sabato, settembre 08, 2018

FUNTANA MEIGA. L’ANTICA LOCALITÀ A RIDOSSO DI THARROS, FAMOSA IN PASSATO PER LA PRESENZA DI UNA BENEFICA FONTE DI ACQUA TERMALE, E' OGGI LA FREQUENTATA SPIAGGIA DI UN VILLAGGIO CHE PORTA IL SUO NOME.


Oristano 8 Settembre 2018
Cari amici,
La voglia di ripercorrere la storia della località marina di “Funtana Meiga”, posta in territorio di Cabras, mi è venuta nei giorni scorsi per un fatto di per sè curioso (che poi vi dirò), ma che allo stesso tempo mi ha creato non poca preoccupazione. Ebbene, non tutti Voi, amici, sapete che ho casa al mare proprio nel moderno villaggio che porta lo stesso nome di questa località, interessata poco meno di 30 anni fa da una delle ultime lottizzazioni  autorizzate sulle coste sarde, con costruzioni poste nella fascia dei 300 metri dal mare oggi non più consentite. 

La mia villetta la feci costruire circa 27 anni fa; realizzata con mia piena soddisfazione e gradimento, oggi è il mio rifugio estivo, dove trascorro il mio periodo annuale di relax.Il villaggio, allora tanto contestato dagli ambientalisti, posso dire che oggi invece è generalmente considerato abbastanza dignitoso (il verde che lo avvolge nasconde tutte quelle ‘brutture’ che all’inizio apparivano invece ben più evidenti), anche se sono il primo a confermare che poteva essere edificato molto meglio.  Detto questo, ecco a Voi la storia di questo luogo, che storicamente risulta abitato fin da epoca remota, forse anche pre nuragica.
Come può rilevarsi dalla cartina che vedete a fianco, la zona di Funtana Meiga risulta posta tra l’Oasi di Seu da un lato e Tharros e S. Giovanni dall’altra; Il suo curioso nome ha un riferimento ben specifico: Funtana Meiga in sardo significa "Fonte medicinale", il che stava sicuramente a significare che in quella zona era presente una sorgente naturale, con acque in possesso di pregiate virtù terapeutiche (medicinali), magari in grado di guarire certi malanni, quindi per quei tempi a dir poco "miracolose". L’esistenza di questa fonte non è da considerarsi una favola, in quanto risulta ancora presente e attiva, come preciserò dopo.
Nell'antichità classica la presenza di un’acqua di probabile origine termale era considerata un dono degli dei e questo fece sì che intorno a questa fonte si insediasse subito la popolazione di un villaggio, che in tal modo poteva giovarsene. Gli scavi archeologici fatti nella zona hanno evidenziato che la fonte era in uso all'epoca degli antichi coloni fenici e sicuramente prima di loro era servita a dissetare e curare le precedenti popolazioni autoctone dell´isola, considerata la presenza di Nuraghi nel circondario. Tutto questo fa ipotizzare che intorno ad essa si svolgessero dei sacri riti in onore degli dei protettori della salute, concentrando intorno ad essa orazioni e sacrifici da parte degli abitanti dell’intera zona, offerti in cambio della salute richiesta o ricevuta.
Si, "Funtana Meiga" era di sicuro una fonte molto importante, se ha dato il nome all’intera zona, utilizzata costantemente, senza interruzioni, nonostante le diverse civiltà succedutesi; seppure siano trascorsi migliaia di anni la fonte non è mai stata abbandonata e, oggi, è ancora viva, seppure si trovi sommersa dal mare: è possibile individuarla a circa 10 metri scarsi dalla riva, in prossimità di “Casa Cruciani”, in direzione dell’Oasi di Seu, zona sicuramente abitata in tempi lontani, come evidenziano i resti di una villa romana del I secolo a.C.
Il territorio di Funtana Meiga è presumibile sia sempre stato un luogo particolarmente ricercato; posto a poca distanza dall’antica città di Tharros, l'antica città fenicio-punica considerata la seconda Cartagine per la sua importanza strategica (godeva della presenza di due porti, di cui uno sempre riparato dal maestrale), era utilizzato dalla nobiltà romana della città, che vi aveva edificato sontuose ville, dimore ben più adatte della "casa di città" per ricevere ospiti e organizzare feste in maggiore libertà e riservatezza, come è dimostrato dai numerosi ritrovamenti, fra cui quello prima ricordato della villa romana posta a pochi passi dalla fonte miracolosa. 
Insomma, amici, a vicinanza di Funtana Meiga a Tharros, ne faceva un luogo particolarmente ricercato e ameno, che ironicamente potremmo definire, usando la terminologia dei nostri tempi, la “Costa Smeralda” del passato.
In realtà il mare dove Funtana Meiga si affaccia è davvero di grande bellezza. La zona, che confina da un lato con la splendida Oasi di Seu, vera "Riserva Naturale di Flora e Fauna", e dall’altra con la Penisola del Sinis, le rovine di Tharros e l’antico villaggio di S. Giovanni, è oggi inserita nella riservata "Area Marina Protetta Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre", cosa che oggi consente un rigoroso utilizzo sia del suolo che del mare. Praticamente tutto il litorale di Funtana Meiga è caratterizzato da acque poco profonde, molto limpide e trasparenti, con riflessi che vanno dal verde smeraldo fino all´azzurro turchese; la sabbia della spiaggia è molto fine, frammista a frammenti di conchiglie marine e granelli di quarzo bianco, portati dalle correnti dalle vicine spiagge di Is Arutas e Mari Ermi.
Cari amici, in apertura di questo mio post Vi ho accennato ad un fatto particolare, che mi ha spinto a scrivere oggi la storia di Funtana Meiga.  Ora Vi racconto il fatto. Alla fine di Luglio scorso, dopo aver fatto pulire la casa e il giardino per potervi trascorrere in sano relax il mese di Agosto al mare, sono arrivato con la famiglia carico di bagagli per organizzare il nostro soggiorno. Era la mattina di Sabato 28 Luglio, una giornata calda e afosa. Mentre con mia moglie Giovanna ero intento a sistemare i bagagli, Santino, facendo un giro nello scantinato, si accorge che dal pavimento di una camera del piano scantinato fuoriusciva dell’acqua, che sembrava uscire dal muro di confine col vicino.
Dall’iniziale meraviglia siamo passati presto alla preoccupazione. Si cercava di capire da dove poteva provenire quell'acqua, ipotizzando anche soluzioni per tamponarne la fuoriuscita che, nonostante noi cercassimo di assorbirla con il mocio e gli stracci, continuava imperterrita a bagnare il pavimento. Iniziò così la “ricerca” del colpevole: il vicino a fianco, da cui sembrava provenire l’acqua, il vicino dell’altro lato, ipotizzando magari l'esistenza di un tubo rotto nell'impianto idrico; poichè nulla risultava, pensando anche ad una eventuale perdita proveniente dal vascone della mia raccolta delle acque piovane, si è provveduto a vuotare completamente la riserva senza ottenere risultati. A questo punto due potevano essere le ipotesi rimanenti: una, che l'acqua sbucante dal sottosuolo provenisse dall’acquedotto del villaggio (che manifesta importanti perdite) oppure opera di una falda acquifera, manifestatasi dopo le abbondanti piogge di quest’inverno.
Non sto qui a raccontarvi il nostro dramma, vissuto giorno per giorno e che ha caratterizzato tutto il mese di Agosto, permanendo tuttora senza soluzione. Il colpevole per ora non è stato individuato e, dopo un mese trascorso a raccogliere acqua (3 volte al giorno), si è arrivati ad una provvisoria soluzione: dopo un opportuno intervento di "raccolta" in una particolare vaschetta, effettuato da un’impresa edile di Cabras, l’acqua che continua a fuoriuscire è stata incanalata in un tubo che attraversa quasi tutta la casa e scarica l’acqua nel piatto doccia del cortile! Pensate circa 20 litri al giorno!
Amici, sono sempre stato ironico, anche nei momenti meno fortunati. Giorni fa mi è venuto da pensare, sorridendo un po’ della malasorte capitata, che l'acqua che era affiorata proprio dentro casa mia fosse una “Nuova Fonte Medicinale”, che, anzichè un guaio poteva essere magari un vantaggio! Chissà, ho pensato, che facendo analizzare l'acqua che quotidianamente sgorga e si disperde ora nel mio giardino, non possa domani essere sfruttata come “Acqua miracolosa”, capace magari di chissà quali guarigioni!
Del resto, non dimentichiamolo, siamo o non siamo a FUNTANA MEIGA?
A domani, amici.
Mario
Nel mio giardino è ben presente l'Aloe!

1 commento:

alberto bertow marabello ha detto...

Ciao, ho trovato il blog proprio cercando info su funtana meiga per una vacanza. Il post è un po' datato, per cui spero si sia risolto il problema.
😉