Oristano 15 Ottobre 2018
Cari amici,
Personalmente le
conchiglie mi sono sempre piaciute. Osservarle sulla spiaggia è un piacere che
ti porta lontano: al sole luccicano con colori iridescenti, capaci di farti
provare l’ebbrezza di avere tra le mani qualcosa che assomiglia ad un tesoro. Insomma, sono capaci di farrti sognare.
C’è, però chi, una volta che le ha prese in mano, non solo sogna, come possiamo
fare tutti noi in riva del mare, ma, dopo averle accarezzate, cerca e trova in loro l’anima, la mette a nudo e poi trasforma questi preziosi gusci in veri e propri gioielli unici.
Uno di questo abili
artigiani-artisti è Andrea Cadoni, un cagliaritano cresciuto a Montevecchio, dotato
naturalmente di una capacità artistica e di una creatività non comuni; una dote
che lo ha portato a trasformare quei duri, grezzi gusci, quelle conchiglie dalle
forme più svariate, in meravigliose piccole sculture, vere e proprie opere
d’arte, gioielli che le donne indossano con particolare gioia e piacere.
Sono venuto a
conoscenza della grande capacità artistica di Andrea, leggendo l’Unione Sarda,
quotidiano che conosco e apprezzo da oltre mezzo secolo. Una mia successiva
ricerca su Internet mi ha consentito di scoprire qualcosa di più su questo grande artista,
sotto certi aspetti unico. Andrea Cadoni è nato il 18 Maggio del 1978 a
Cagliari ma è cresciuto nel borgo minerario di Montevecchio negli anni ’40 del
secolo scorso, luogo allora considerato un centro estrattivo del piombo di grande rilevanza, considerato addirittura
il più importante d’Europa. Con l'avanzare della moderna industrializzazione, però, con la crisi che mise fuori gioco le industrie minerarie nel mondo, anche quella di Montevecchio fu avviata alla chiusura che avvenne nel 1993.
Il trasferimento da
Cagliari a Montevecchio della famiglia Cadoni avvenne nel 1981, motivata dal
lavoro svolto dal padre geologo, operativo proprio nella miniera prima ricordata. Qui il
giovane Andrea, amante della natura, si trova perfettamente a suo agio, tra
boschi, querce solari e animali selvatici; in quella pace e in
quel silenzio, tanto diverso dai rumori di una città come Cagliari, egli matura la sua passione per l'incisione e la scultura. Le scuole
superiori le frequenta ad Alghero, presso l’Istituto d’Arte “F. Costantino”,
dove consegue nel 1998 la maturità artistica con specializzazione
in scultura del corallo e pietre dure con il massimo dei voti. Una volta tornato nel suo paese
d’origine, lo trova ormai spopolato, in abbandono: ora conta poco più di trecento anime. Andrea,
però, decide di restare; è spinto dall’amore per quella sua terra, è lì che
vuole realizzarsi come artista, dando vita al suo sogno: intraprendere l’attività di
artigiano orafo, che inizia nel 2000.
Caparbio e resiliente, Egli, seppure con difficoltà,
continua a resistere in quei luoghi tanto amati, adora viverci in quanto appagato da un contesto per lui meraviglioso, senza essere mai stato tentato
di trasferirsi altrove, nonostante il successo raggiunto. Da sardo verace Egli ha
sempre ritenuto essere un privilegio vivere a stretto contatto con la natura; concezione questa che lo ha portato, fin da quando era un giovane artista, ad utilizzare per
lo svolgimento la sua attività artigiana, materiali alternativi e naturali presenti
sul territorio, usati al meglio per la realizzazione delle sue creazioni.
In questo modo ha
abbinato alla conchiglie i profumati legni di ginepro e il corno, dando vita a creazioni
straordinarie, nate dall’unione felice di elementi della nostra terra sarda. Sono
scaturiti così dalle sue mani e dalla sua fantasia, una serie di preziosi
gioielli, ambiti e ricercati anche dalle signore delle classi più elevate. A
chi lo interroga sul perché ha scelto le conchiglie per realizzare la sua arte,
Andrea risponde: «sono le classiche conchiglie che si trovano in riva al mare; non
faccio immersioni, raccolgo solo quelle che trovo durante le passeggiate,
quelle che il mare decide di portare a riva e solo raccolte nel nostro mare
della Sardegna».
Chi come Andrea sceglie
l’arte orafa, impara a lavorare sapientemente anche i metalli (nel caso di
Andrea da perfetto autodidatta), che aggiunge in modo eccellente alle sue
felici composizioni. Chi ha visitato il suo laboratorio, ha potuto ammirare
tutta un serie di meravigliose mini creazioni, come la gabbietta con un uccellino di corno
oppure una signora in costume sardo affacciata a un balcone con i panni stesi
ad asciugare, il tutto nello spazio di una conchiglia. Andrea oggi opera nel suo
laboratorio a Montevecchio, che funziona egregiamente nella stagione turistica,
e nel negozio di Cagliari, posto in via San Giovanni 376.
In queste due
postazioni sono esposte le sue creazioni, che incantano sempre di più i
turisti. Sono farfalle, visi, una coppia di innamorati, uccelli, piccoli fiori,
corpi di donne riprodotti così fedelmente che si intravedono persino i dettagli
come le vertebre; a chi, colpito dalla straordinaria precisione delle sue
incisioni, gli chiede come sia possibile raggiungere certi gradi di finezza,
Andrea senza falsa modestia afferma: «parto da quello che al momento mi sento di
raccontare, poi mi lascio ispirare dalla forma, dalle dimensioni e soprattutto
dalle venature; è la conchiglia stessa che mi suggerisce come scolpire».
Andrea Cadoni è ormai un
artigiano-artista diventato famoso; oltre che nelle sue due botteghe espone
ogni anno i suoi capolavori anche alle manifestazioni dell’artigianato sardo:
in Sardegna a Mogoro e nella Penisola a Milano e Firenze, dove è conosciuto
come un artista di grande valore, che può vantare il primato di essere l’unico
a realizzare queste particolari sculture sulle conchiglie.
Andrea non è un uomo molto amante del palcoscenico; quando racconta dei suoi successi lo fa con un certo pudore, da vero sardo. Pur annoverando tra le sue clienti importanti stelle del cinema e della moda internazionale, non ha mai rivelato i loro nomi, trincerandosi dietro un timido sorriso. A svelare che uno dei suoi capolavori è nelle mani del nostro Papa Francesco è una foto che lo ritrae con Lui e con quanto per Lui realizzato.
Andrea non è un uomo molto amante del palcoscenico; quando racconta dei suoi successi lo fa con un certo pudore, da vero sardo. Pur annoverando tra le sue clienti importanti stelle del cinema e della moda internazionale, non ha mai rivelato i loro nomi, trincerandosi dietro un timido sorriso. A svelare che uno dei suoi capolavori è nelle mani del nostro Papa Francesco è una foto che lo ritrae con Lui e con quanto per Lui realizzato.
Amici, un grande plauso
ad Andrea, che con la sua bravura e la sua arte, condita di tanta modestia, fa
onore alla Sardegna, partendo da quelle comunissime conchiglie che passeggiando
in riva al mare possiamo trovare anche noi nel bagnasciuga. Lui però non si limita a guardarle: le raccoglie per dare loro una nuova, meravigliosa vita!
A domani.
Mario
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