Oristano
11 Settembre 2018
Cari amici,
Settembre non è solo il
mese che ci fa salutare l’estate riportandoci, con un po’ di malinconia, nell’Autunno.
È anche il mese nel quale, in particolare ai tempi della Civiltà Contadina, si
rinsaldavano i patti, gli accordi di lavoro (i così detti “Patti Agrari”), per
dare vita alla nuova stagione di produzione e lavoro. Settembre allora festeggiava,
in particolare il 14, la festività di S. Croce, con un ricco programma che in
passato si svolgeva sia nei dintorni della Cattedrale e della Chiesa di San
Francesco, che a “Pratz’e i bois”, dove era allocato il mercato del bestiame.
Ho già avuto modo di
riportare la storia di questa festa su questo blog (chi vuole può andare a
leggere quanto scritto cliccando sui seguenti link: http://amicomario.blogspot.com/2016/09/oristano-e-la-sua-festa-di-santa-croce.html,
http://amicomario.blogspot.com/2015/09/la-sagra-di-santa-croce-ad-oristano-un.html).
Nel mondo però tutto cambia, e l’industrializzazione prima e l’avvento della
globalizzazione poi, hanno rivoluzionato talmente tanto il nostro vivere che
della civiltà contadina ci è rimasto solo uno sbiadito ricordo.
Ebbene, quest’anno nel
ricco programma culturale che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano
ha elaborato per ricordare il Settembre Oristanese, spicca un interessante
convegno, dal titolo oltremodo significativo: “La società sarda dei secoli
XVI-XVIII, riflessa nella struttura e nell’organizzazione dei Gremi e delle
Confraternite”. Oristano come ben sappiamo è città di Sartiglia, con consolidati,
antichissimi legami col passato medioevale, periodo nel quale i Gremi e le
Confraternite erano l’asse portante dell’attività sia economica che religiosa
del territorio.
Il convegno,
organizzato in collaborazione con la Fondazione Sa Sartiglia Onlus e
l’Associazione Santa Croce, nell’ambito di MuseoOristano, ha avuto gradimento e
contributo anche dall’Assessorato della Pubblica Istruzione e Beni Culturali
della Regione Autonoma della Sardegna. La scelta della location non è stata
casuale: si è scelto il luogo più adatto a ricordare quel periodo storico,
ovvero l’antica Chiesa di S. Francesco, annessa al convento francescano, luogo dove,
al tempo del Giudicato d’Arborea, si riunivano per deliberare i Giudici al
governo della città.
Un folto pubblico,
lunedì 11 Settembre alle ore 19,30, ha riempito i banchi della Chiesa
francescana, interessato a conoscere particolari e notizie inedite sulla vita
della città in quel lontano periodo storico. Il Convegno era coordinato dal
curatore di MuseoOristano Maurizio
Casu, che in apertura ha dato la parola al Vice Sindaco Massimiliano Sanna, che
ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale, passando poi la parola prima
allo storico Alessandro Vozzo che ha illustrato con un interessante P.P. la
storia dei Gremi e delle Confraternite di Sassari, entrando nei dettagli della
loro struttura, dell’organizzazione del lavoro dei Gremi (vere associazioni di
categoria), degli obblighi degli associati, dei rapporti con la Chiesa e dell’organizzazione
e celebrazione delle feste.
La parola è poi passata
al Raffaele Cau, studioso della nostra città, che ha esposto dettagliatamente
quanto era riuscito a ricostruire sui Gremi e sulle Confraternite del nostro
territorio. La sua precisa ricerca ha messo in luce che le Confraternite in
città erano presenti fin dal 1.400, con certi legami con quelle di origine
spagnola. Confraternite che ruotavano in gran parte proprio intorno alla
struttura conventuale di San Francesco, con l’utilizzo di diverse Chiese (ogni
Confraternita ha una Chiesa di riferimento) poste in gran parte vicine al
convento e visibili ancora oggi, anche se ora destinate ad altro uso. Diverse
le scoperte fatte dallo studioso, non solo nel rintracciare Confraternite da
tempo estinte, ma anche, per esempio, l’aver accertato che pure gli esponenti del
clero potevano far parte di una Confraternita, assumendo il rango anche di
Priore.
Entrambe le relazioni sono
state di grande interesse, nonostante in realtà poco ci sia rimasto, come
documentazione certa e probante, circa gli Statuti, in particolare quelli dei
Gremi, con le date di costituzione. Negli Statuti dei Gremi (quelli rinvenuti sono
datati tra il 1.500 e il 1.600) erano chiaramente indicati, in modo alquanto
severo, sia l’organizzazione del lavoro dei componenti il Gremio di categoria, che
la composizione dell’Organigramma direttivo, gli obblighi e i doveri degli
associati, che difficilmente potevano essere trasgrediti se non a causa di
forza maggiore. Pressanti e tassativi gli obblighi posti nei confronti della
Chiesa di appartenenza, e dell’autorità ecclesiastica di riferimento; la
venerazione del Santo Patrono/Protettore e delle collaterali festività
religiose erano per gli appartenenti un obbligo assoluto a cui nessuno poteva
sottrarsi.
Il pubblico è rimasto
per oltre 2 ore affascinato dal ripercorrere tradizioni antiche che hanno
riguardato i nostri predecessori. Hanno incantato il pubblico sia l’interessante
argomento trattato che l’abilità dialettica dei relatori: il sassarese Alessandro
Vozzo, che da buon conoscitore del dialetto della sua città, ha miscelato fatti
e curiosità inerenti Gremi e Confraternite del Nord Sardegna utilizzando anche
il vernacolo, mentre Raffaele Cau, profondo e sfizioso studioso in particolare
delle Confraternite della nostra citta, ha raccontato delle sue recenti
ricerche, che gli hanno consentito di risalire alle Confraternite presenti in
città fin dal 1.400, ricostruendo praticamente un puzzle che ha messo in luce
un numero davvero alto di associazioni di questo tipo in tutto il territorio
della Diocesi di Oristano.
Dalla loro voce e dai
dati visionati nei Power Point proiettati, si sono apprese tante notizie, molte
delle quali inedite: dall’obbligatorietà della chiusura delle attività durante
i festeggiamenti religiosi, al culto dei morti (allora i cimiteri non
esistevano e solo gli appartenenti ai Gremi, potevano godere del privilegio di
essere sepolti in Chiesa, nella Cappella del Gremio), dall’obbligo del rispetto
tra i soci del Gremio (divieto di concorrenza con prezzi al ribasso)
all’assistenza ai soci malati o invalidi, o alle famiglie in caso di decesso
del socio, dell’obbligo di partecipare alle processioni, al pagamento delle
quote individuali e delle multe in caso di violazione.
Cari amici, Oristano di
quel lontano periodo conserva ancora, come Sassari con i Candelieri, tracce indelebili. Due
degli antichi Gremi (quello dei Contadini e quello dei Falegnami) organizzano ancora
oggi la Sartiglia, un terzo, quello dei Muratori, si occupa dei festeggiamenti
religiosi e civili della Patrona Santa Lucia, oltre che curare, come
nell’antichità, l’armonia, l’amicizia e l’assistenza tra i soci. A Sassari i
Gremi sopravvissuti sono molti di più, con una gran bella storia che parte da
Pisa e che ancora oggi festeggia la Madonna con i famosi Candelieri. Sui Gremi
di Sassari ebbi modo di raccontare su questo blog un po’ della loro storia. Chi
è interessato o curioso può andare a leggere il pezzo che scrissi il 3 Agosto
del 2010, cliccando sul seguente link: http://amicomario.blogspot.com/2010/08/la-festha-manna-di-sassari-la-sfilata.html.
Grazie come sempre,
amici, della Vostra sempre gradita attenzione.
Mario
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