Oristano
28 Settembre 2018
Cari amici,
C’è chi ha paragonato
il Web ad una vera e propria giungla, e, credetemi, il paragone calza
perfettamente. Se da un lato è vero che Internet ha semplificato la vita in
mille modi, che ha avvicinato Paesi e Continenti, facendo sì che tutto potesse
essere disponibile in tempo reale in qualsiasi parte del mondo, è anche vero
che i movimenti, in particolare economici e finanziari, non sono ancora protetti a dovere, in parole povere “deboli”, privi di una barriera d'ingresso agi estranei; insomma, manca una vera e propria “cassaforte” che impedisca intrusioni
fraudolente.
Si, è vero: Internet ha portato grandi
cambiamenti anche nel mondo dei truffatori, una volta abili e ingegnosi nel portare a compimento azioni delittuose, operando da soli o in gruppo e rischiando fisicamente anche la pelle. Erano “borseggiatori”
nei treni e nei filobus, audaci rapinatori di banche e gioiellerie, sofisticati specialisti in grado di entrare con particolari marchingegni in casseforti
e caveau di alto livello, mentre oggi non c'è più bisogno di tutto questo. Ai ladri specializzati di oggi basta avere una notevole conoscenza informatica, e, attraverso questa, portar via valori e denaro semplicemente seduti al computer nel chiuso di una stanza, e da li, manovrando
abilmente il computer, utilizzarlo come grimaldello o piede di porco, per
alleggerire i forzieri solo in apparenza protetti.
La realtà è che ormai usiamo Internet
per quasi tutte le nostre esigenze. Dal nostro computer ormai in tanti entriamo nel cervellone
della nostra banca, disponiamo bonifici, paghiamo canoni e fatture, esaminiamo
l’estratto conto, ordiniamo merci pagando con la nostra carta di credito, così
come prenotiamo le visite mediche, chiediamo le certificazioni al Comune,
sbrighiamo la corrispondenza giornaliera con i nostri amici e i nostri fornitori in tutto
il mondo, così come incontriamo virtualmente i nostri amici, in video e in
voce, usando per esempio Skype. Questo
solo per citare le operazioni più usate e più frequenti, esistendone molte
altre.
Per fare tutto questo, per poter accedere ai servizi disponibili su Internet, abbiamo un "chiave" (in termine tecnico userid e password), un codice segreto che al pari di una chiave fisica "apre" le porte dei nostri siti, dai quali possiamo attingere alle nostre disponibilità. Questa chiave virtuale di accesso, però, non è "a prova di bomba", nel senso che la sua fragilità è tale che anche un
modesto hacker è in grado di superare facilmente l’ostacolo. Ebbene, una volta
superato l'ostacolo, l'hacker arrivato nel cuore del sistema, può crearci problemi a non finire: non solo può rubare il nostro denaro, ma anche la nostra identità! Si, amici, se non ci credete proviamo a vedere ora, insieme, le truffe online più frequenti, che giornalmente vengono messe in atto; ecco perchè sarebbe opportuno che tutti quelli che usano il computer conoscessero per davvero quanto necessario per cercare di poter evitare gli innumerevoli tranelli della rete. Proviamo a vedere quelli più frequenti.
Partiamo dai più semplici: la lettura
della posta. Tra la solita posta possiamo trovare un mail di congratulazioni per una vincita frutto di un concorso a cui non abbiamo partecipato, oppure
abbiamo ricevuto un apparente messaggio della nostra banca che, strano ma vero, ci chiede di ripetere dati su un modulo allegato.
La fantasia dei ladri
informatici, credetemi, non ha davvero limiti. Sul nostro cellulare (ormai un vero e proprio computer
a tutti gli effetti) senza capire chi potrà aver fornito il nostro numero, riceviamo degli strani SMS provenienti da fantomatici nuovi
gestori dell’energia elettrica. Internet, amici, ha creato una miriade di nuove opportunità
ai truffatori, che in rete appaiono sempre più numerosi; da un po’ di tempo,
anche WhatsApp e Telegram, hanno moltiplicato le opportunità per truffatori e
ciarlatani. Ecco, per Vostra opportuna informativa, le più truffe on line più frequenti (le più importanti
sono 6), dalle quali per evitare sorprese spiacevolissime è meglio tenersi alla larga.
Il
falso gestore elettrico. È l’ultima frontiera del phishing
(la richiesta di dati sensibili da parte di truffatori che si spacciano per
qualcun’altro) che arriva sotto forma di SMS da parte di un fantomatico
‘Servizio Elettrico Nazionale’. Vi si chiede di registrarvi a un sito truffa,
nel quale inevitabilmente dovrete inserire il numero di carta di credito, apparentemente
per pagare una bolletta insoluta. Inutile dire che non esiste alcun ‘Servizio
Elettrico Nazionale’ e che dovete sempre verificare l’indirizzo dei siti in cui
effettuate pagamenti! La Vostra carta di credito ne uscirà saccheggiata.
Il
concorso/questionario a premi. Avete vinto un iPhone
X? E scommettiamo che per farlo avete dovuto solo cliccare su un pulsante,
vero? Purtroppo per voi non è vero niente. Qui il cavallo di Troia è un falso premio: la
truffa consiste nella richiesta di pagare le spese di spedizione del premio, di appena un
euro. Ovviamente per il pagamento vi verrà richiesta la carta di credito. Occhio!
Il
phishing via mail. È una forma di truffa via Internet
vecchia ma sfortunatamente ancora efficace. Si materializza sotto forma di una
falsa mail da parte della vostra banca, che vi chiede di loggarvi per una
verifica di sicurezza. L’accesso avviene attraverso un pulsante inserito nella
stessa mail e vi fa atterrare su un sito truffaldino, benché identico a quello
della banca. Ricordatevi sempre che la vostra banca non vi chiede MAI di
loggarvi direttamente da una mail. Né vi chiederà mai dati personali come il
codice d’accesso o la password! La preda ambita è il saldo del Vostro conto
corrente.
La
truffa nigeriana. Si tratta di una mail o di un messaggio
sui social da parte di un sedicente principe/ministro/uomo d’affari nigeriano
che vi chiede aiuto per recuperare una grande somma di denaro da una banca,
pagando piccole somme per documenti e questioni legali. In cambio, vi
promettono una grossa somma di denaro. La mail spesso è corredata di documenti
che servono a farvi credere che sia tutto vero.
La
truffa dating dell’Est. Anche qui tutto parte da una mail
da parte di una sedicente ragazza russa/ucraina di bell’aspetto che cerca un
amico di penna. Per chi ci casca inizia un carteggio sgrammaticato (ma la
ragazza non perde occasione di precisare che deve migliorare il suo italiano!)
nel quale la bella dell’Est, prima racconta un po’ della sua vita, e solo dopo
inizia a chiedere un aiuto economico per pagarsi il viaggio in Italia. Il tutto
viene corredato di selfie apparentemente autentici (spesso nemmeno il tool di
ricerca delle immagini di Google riesce a identificarli). Inutile dire che non
esiste nessuna bellissima ragazza russa desiderosa di venirvi a trovare!
La
truffa hard su Facebook. È una variante più esplicita della
truffa precedente. Tutto parte da una richiesta di amicizia su Facebook a cui
fa seguito la richiesta di ‘vedersi’ via webcam; nel caso in cui il truffatore riesca a
venire in possesso di immagini compromettenti, per il malcapitato iniziano i "dolori": l'autore della truffa a quel punto
minaccia il malcapitato di inviare le prove a tutti i suoi contatti su Facebook
o di taggarlo pubblicamente, dietro pagamento di un riscatto. Anche qui, amici, state tranquilli: non esiste alcuna sconosciuta 20enne francese bionda e con gli
occhi azzurri, desiderosa di conoscervi su Facebook! Un consiglio? Concedete l’amicizia solo
a chi conoscete già di persona.
Cari amici, la rete è
uno strumento davvero straordinario, ma come tutte le cose bisogna saperla
usare! Internet si muove a grande velocità e per guidare "senza andare a sbattere" nella rete
non basta avere “la patente”, ma anche fare molta pratica, acquisendo
esperienza giorno dopo giorno. Altrimenti è come guidare una Ferrari dopo aver appena conseguito
la patente…
A domani.
Mario
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