venerdì, febbraio 16, 2024

SOFFRI DI INSONNIA, FATICHI A DORMIRE E TI ALZI CON NERVOSISMO? ALLORA SCOPRI IL SEGRETO DEL BUON SONNO: SEGUIRE E RISPETTARE I RITMI CIRCADIANI.


Oristano 16 febbraio 2024

Cari amici,

Purtroppo la caotica vita moderna ci costringe a ritmi di lavoro alquanto stressanti, che prevedono anche viaggi, alzatacce mattutine, e molto altro. Tutto questo, a parte lo stress giornaliero per cercare di operare al meglio nella nostra giornata, ha dei riflessi negativi sul nostro riposo, necessario per ritemprare corpo e mente. Spesso, infatti, questa nostra, impegnativa, giornata lavorativa si conclude riposando poco e male durante la notte.

Il nostro sonno, amici, è regolato dai “RITMI CIRCADIANI”, ovvero da dei cicli biologici validi nelle 24 ore. A regolare questi cicli c’è il nostro orologio biologico che si trova nel nostro cervello, per la precisione in una piccola regione dell’ipotalamo chiamata nucleo soprachiasmatico. Possiamo immaginarlo come una sorta di pacemaker: percepisce la luce e il buio dall’esterno e, sulla base di essi, invia dei segnali che sincronizzano il nostro corpo con il ciclo naturale giorno-notte.

Questo nostro orologio biologico è un meccanismo naturale alquanto complesso; di notte la ghiandola pineale produce melatonina, quell’ormone che circola nel sangue mentre dormiamo, che risulta alquanto necessario per riprenderci per esempio dal jet lag. Viceversa, al mattino, entra in funzione un altro ormone, il cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress”, che si mette in moto per mantenerci vigili e attivi nella giornata che stiamo per affrontare.

Amici, questa è la normalità di un “Buon sonno” che tutti vorremmo vivere, ma spesso non è così. Dei fattori esterni possono costringere il nostro orologio biologico ad andare in tilt: il cambio di orario, i jet lag, e altri interventi. In casi come questi, se usciamo dalla normalità senza discostarci troppo, il ciclo sonno-veglia rimane ancora operativo, slittando di qualche ora avanti o qualche ora indietro durante il giorno. Finché gli scostamenti sono limitati, riusciamo a gestire senza traumi questo piccolo cambiamento di abitudini.

Se invece i ritmi circadiani vanno in sballo, allora la salute inizia a risentirne. Saremo colpiti da sonnolenza, avremo difficoltà a concentrarci, i nostri ritmi saranno rallentati, saremo irritabili, esagereremo con i caffè o con altre sostanze eccitanti e dormiremo poco e male. Di solito questo sballo capita a chi lavora su turni (soprattutto se cambiano spesso), a chi viaggia molto attraversando diversi fusi orari, a chi è rinchiuso in casa e non è esposto alla luce del sole a sufficienza.

Per ritrovare una certa serenità dobbiamo mettere in atto degli accorgimenti tali da rimettere in fase la nostra vita con il nostro orologio biologico. Per riprendere a dormire bene dovremo seguire delle semplici regole: vediamone insieme alcune. La prima è quella di utilizzare il letto solo per dormire e non per passare del tempo sdraiati; poi abbandonare computer e smartphone una o due ore prima di dormire, così da consentire di tenere il cervello al riparo dalla luce blu; evitiamo anche di bere troppo, subito prima di andare a dormire, perché ciò costringerebbe ad alzarsi di notte per lo stimolo a urinare; infine, meglio controllare la temperatura della camera da letto, in modo che non sia troppo calda o troppo fredda, creando anche un buio totale nella stanza.

Questi sono dei semplici accorgimenti da seguire sempre, sia quando i ritmi sono più rilassati, sia quando ci si sente sotto pressione. Ci sono poi, da non trascurare le diverse fasi della vita. Nella fase dell’anzianità, per esempio, si tende a fare più fatica a dormire, a svegliarsi più spesso nell’arco della notte e ad alzarsi prima al mattino. Tutto questo è inevitabile, ma le conseguenze possono essere tenute sotto controllo seguendo delle abitudini corrette.

Cari amici, un altro fattore importante è la corretta alimentazione, elemento base della nostra salute (sonno compreso). Pasti leggeri a cena, niente caffè e soprattutto mai cenare a tarda sera, soprattutto se la cena è abbondante, ricca di spezie e sale. Molto meglio cenare con un pasto che nutre ma non appesantisce, con la sua corretta dose di vitamine, proteine e grassi buoni (quelli dell’olio extravergine di oliva a crudo). Il buon sonno, non dimentichiamolo, aiuta a vivere una vita serena e anche più lunga!

A domani.

Mario

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