Oristano 12 dicembre 2022
Cari amici,
Nella nostra bella
Sardegna, adagiato tra le dolci colline della Marmilla, a circa 50 km da
Cagliari, c’è un piccolo paese di poco più di 600 abitanti: VILLANOVAFORRU, una
volta importante centro agricolo ai tempi della civiltà contadina. Ebbene, oggi questo piccolo centro cerca di
superare le enormi difficoltà in cui si dibattono i piccoli centri, aprendosi al mondo. Villanovaforru
fa parte del Consorzio Turistico “Sa Corona Arrubia”, struttura turistico ricettiva che cerca di venire
incontro alle esigenze dei comuni partecipanti valorizzando gli antichi valori, come il patrimonio
archeologico, molto importante in questo piccolo centro dopo le importanti scoperte,
tra cui il nuraghe Genna Maria e altri reperti del passato, che hanno portato alla
costituzione di un parco archeologico ed ad un interessante museo, che da tempo riesce a calamitare non pochi visitatori.
Villanovaforru ha radici
antiche, considerato che la zona risulta abitata fin dal periodo nuragico; località ritenuta importante, tanto che successivamente fu abitata in epoca romana, considerati i numerosi reperti archeologici rinvenuti, tra cui diverse sepolture. In epoca medioevale Villanovaforru fece parte del Giudicato
d’Arborea e, alla caduta del giudicato (1410), entrò a far parte del Marchesato
di Oristano. Il villaggio passò poi sotto il dominio aragonese e fece parte dell'Incontrada
di Parte Montis, appartenente alla contea di Quirra, feudo dei Carroz. Nel 1603
la contea divenne un marchesato, feudo dei Centelles. In periodo sabaudo, nel
1798, passò agli Osorio de la Cueva, che possedettero il villaggio fino al 1839, allorquando fu riscattato in seguito alla soppressione del sistema feudale.
Amici, oggi Villanovaforru
è un grazioso, piccolo centro che lotta caparbiamente per la sua sopravvivenza; lo fa
cercando di farsi conoscere nel mondo, non solo attirando nuovi visitatori con i suoi tesori, il parco, il museo e i tanti altri ricordi del passato presenti e
opportunamente messi in evidenza, ma cercando anche di “catturare nuovi
abitanti” con molto altro. Per realizzare questo sogno, la politica adottata dal suo primo cittadino, il Sindaco Maurizio
Onnis, è quella di offrire, a tanti cittadini del mondo, uno stile di vita
diverso da quello che ormai regola la stressante vita quotidiana: in luogo ameno per vivere la propria vita, con un clima
favorevole, un cibo sano, un costo della vita modesto e tanta cultura!
Ebbene, questa azzardata
iniziativa portata avanti da Maurizio Onnis, sta già dando i suoi primi frutti, considerate le richieste pervenute. A chi, in particolare su FB, gli chiede il perché del successo,
Maurizio risponde: “Negli ultimi dieci anni hanno chiesto la residenza a
Villanovaforru cittadini di 38 nazionalità diverse: 38, un’enormità. E nella
statistica non entrano solo gli ospiti del centro di accoglienza per migranti. Qui
sono arrivati, sono rimasti e vivono oggi con noi cittadini provenienti dal
Messico, dalla Francia e dalla Polonia, dall’Ucraina e dal Regno Unito, dalla
Germania e dall’Argentina; ognuno di loro, persino chi si è trattenuto pochi
mesi, ha lasciato e preso qualcosa. Noi siamo diventati un po’ loro e loro sono
diventati un po’ noi”.
Maurizio Onnis, un sardo
verace che crede fermamente nelle potenzialità, purtroppo inespresse, della
nostra Sardegna; Maurizio è Presidente de “La Corona de Logu”, l’assemblea degli
amministratori locali indipendentisti) ed è convinto che la multiculturalità sia
il veicolo che porta il mondo a conoscersi e a scambiarsi culturalmente le conoscenze.
“È impossibile non riflettere sopra una tale facilità di cammino per il mondo,
di scambio di esperienze. Ed è impossibile non considerarla una ricchezza.
Villanovaforru (e chissà quanti altri paesi vivono la stessa situazione) è
aperta al mondo, sempre, anche quando sembra lontanissima dal mondo”.
Cari amici, conosco bene
Maurizio e mi onoro della sua amicizia; ne apprezzo davvero il suo caparbio impegno,
svolto non solo nei confronti del paese che guida ma dell’intera Sardegna. Di
recente ha dato il via alla creazione di una “Comunità Energetica Rinnovabile”
(di seguito CER), partecipata dal Comune di Villanovaforru, oltre a seguire con
attenzione il museo di Villanovaforru, che ha già festeggiato i quarant'anni di
vita e il parco archeologico. Il museo e il parco sono i suoi gioielli: ecco cosa ha detto ai festeggiamenti dei 40 anni: “È
stato il primissimo museo civico della Sardegna e per me, che sono nato e
cresciuto altrove e vivo qui da appena nove anni, l'occasione è buona per un
pensiero su cosa significhi avere, gestire, comunicare un parco archeologico,
un museo e una storia di tale complessità, di tale magnificenza”.
Amici lettori, a Voi
sempre il mio grazie per l’attenzione con cui mi seguite.
A domani.
Mario
2 commenti:
Maurizio Onnis è un grande!!! Tanti Sindaci come lui e la nostra Sardegna sarebbe diversa!!! Complimenti u
Grazie Maurizio per quanto hai racontato sul nostro paesello. Io sono partita molto giovane ma amo tornara ogni anno. Vi seguo in su bidanuesu e vi ringrazio per far partecipare a tutte le manifestazioni anche a noi che siamo lontani. Buone feste. Concetta Mura
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