venerdì, settembre 14, 2018

KATIA LEONELLI, 20 ANNI, OGLIASTRINA PER PARTE DI MADRE, È ENTRATA COI VERDI AL PARLAMENTO CANTONALE DI GINEVRA. È LA PIÙ GIOVANE IN ASSOLUTO AD ARRIVARE AL PRESTIGIOSO INCARICO.


Oristano 14 Settembre 2018
Cari amici,
Su questo blog, chi mi legge con frequenza sa come la penso sulle donne; non le ho mai ritenute inferiori all’uomo: anzi ho sempre pensato il contrario, ovvero che l’uomo abbia sempre cercato di tenerle lontane dal potere per paura, in quanto, sotto certi aspetti, con una marcia in più. Insomma, scegliendo anche la via i mezzo, è giusto affermare che esse meritino uguaglianza: gli stessi diritti, lo stesso rispetto e la stessa parità con l’uomo, a partire dai compiti affidati e dalle retribuzioni, che invece continuano ad restare inferiori.
Chi mi legge sa anche che vedo molto in positivo le Nuove Generazioni, in quanto, al contrario di noi, hanno a disposizione più mezzi per acculturarsi e acquisire il sapere, merito anche della moderna tecnologia. Tutto questo l’ho potuto constatare quando, alle soglie dei 60 anni sono tornato sui banchi dell’Università, trascorrendo con loro 9 anni di nuovi studi e conseguendo con loro 3 lauree. Un periodo quest'ultimo che io considero la mia “seconda giovinezza”, nel quale ho stretto, con i giovani ventenni compagni di corso, amicizie bellissime che mi consentono, ancora oggi, di considerarmi un “ragazzo” come loro.
Amici ho fatto questa premessa perché oggi voglio esternare a tutti Voi la gioia che ho provato nell’apprendere (in primis dall’Unione Sarda, quotidiano che leggo da oltre 50 anni) che una giovanissima sarda, ogliastrina da parte di madre, Katia Leonelli, a soli 20 anni era stata eletta al Parlamento Cantonale di Ginevra, rappresentante del Partito dei Verdi. Sapete tutti che sono un sardo verace, orgoglioso del valore dei giovani della nostra Sardegna, e questa notizia mi ha davvero commosso e inorgoglito!
La prima cosa che ho fatto, dopo aver appreso la notizia, e stata quella di effettuare una ricerca, di saperne un po’ di più, per poi trasmettere a Voi quanto rinvenuto; l'ho fatto non solo per farvi partecipi del lieto evento, ma anche perché anche Voi possiate sentirvi come me orgogliosi. Ecco, dunque, per quanto forse imprecisa per la scarsità delle fonti a mia disposizione, la bella storia di Katia che, seppure giovanissima, si batte per dei grandi ideali: a viso aperto, con la caparbietà, la capacità e la determinazione delle donne sarde, in particolare di quelle ogliastrine, frutto certamente del DNA materno.
Katia Leonelli ha padre emiliano, Daniele Leonelli, e madre sarda, Maria Giuseppina Marongiu, ogliastrina di Arzana. La madre M. Giuseppina lascia Arzana giovanissima, va a cercare lavoro nella ricca Svizzera, appoggiandosi a dei parenti che in precedenza vi si erano trasferiti. Siamo negli anni Ottanta del secolo scorso, e Lei aveva l’età che ha oggi Katia. Il padre di Katia, Daniele, è di origini emiliane; figlio di emigrati, è però nato in Svizzera. Daniele e Maria Giuseppina si incontrano, legano e tra loro nasce l’amore; nel 1997 nasce Katia. Pur essendo diventati circa 12 anni fa cittadini svizzeri, l’Italia e la Sardegna non passano nel dimenticatoio; in particolare l’Ogliastra e Arzana per Maria Giuseppina.
Ogni estate la famiglia Leonelli per molti anni è rientrata nell’Isola per trascorrervi le vacanze; almeno fina a quando è rimasta in vita nonna Antonietta e gli zii di Katia risiedevano ancora in Ogliastra. Il buon sangue sardo, come sappiamo, non mente! Katia è oggi una ragazza con una visione molto aperta del mondo, che crede nelle capacità dei giovani ed in quello che essi possano fare per cambiarlo, eliminando certi orpelli e modi di vivere del passato che oggi appesantiscono solo, per cui pensano che debbano essere rimossi.
Prima a scuola e poi all’Università Katia simpatizza per i Giovani Verdi, di cui in breve tempo diventa un esponente importante; non teme di affrontare battaglie anche dure, come battersi a fondo per garantire la piena parità dei diritti delle donne. Richiesta, accetta senza timore di fare politica attiva e, alle recenti elezioni per il rinnovo del Parlamento Cantonale di Ginevra (Grand Conseil Genevois) 2018.2023, accetta la proposta candidatura.  
Sicuramente il risultato ottenuto alle elezioni dell’Aprile scorso è stato anche per Lei superiore alle previsioni: non solo i Verdi sono avanzati considerevolmente, eleggendo 4 giovani donne, ma Lei, Katia Leonelli, nonostante fosse la prima volta che veniva candidata, ha ottenuto oltre undicimila preferenze. Un vero, straordinario successo! Con Lei altre tre giovani, tutte sotto i 30 anni: Adrienne Sordet, Paloma Tschudi e Alessandra Oriolo. Eccole tutte e quattro nella foto.
Non sono mancate le interviste, i complimenti e le felicitazioni da parte di tantissime persone. Una delle considerazioni più usate: “Avec les @vertsgenevois, le Parlement sera davantage jeune et féminin.” (Con le giovani rappresentanti dei “Verdi di Ginevra”, il Parlamento è diventato più giovane e femminile). Katia, una delle più seguite dai Media, conferma tutto il suo impegno, precisando che all’Università sta seguendo un corso sugli studi di genere, in quanto decisa più che mai ad impegnarsi per i diritti delle donne, delle minoranze e delle persone svantaggiate.
Come ha scritto Francesco Manca su L’Unione Sarda del 7 Settembre, Katia, contrariamente a quanto molti altri pensano, sostiene che in Svizzera c'è ancora tanto da fare, in tema di parità dei diritti. «Da noi il voto alle donne è arrivato solo nel 1971 – dice Katia - e ancora oggi nel Parlamento cantonale solo il 30 per cento dei deputati è composto da donne; non abbiamo ancora il matrimonio per le coppie dello stesso sesso: io voglio lottare perché chiunque, anche se appartenente a una minoranza, possa godere dei pieni diritti civili, sono temi che vanno affrontati e risolti prima possibile, anche per metterci al passo con il resto d'Europa».
Cari amici, devo confessarvi che Katia mi ha non solo fatto crescere ancora l’orgoglio di sardità insito in me, ma fatto pensare che abbiamo dei giovani straordinari, che, opportunamente sostenuti, saprebbero cambiare tanto la nostra Sardegna e, di riflesso, il mondo intero! Grazie Katia per quello che fai! Ad maiora!
A domani.
Mario

  

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