Oristano 8 Ottobre 2018
Cari amici,
Se è pur vero che le
competizioni sportive, anche olimpiche, sono state concepite per misurarsi in
ogni ordine di sport, è altrettanto vero che tra le varie specialità c’è
gradimento e gradimento. In Italia il numero uno, lo sport più amato, è senz’altro
il calcio, che riempie smisuratamente lo schermo con troppe ore quotidiane di
televisione, ma tra un tutto e un niente corre una bella differenza! Che dire,
amici, che siano le TV private a privilegiare certi sport che vanno più di moda
di altri è pure lecito, in quanto si reggono sugli abbonamenti e sulla
pubblicità per vivere, ma che la nostra TV pubblica, la RAI, che salassa non
poco gli italiani col canone, non sia equa e paritaria, non è né giusto né logico.
La TV pubblica deve
fare corretta informazione, equilibrata e non di parte, così come è stabilito che
debba sempre essere fatto in caso di competizioni
elettorali, riservando lo stesso spazio a tutti, piccoli, medi e grandi. La TV
pubblica, amici, dovrebbe significare quella parità d’informazione, sempre
strombazzata in teoria ma raramente realizzata in pratica!
Sono certo che vi state
chiedendo il motivo di questa mia graffiante premessa, e quindi ho il dovere di dirvi subito il perchè. Nei recenti mondiali tenutisi a Sofia la squadra italiana di “Ginnastica Ritmica” ha portato a casa
i trofei più ambiti: oro, argento e bronzo. Tre medaglie prestigiose che le nostre farfalle hanno regalato al
nostro Paese, portandolo per questa specialità in cima al mondo! Tre vittorie
eccezionali, che hanno permesso alla nazionale italiana di prenotare già un posto nei prossimi Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Un risultato che appare notevole, anzi
addirittura straordinario, per cui non si comprende il motivo (mi
riferisco soprattutto alla TV pubblica) della mancata pubblicità che sarebbe spettata a questo successo, a questa nobile impresa, passata quasi sotto silenzio.
Forse siamo troppo
frastornati dal calcio (credo anche delusi, perché l’Italia di oggi non è più
quella di una volta), e in questo frastuono cosa volete che interessi agli
italiani della ginnastica ritmica, delle bravissime ragazze che con severissimi
allenamenti sono arrivate con onore in cima al podio? A quanto pare
praticamente quasi niente. Le interpreti della vittoria, Alessia, Martina,
Anna, Letizia, Agnese e Martina, sono praticamente nomi a dir poco sconosciuti
ai più. Eppure la loro impresa sportiva è davvero straordinaria! A Sofia, amici,
in occasione dei Mondiali, le nostre farfalle
hanno dimostrato di essere delle vere tigri, che hanno, con le unghie ben affilate
e tanta forza di volontà, oltre che grande bravura, incantato il mondo.
La prima medaglia ad
arrivare è stata quella d'argento. Sono state le aviere del Gruppo Sportivo
dell’Aeronautica Militare Alessia Maurelli e Martina Centofanti, componenti del
team di Rio de Janeiro, con Anna Basta (Polisportiva Pontevecchio Bologna),
Letizia Cicconcelli (Faber Ginnastica Fabriano), Agnese Duranti (Polisportiva
La Fenice Spoleto) e Martina Santandrea (Estense Putinati Ferrara) a
conquistare il secondo gradino del podio, grazie a due esercizi quasi
impeccabili, con il punteggio complessivo di 44.825. Meglio di loro solo la
Russia. Al terzo posto si è piazzata invece la Bulgaria.
La nazionale di
Ginnastica Ritmica si è aggiudicata poi la medaglia d’oro mondiale
nell’esercizio misto con 3 palle e 2 funi montato su un remix di “Eye of the tiger”.
Una splendida performance, che ha permesso loro di salire sul gradino più alto
del podio con il punteggio di 22.550.
Il bronzo, ovvero il Terzo
posto, è arrivato invece nella finale con i 5 cerchi, specialità nella quale le
azzurre si presentavano da campionesse del mondo e d’Europa. Sulle note del
lago dei Cigni di Cajkovskij, le ragazze allenate Emanuela Maccarani hanno
chiuso con 22.800, salendo sul terzo gradino del podio, dietro al Giappone e
alla Bulgaria.
Cari amici, mai
l’Italia era arrivata così in alto in un torneo iridato: le farfalle della
ginnastica ritmica italiana sono entrate ormai nella leggenda della Ginnastica
ritmica. È un’Italia da sogno, quella delle ragazze di Emanuela Maccarani,
coadiuvata dalle assistenti Olga Tishina, Valentina Rovetta e Federica Bagnera,
che vale, come detto prima, il passe-partout per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Tre
podi su tre finali: un risultato straordinario. «Squadra formidabile, di grande
valore», è stato il commento di Emanuela Maccarani.
La stagione della
ritmica, intanto, dopo il successo mondiale, non si ferma: dal 5 al 7 Ottobre è andata
in scena a Udine la nuova edizione del Torneo
Internazionale per Club di Ginnastica Ritmica, che ha visto scendere sulla
pedana del Palasport Carnera diverse ginnaste, suddivise in vari livelli,
provenienti dai più importanti club d’Europa. Le nostre farfalle, amici, continuano a volare alto!
A domani.
Mario
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