Oristano
30 Ottobre 2018
Cari amici,
La Sardegna non può
essere certo paragonata alla Francia, dove le lumache (in francese Escargot) sono un piatto particolarmente
pregiato, piatto forte pure nei ristorante 5 stelle, ma possiamo comunque dire che anche noi sardi riusciamo egregiamente a fare la nostra parte. Nell’Isola infatti, le
lumache sono la base per piatti eccellenti, apprezzate e ricercate un po’ dappertutto; in Marmilla addirittura la
‘cultura della lumaca’ ha raggiunto
livelli di apprezzamento al top, nettamente superiori a quelli delle altre zone. È Gesico in particolare la grande “capitale” culinaria
di questo mollusco. In questo modesto centro (Gesico conta meno di 1.000
abitanti) fin dal 1993 risulta in essere una Sagra
della Lumaca, diventata successivamente di grande fama, che si rinnova di anno in anno, in calendario il terzo Sabato di Ottobre.
Dal 1997 infatti il paese fa parte del club delle ‘dodici
città italiane delle lumache’. Quest’anno, dal 19 al 22 Ottobre ha preso il
via l’edizione 2018, giunta alla 26^ edizione. Ora è una magnifica
sagra, annoverata fra le più importanti non solo in Italia ma in tutta Europa, fra quelle
dedicate alla lumaca.
Promossa dall’Amministrazione Comunale e realizzata con Pro Loco, Circolo ACLI, Parrocchia di S. Giusta (in concomitanza con l'antica, secolare festa di S. Amatore) e il contributo della Regione Sardegna, questa rassegna gastronomica che si è appena conclusa, ha avuto
un successo strepitoso: 4 giorni di festa nel corso dei quali i numerosi visitatori
hanno potuto degustare dei prelibati ed eccellenti piatti a base di lumaca.
"Quest'anno siamo
rimasti sorpresi noi stessi dai numeri da capogiro di una rassegna che cresce
edizione dopo edizione", ha dichiarato soddisfatto il Presidente della Pro loco, Carlo
Carta. Le vie intorno alla chiesa di Sant'Amatore sono state
percorse da una fiumana di gente felice e interessata. Tanti gli espositori con i loro banchetti (circa 300 in circa 2
km di percorso), cinque i punti ristoro che hanno servito oltre 5 mila
pasti. Turisti e visitatori hanno apprezzato anche le rassegne folk e le
esibizioni dei cori polifonici "Sant'Amadu" organizzate dall'Oratorio
parrocchiale, la fiera Gesagricola e la Mostra sui rettili e anfibi allestita
da Matteo Di Nicola all'interno della Casa Dessì. Nel corso della Mostra è stato presentato
il libro “Anfibi e rettili di Sardegna. Guida
fotografica”. Pubblico di giovanissimi
invece per la divertente la Corsa delle Lumache.
La sagra di Gesico, come
detto prima, è una delle 12 dedicate in Italia alla lumaca, ed è considerata la
più grande d'Europa per la quantità di lumache cucinate (oltre 3 milioni in 25
anni e più di 6 milioni di lumache vendute ai partecipanti), oltre che per l’impatto
globale creato, che riesce a coniugare cultura, ospitalità, solidarietà,
storia, tradizione ed enogastronomia tipica. Insomma un appuntamento, quello di
Gesico, assolutamente da non perdere.
Uno degli eventi più
importanti della sagra anche quest’anno è stata la gara gastronomica, quella che premia la migliore ricetta con “La Lumaca d’Oro”.
Per i più piccoli, come detto,
si è rinnovata la “Corsa delle Lumache”,
competizione in cui le lumache si cimentano in una vera e propria gara di “velocità”
… sulla lunghezza di un metro! Come negli anni scorso la sagra, come da
tradizione, si è svolta in concomitanza con l’importante “Festa di Sant’Amatore”,
giunta quest’anno alla sua 398^ edizione.
I 4 giorni della sagra sono
stati preceduti da dibattiti e conferenze preparatorie. Si è partiti sabato 13
ottobre, affrontando direttamente il tema della lumaca, con un convegno dal
titolo “ELICICOLTURA E SVILUPPO RURALE”, le opportunità per la filiera
agroalimentare della Sardegna. Al podio gli esperti: Paola Ugas, Raimondo
Mandis, Maria Paola Cogoni, Simone Sampò e Francesco Maxia. Modera Mauro Carta.
Considerato l’abbinamento
con la festività del Santo Amatore, domenica 14 alle 1600, all’interno del
Santuario di Sant’Amatore, si è svolto il Convegno “I BEATI MARTIRI DI GESICO,
TRA SARDEGNA, AFRICA E CATALOGNA”. Sono intervenuti: il Prof. Giampaolo Longu, la
Prof.ssa Paola Ruggeri, la Dott.ssa Maily Serra e la Dott.ssa Simonetta Sitzia.
Moderatori, Carlo Carta e Umberto Oppus.
I numerosi
ospiti che hanno partecipato alla sagra hanno potuto degustare gratuitamnte alcune specialità culinarie a
base di lumache, fornite fino a esaurimento scorte presso la palestra comunale; a
tutti i partecipanti, comunque, è stata garantita la degustazione presso i punti di ristoro. Per allietare la presenza dei visitatori è stata eseguita in continuazione tanta musica: “Passilendi e ballendi”, musica etnica
itinerante e balli in piazza e lungo la via Sant’Amatore, con i Maestri Stefano Piras
e Ireneo Massidda.
Domenica 21 ottobre, a
partire dalle ore 9,30, Nicola Agus e Raul Moretti si sono esibiti in un
curioso “Viaggio nel mondo dei Suoni” (in Piazza Umberto I° e in Via
Sant’Amatore). I due bravissimi musicisti con i loro straordinari strumenti hanno
creato il giusto pathos per far immergere tutti nelle antiche atmosfere di una
volta, che, ben si sposavano con il clima della Festa.
Gesico, panorama
Cari amici, una sagra
davvero importante, per diverse ragioni. È solo valorizzando in modi come questo l’intero
territorio della nostra isola che noi sardi possiamo calamitare quel flusso
turistico che, opportunamente utilizzato, è certamente in grado di far
conoscere tutta la Sardegna, e in particolare le sue zone interne. Solo in questo
modo possiamo evitare l’abbandono e l’estinzione dei piccoli centri, gravemente
minacciati da un pericolo mortale, diventato sempre più reale. Un plauso sincero all’Amministrazione
comunale, alla Pro Loco e a quanti hanno contribuito a realizzare questa bella sagra.
Credo che ogni
Amministrazione comunale dovrebbe cercare di percorrere vie similari.
A domani.
Mario
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