Oristano 3 Settembre 2018
Cari amici,
Di spopolamento su
questo blog ho parlato innumerevoli volte; ho parlato anche di un’Europa "di carta",
fittizia, mai diventata Stato, che lascia libere tassazioni enormemente
differenziate tra i vari Stati che la compongono, e che consentono spostamenti
nominali di residenza per poter versare le tasse dove è più semplice e meno costoso
farlo. In tutti i casi che ho ritenuto di analizzare ho sempre espresso la mia opinione, che considera
un’assurdità l'esistenza di certe differenziazioni e che, a mio avviso, continuano a minare la
possibilità di creare un’Europa nazione. Chi vuole può andare a leggere quanto
da me scritto in precedenza: ecco un link: http://amicomario.blogspot.com/2018/04/litalia-e-liniqua-tassazione-fiscale.html.
Lo stesso concetto negativo è valido
quando certe differenze fiscali si vorrebbero far coesistere all’interno dello stesso
Stato. Il nostro, per esempio, è da tempo immemorabile diviso tra il Nord (ben
più ricco e produttivo) e il Sud (povero, senza infrastrutture e con una disoccupazione da capogiro), da sempre, considerato "un peso", come se non
facesse parte della stessa Italia. Una nazione a 2 velocità, quando invece tutti i cittadini dovrebbero invece avere gli
stessi diritti. Questa disparità, sempre più difficile
da sanare, porta con sè conseguenze drammatiche: crea spopolamento, arretratezza, fuga dei
giovani verso il Nord, se non addirittura verso altri Stati, dove chi è
brillante e capace trova invece un lavoro adeguato, da noi praticamente
inesistente.
Ebbene, in una
situazione come questa, c’è stata la recentissima “sparata”, fatta dalla Lega di
Salvini, che, ipotizzando di applicare formule già in atto in Europa (vedi
Malta e Portogallo, per esempio) propone, come rimedio per il Sud, di “incentivare” i
pensionati, sia italiani che stranieri, che vogliono trasferire la loro
residenza nel Sud Italia, detassando per 10 anni la loro pensione, consentendo così
di incassarla per intero. Si, amici, la proposta è: “10
anni senza tasse ai pensionati che decidono di trasferirsi al Sud”!
Lo studio fatto dalla
Lega si riferisce in particolare ai pensionati che in futuro decideranno di
trasferirsi nei paesi più spopolati del Sud, nello specifico Sicilia, Calabria
e Sardegna. Come accennato prima, il
modello di riferimento è il Portogallo, oggi considerato il paradiso dei
pensionati italiani, che ogni giorno continua ad attrarre un numero crescente di
anziani. “Penso anche a un’idea che personalmente sto approfondendo con un
gruppo di studio, che è un’esenzione fiscale per i pensionati come il
Portogallo, dove solo l’anno scorso si sono trasferiti dall’Italia più di 4.000
pensionati che riescono a risparmiare il 30% in pagamento di tasse”, ha
dichiarato Matteo Salvini.
A prescindere dal fatto
che a parità di reddito il principio di differenziazione fiscale è di per se
iniquo (in particolare, come detto prima, quando tra Stati aderenti all’UE vi
sono abissali differenze di tassazione fiscale), all’interno di uno Stato
questo meccanismo (per quanto lontano dell’equità) potrebbe anche rivelarsi
meno negativo. Per esempio, considerato che in passati tanti lavoratori del Sud si trasferirono
per lavoro al Nord, ora potrebbero pensare di rientrare nei loro paesi
d’origine, se fiscalmente agevolati in questo modo.
La proposta ideata
dalla Lega di Salvini, che prevede un’esenzione totale dalle imposte per i primi dieci anni, varrebbe
sia per i pensionati provenienti dai Paesi che hanno già siglato accordi bilaterali con Portogallo e
Canarie, come Germania, Gran Bretagna e Svezia, sia per quelli di molti altri, che
verranno invitati dal nostro Ministero degli Esteri, a prendere in
considerazione la proposta italiana. Il piano, secondo gli esperti della Lega, metterebbe
in moto l’economia e l’occupazione nel Sud, ora ferma, e ripopolerebbe quei
paesi ad alto rischio di estinzione.
Amici, per quanto
riguarda la nostra Isola, la proposta leghista, sarebbe da vagliare con attenzione. Se messa in atto, pur non riuscendo a risolvere
il drammatico problema dello spopolamento, sarebbe comunque una bella boccata
di ossigeno, capace di rivitalizzare quei paesi che ormai, senza interventi urgenti,
sono destinati alla concreta estinzione.
Attilio Dedoni, capogruppo in Consiglio Regionale dei Riformatori sardi, si è dichiarato subito favorevole. Intervistato ha così commentato: “Ci sentiamo onorati che dopo il Sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini e il gruppo PD in Consiglio Regionale, anche la Lega abbia scelto di fare propria la nostra proposta di Legge per incentivare il turismo residenziale, depositata nel Marzo 2017”.
Attilio Dedoni, capogruppo in Consiglio Regionale dei Riformatori sardi, si è dichiarato subito favorevole. Intervistato ha così commentato: “Ci sentiamo onorati che dopo il Sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini e il gruppo PD in Consiglio Regionale, anche la Lega abbia scelto di fare propria la nostra proposta di Legge per incentivare il turismo residenziale, depositata nel Marzo 2017”.
Consentitemi, amici, di restate un po' scettico. Certamente quest’idea
non è di per sè negativa, non è certo la soluzione ideale del problema, anche se porterebbe dei benefici immediati. Però potrebbe, nella
fase iniziale ed in attesa di altre soluzioni ben più pesanti, contribuire ad
evitare quei disastri ormai imminenti che stanno portando la nostra isola alla desertificazione che diventerebbe irreversibile.
Amici, il problema è
davvero serio e ogni possibile tassello migliorativo è il benvenuto, se
può contribuire, anche in modo parziale, a portare alla soluzione.
A domani.
Mario
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