venerdì, ottobre 26, 2018

“30 MILIONI PER LE IMPRESE ARTIGIANE SARDE”, QUESTA LA RICHIESTA DI CONFARTIGIANATO PER DARE OSSIGENO E NUOVO VOLANO ALLE IMPRESE DELL’ISOLA, DA INSERIRE NELLA FINANZIARIA REGIONALE 2019.


Oristano 26 Ottobre 2018
Cari amici,
La Confartigianato, con l’invio di una lettera aperta ai consiglieri regionali che si occuperanno del varo della Finanziaria 2019, ha chiesto di inserire la somma di 30 milioni di euro nel bilancio, somma da utilizzare per il sostegno alle imprese artigiane della Sardegna che vogliono investire, crescere e uscire da una crisi che non sembra avere più fine. La richiesta è sostenuta e motivata anche alla luce dei recenti dati statistici elaborati sul sistema artigiano della Sardegna, dati che confermano che la nostra struttura imprenditoriale artigiana, dopo la crisi scoppiata nel 2008, appare ora pronta e decisa a ripartire se verrà opportunamente supportata dalla struttura pubblica.
Sono 35.264 le imprese artigiane presenti in Sardegna, scrivono nella lettera Antonio Matzutzi, Presidente e Stefano Mameli, Segretario di Confartigianato, ed è giusto che esse vadano supportate e aiutate. “Siamo a un passo dalla ripresa: aiutateci a crescere, rafforzarci e assumere”, questa in sintesi la sostanza della richiesta.
«La nostra proposta è che alle oltre 35mila imprese artigiane, che offrono lavoro a più di 100 mila persone e rappresentano il 22% dell’economia della Sardegna possa essere destinato lo 0,36% della prossima finanziaria regionale – ribadiscono ancora Matzutzi e Mameli - non chiediamo sussidi, né assistenzialismo, ma incentivi concreti affinché le micro, piccole e medie realtà sarde possano rafforzarsi e investire in tecnologia e formazione, creare nuova economia e assumere. Questo supporto non potrà che andare a incidere positivamente su tanti aspetti cruciali della nostra vita economica e sociale».
Gli ultimi dati diramati da InfoCamere-Movimprese, parlano chiaro: nell’Isola il saldo delle imprese artigiane degli ultimi 9 mesi, tra aperture e chiusure, segna un -298, passando dalle 35.562 realtà del 1 gennaio 2018 per arrivare alle 35.264 del 30 settembre 2018. La situazione del terzo trimestre 2018 appare tutto sommato abbastanza stabile, con una perdita limitata a sole 7 unità, in parte questa dovuta alla zona di Oristano. L’Albo di questa città, infatti, da 2 anni, non riesce a registrare nuove imprese artigiane e quindi i dati finali risultano falsati.
“Abbiamo apprezzato l’idea del Consiglio Regionale, attraverso la Commissione speciale per l’Artigianato e Commercio, di concentrare l’attenzione sulle piccole imprese – scrivono ancora Matzutzi e Mameli nella missiva – per questo, per risolvere questa problematica, abbiamo suggerito una adeguata dotazione di risorse finanziarie”. 
È necessario frenare e poi eliminare lo scoraggiamento e il timore che gli imprenditori hanno a cimentarsi in nuove avventure, se non accompagnati dal sostegno economico necessario. Per ovviare a questa situazione, ribadiscono Matzutzi e Mameli, si chiede di dotare di risorse finanziarie la L.R. 51/1993 che ha sempre funzionato egregiamente per gli artigiani.
Confartigianato Sardegna ha sempre messo in evidenza a tutti gli esponenti del Consiglio Regionale il valore globale (non solo economico ma anche sociale) rappresentato dall’Artigianato e dal Commercio in Sardegna. Ecco la forte motivazione della richiesta fatta dall’Associazione, che chiede alla Giunta ed al Consiglio regionale un impegno e uno sforzo economico straordinario, in grado di far decollare la voglia di crescere delle nostre imprese artigiane, affinché siano garantite le risorse finanziarie e gli incentivi destinati alla loro crescita e al loro sviluppo.
“Se si crede realmente nel supporto che l’Artigianato e il Commercio possono dare alla Sardegna – concludono A. Matzutzi  e S. Mameli nella lettera – questo è il momento per l’intero Consiglio Regionale di dimostrarlo con fatti concreti”.
Cari amici, la Sardegna da sempre opera economicamente, salvo rare eccezioni, con aziende di piccola dimensione, appartenenti in maggioranza proprio al settore artigiano. Salvare le imprese artigiane sarde, dando un concreto impulso a questo settore, è certamente una via da percorrere senza indugio, in quanto, se andasse a gambe all’aria, sarebbe una vera e propria catastrofe. Personalmente sono ottimista, e credo che questo forte grido d’aiuto sarà tenuto da chi governa l’Isola nella massima considerazione, anche se in politica, come dice un saggio proverbio, "non dire mai gatto se non ce l'hai nel sacco".
A domani.
Mario

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