Oristano
25 Ottobre 2018
Cari amici,
Ussassai
è un piccolo paese di appena 567 abitanti della Provincia di Nuoro; posto a 710
metri di altezza s.l.m., è attraversato dalla Statale 198 che collega Seui con
Lanusei. È uno dei tanti paesi che soffre di abbandono da parte dei giovani,
con il conseguente, serio, pericolo di spopolamento, anche se gli agguerriti
abitanti appaiono determinati nel cercare di combattere questa triste
evenienza.
Se è pur vero che per
cambiare radicalmente certe situazioni di abbandono, la mano pubblica risulta
determinante, è anche vero che anche gli abitanti di ognuno dei diversi paesi in
pericolo debbono fare la loro parte, in modo da convergere tutti verso la stessa
direzione. Su questo serio problema che attanaglia tanti nostri paesi ho diverse
volte fatto le mie riflessioni su questo blog, affrontando anche di recente la
questione.
È evidente che solo con
una seria operazione congiunta, che veda insieme l’Europa, l’Italia, la Regione
Sarda e l’Amministrazione locale, il problema della attuale mancanza di servizi
essenziali, (dalla banca alle poste, dal negozio alla farmacia, dal medico al
prete) può essere risolto. Solo creando condizioni “vivibili” in questi centri i giovani non
li abbandoneranno più, altrimenti il timore paventato di estinzione,
diventerà presto realtà.
In tanti parlano e a
volte stra-parlano del problema, ma è necessario agire, e tutti, dico tutti, sono tenuti a fare
la loro parte. Per quanto riguarda le Amministrazioni comunali una delle cose che
essi possono fare è reclamizzare in tutti i modi possibili le loro risorse locali, facendole conoscere attraverso
manifestazioni appositamente organizzate, come sagre, esposizioni e quant'altro, possibilmente abbinate alle manifestazioni religiose importanti; insomma reclamizzare quanto posseduto (dalla storia alle tradizioni, dall'archeologia alle risorse alimentari agro pastorali) con attrattive manifestazioni, in modo che esse possano fungere da richiamo turistico,
sia per i visitatori sardi che continentali o stranieri, invitandoli a conoscere anche le parti interne dell'isola, non solo il nostro mare e le nostre spiagge. Il discreto successo
ottenuto negli ultimi anni dimostra che quella intrapresa è la strada giusta.
Ussassai, cari amici,
per iniziativa della sua Amministrazion e con il supporto della Pro Loco, è già da tempo su questa linea. Da oltre un ventennio organizza una bella sagra per reclamizzare il
suo prodotto numero uno “la Mela”; è questa
una interessante manifestazione che annovera un crescente numero di visitatori. Quest’anno
si è celebrata, pochi giorni fa, la 22^ edizione, che si è conclusa con buona
soddisfazione. Organizzata nel fine settimana del 20 e 21 Ottobre, ha preso il
via nella mattinata di Sabato 20, con l’inaugurazione della sagra e l’apertura
degli stand. Per dare maggior tono e valore alla manifestazione, presso la sala
consiliare del Comune si è tenuto il convegno “Confronto tra colture di mele nei diversi territori italiani”.
Per attrarre maggiormente
il pubblico partecipante, di pomeriggio si è esibito in piazza il gruppo dei “Falconieri
romani”, con i loro falchi addestrati; a seguire la sfilata del gruppo
medioevale del “Castello Siviller, del Marchesato
di Villasor”, con prova pratica di tiro con l’arco. La serata si è conclusa
con musica e balli, con i Banderas di Marcello Caredda.
La domenica, invece, il
pubblico a partire dalle 10,00 si è potuto addentrare nelle vie del paese dove
erano stati allestiti diversi stand, magazzini, laboratori e punti di
degustazione con i prodotti tipici di questa zona. Il gruppo “Tenores d’Ogliastra”
di Lanusei ha piacevolmente intrattenuto il pubblico con antichi canti a
tenore, mentre i bambini potevano godersi lo spettacolo di animazione e
trucchi, tenuto da Debby e Francy in Piazza S. Lorenzo.
La serata è stata
allietata anche da uno spettacolo itinerante, dove sfilavano le antiche
maschere di Samugheo e Sadali. In chiusura di serata, presso il centro sociale
Cobingiu in via S. Nicola si è svolta la premiazione della “Mela d’Italia più buona”. Grande il gradimento manifestato dai
partecipanti che in entrambe le giornate, sia di Sabato che di Domenica, hanno
potuto assistere alla mostra storica, con costumi e armi del Settecento, del
gruppo “I Cavalieri della antica locanda di Cagliari”, svoltasi presso il
Centro culturale Cobingiu. Nei giorni della sagra è rimasto aperto al pubblico
anche il Museo Etnografico con la Pinacoteca.
Cari amici,
indubbiamente la Sagra della mela di Ussassai è una manifestazione intelligente,
capace di far conoscere le sue bontà e le sue tradizioni. Credo che molti altri
centri dell’Isola dovrebbero seguirne l’esempio, valorizzando in questo modo tante altre “sconosciute”
zone interne, che, se volessimo, potrebbero rivelarsi un grande volano di sviluppo,
capace di far crescere il nostro turismo fino ad oggi limitato alle spiagge
delle nostre coste.
La Sardegna non è solo
mare! Nell’interno dell’Isola c’è storia, cultura, tradizioni e tanto altro
che, forse, le zone marine non possiedono. Sta a noi saper dare valore al
nostro straordinario patrimonio sotto molti aspetti unico al mondo, se pensiamo
per esempio che i Nuraghi esistono solo in Sardegna.
È tempo, amici, che ci rimbocchiamo
tutti le maniche, perché se aspettiamo che siano gli altri a darci la pappa
pronta…
A domani.
Mario
Panorama di Ussassai
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