi
alquanto attendibile. L’Howard Hughes Medical
Institute (HHMI) è un’organizzazione di ricerca medica senza scopo di
lucro dedicata alla ricerca e all’istruzione biomedica. L’istituto è una delle
più grandi organizzazioni filantropiche degli Stati Uniti e distribuisce in
genere centinaia di milioni di dollari USA (USD) ogni anno per sostenere la
ricerca scientifica. La sua missione è avvicinare l’umanità alla comprensione
delle questioni fondamentali sulla vita.
I ricercatori si sono
occupati di studiare in particolare la lunghezza delle dita della mano, per cercare di comprendere
se potesse avere qualcosa a che fare con la nostra personalità e con lo
sviluppo del nostro organismo. Dopo aver costruito uno schema, hanno messo a
confronto la diversa lunghezza delle dita della nostra mano, nell’intento di
trovare una relazione tra le diverse lunghezze e la personalità della persona
titolare di quella mano. Come riferimento è stato preso l’anulare, per cui lo
studio ha preso il nome di ‘teoria dell’anulare’.
Mettendo a confronto tre
dita, l’indice, il medio e l’anulare, dalle diverse lunghezze gli studiosi hanno
ricavate tre diverse teorie sulla personalità del soggetto; la prima, quando l’anulare
è più lungo dell’indice, la seconda, quando l’anulare è più corto
dell’indice e la terza, quando, invece, l’anulare e l’indice sono della
stessa lunghezza. Vediamo dunque a quali risultati sono arrivati gli
studiosi dell’Howard Hughes Medical Institute (HHMI).
Anulare più lungo
dell’indice. Le persone che hanno l’anulare più lungo
dell’indice sono dotate di una forte personalità. Sono molto competitive nel
lavoro, con una mente molto razionale e matematica, tanto che risolvono
facilmente quesiti e cruciverba. La loro forte personalità li porta ad essere
anche potenzialmente aggressivi, ma la loro intelligenza li porta al self-control e ad avere comportamenti
saggi. Sono altruisti e disponibili, un vero punto di riferimento per chi necessita di aiuto o di ricevere un consiglio.
Anulare più corto
dell’indice. Le persone che hanno l’anulare più corto
dell’indice, di solito sono soggetti alquanto determinati. Poco flessibili,
odiano essere disturbati durante il lavoro e nella vita lottano caparbiamente
per raggiungere gli obiettivi che si sono proposti. Lavorano con grande
determinazione e risultano disposte anche a dare un aiuto concreto agli amici
in difficoltà. Sono molto protettive nei confronti degli altri. Le persona con
l’anulare più corto dell’indice hanno una personalità più vicina al mondo
femminile.
Anulare e indice della
stessa lunghezza. Le persona che si ritrovano con l’indice
e anulare della stessa lunghezza, sono persone molto sociali, che cercano
sempre di mantenere pacifiche relazioni, evitando per quanto possibile i
conflitti. Sono persone dotate di una buona capacità organizzativa, calme,
quiete e fedeli nelle relazioni, sia con il partner che con gli amici. Seppure molto
attente, equilibrate, pacifiche e sensibili, non mancano anche di permalosità, in
particolare se stuzzicate. L’incertezza li mette molto a disagio.
Amici, come ha detto Martin
Cohn, a capo dello studio, si è scoperto che la crescita delle dita, man
mano che si sviluppano, è controllata direttamente dall’attività dei recettori
degli androgeni e degli estrogeni; ciò conferma che le proporzioni delle dita
sono una firma permanente del nostro ambiente ormonale precoce, oltre a
comprendere le basi di una delle differenze più bizzarre tra i sessi. “È
eccitante pensare che le nostre dita possano dirci qualcosa sui segnali a cui
siamo stati esposti durante un breve periodo del nostro tempo nel grembo
materno . ha affermato – è questo è la prova che un certo numero di
malattie degli adulti hanno origini fetali. Con i nuovi dati, abbiamo
dimostrato che il rapporto tra le cifre riflette la propria attività prenatale
di androgeni ed estrogeni e questo potrebbe avere un certo potere esplicativo”.
Cari amici, cosa ne
pensate? Personalmente in questo studio mi ritrovo: appartengo al primo gruppo, quello di chi ha l'anulare più lungo dell'indice, e quanto rilevato credo mi calzi a pennello. E Voi? La lunghezza delle vostre dita corrisponde alla vostra personalità
secondo questo schema?
A domani, amici lettori.
Mario
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