Oristano 6 Giugno 2019
Cari amici,
Anche ad Oristano, come
in tante altre città d’Italia, il 5 giugno si è festeggiato il 205° anniversario della
Benemerita Arma dei Carabinieri. Il Comando Provinciale, nel vasto cortile
della Caserma intitolata al valoroso carabiniere Renzo Lampis, ha allestito la
cerimonia celebrativa che ha avuto una numerosa partecipazione di autorità e
pubblico. Un apposito palco ha ospitato gli invitati, mentre ai lati del
cortile, tappezzato con grandi bandiere nazionali, diversi gazebo esponevano
una rassegna storica dell’arma, con divise, attrezzatura di servizio, auto e
armi.
Numerosi i militari in
alta uniforme, con rappresentanze degli appartenenti alle diverse
specializzazioni dell’arma; come d’uso, invitati alla cerimonia i rappresentanti
delle altre forze dell’Ordine: Marina, Guardia di Finanza, Questura, Polizia, etc.,
oltre alle varie rappresentanze delle forze dell’ordine e combattentistiche in
congedo.
In prima fila le diverse
autorità civili e religiose del territorio: l’Arcivescovo Monsignor Ignazio Sanna,
il Prefetto Dottor Gennaro Capo, l’Amministratore straordinario della Provincia
Dr. Massimo Torrente, il Sindaco di Oristano Ing. Andrea Lutzu, il Presidente
del Tribunale Dr. Domenico Basso, oltre a numerosi Sindaci del territorio e rappresentanti
delle diverse istituzioni civili, come scuola, sindacato, ordini professionali
e volontariato. Invitati speciali diversi ragazzi, rappresentanti delle scuole
inferiori e superiori.
Il Comandante
Provinciale, T. Colonnello Domenico Cristaldi, ha fatto schierare per la
cerimonia commemorativa una rappresentanza dei militari dell’intero comando
provinciale di Oristano, che comprende le compagnie del Capoluogo, di Mogoro e di
Ghilarza e le 39 stazioni distribuite nel territorio.
La cerimonia, iniziata
intorno alle 10,30 con la resa degli onori al Prefetto, è proseguita con la lettura
della lettera inviata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai
Comandi Provinciali, che è stata letta dal T. Col. David Egidi, Comandante del
Reparto operativo provinciale, a seguire il Maggiore Mariano Lai ha letto la
lettera inviata dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri. Al termine
ha preso la parola il Comandante Provinciale Cristaldi.
L’alto ufficiale, prima
di tracciare un quadro dell’attività svolta, ha parlato dell’impegno che ormai
da oltre 2 secoli i carabinieri svolgono sul territorio, senza mai fermarsi,
senza pensare alla fatica, ai rischi e alla famiglia, arrivando anche al
massimo sacrificio, quello della vita. I carabinieri si sono sempre battuti contro
la criminalità, per ripristinare la legalità e per il bene comune senza
risparmiarsi; quest’anno, ha detto il comandante Cristaldi, è anche l’occasione
per ricordare l’importante ricorrenza dell’assegnazione della medaglia d’oro al
valore militare alla bandiera, conquistata con le impegnative operazioni svolte
dai carabinieri durante la prima guerra mondiale.
Ha poi fatto un dettagliato
bilancio dell’attività svolta dai militari dell’Arma negli ultimi 12 mesi in provincia di Oristano. L’analisi
ha rivelato che risultano in modesto calo i reati classici, mentre risultano in
aumento i reati informatici; Di conseguenza, una maggiore attenzione viene
prestata soprattutto alle truffe legate alla rete che, in controtendenza
rispetto agli altri reati, risultano in progresso. Altro problema
importante, da non sottovalutare, è quello legato alla violenza di genere; per
combattere questa subdola piaga sarebbe necessario mettere in atto efficaci
sistemi di prevenzione, da realizzare in collaborazione con l'intera rete sociale presente
sul territorio. Per ribadire questo concetto l'Amministrazione comunale ha provveduto a posizionare nel cortile della caserma un'installazione simbolica: una panchina rossa, corredata dalle
ormai note scarpette rosse.
Credo che per prevenire
il male sia sempre più necessario partire dall’educazione di base dei giovani; per realizzare questo
obiettivo sarà alquanto utile introdurre nelle scuole tutti quegli strumenti capaci di
educarli, inducendo giovani e giovanissimi a riflettere sui comportamenti errati; portarli
in primo luogo alla conoscenza concreta delle norme che regolano la Comunità, formandoli
in questo modo nella cultura della legalità e del suo doveroso rispetto. Tutto questo,
ovviamente, può avvenire se tutte le forze presenti nel territorio opereranno
in sintonia: Prefettura, Questura, Tribunale, Amministrazioni regionali,
provinciali e comunali. Educare i giovani al rispetto delle regole della
Costituzione deve diventare un impegno di tutti, nessuno escluso, e nessuno può
chiamarsi fuori, a partire dalle famiglie.
Il Comandante Cristaldi
ha concluso la sua relazione rivolgendo un commosso omaggio alla memoria dei tanti caduti in servizio, chiedendo
per loro e le famiglie rimaste orfane onore e rispetto. I militari, ha detto,
continueranno sempre, fedeli nei secoli, a onorare il loro impegno, senza
flessioni, senza mai abdicare al proprio dovere, e gli esempi non sono mai
mancati: né ieri né oggi. A loro va tutto l'affetto e un sincero ringraziamento
da parte di tutti.
Al termine sono stati
consegnati, ai militari particolarmente meritevoli, gli attestati di encomio,
poi, dopo la chiusura ufficiale della celebrazione, il pubblico ha potuto
visionare una rassegna storica dell’arma, collocata in vari gazebo, con i cimeli del passato: divise,
attrezzatura di servizio, auto e armi, dialogando piacevolmente in amicizia con gli
intervenuti e ristorandosi anche con un semplice ma gradito buffet. Auguri alla nostra "Benemerita" per i
prossimi anniversari!
A domani.
Mario
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