Oristano 11 febbraio 2024
Cari amici,
Nel mondo l’ascesa delle
auto elettriche appare ormai inarrestabile. Nel 2021 sono state vendute ben 6.6
milioni di vetture elettriche, che rappresentano circa il 9% del mercato
globale. I dati sul 2022 ed il primo semestre del 2023 confermano questo trend.
Anche la decisione del Parlamento europeo di bandire, a partire dal 2035, la
vendita di auto a benzina, diesel e di quelle a combustione interna.
rappresenta un impulso orientarsi definitivamente sull’elettrico.
Il mondo, insomma, cerca
freneticamente di ridurre le pericolose emissioni di gas serra, con l’obiettivo
di ridurle del 55% entro il 2030. C’è, però chi contesta che l’impatto
ambientale creato dalla produzione delle auto elettriche non sia di poco conto,
in quanto la produzione di auto elettriche fa consumare molta energia, e le relative
emissioni associate risultano addirittura superiori rispetto a quelle per la
produzione di auto convenzionali, seppure il guadagno ci sia nel lungo periodo.
Il motivo principale è dovuto principalmente alle batterie agli ioni di litio,
essenziali per le auto elettriche, che contribuiscono a creare oltre un terzo
delle emissioni di CO2 nel ciclo di vita di un’auto elettrica.
Il problema, in realtà, è
alquanto serio e tra i sostenitori dell’auto elettrica e quelli del motore a
combustione la diversità di vedute non manca! A dare ulteriori punto all’auto a
combustione è arrivato ora il carburante ecologico, che potrebbe
rivitalizzare, in modo green, i nuovi e innovativi motori a benzina ecologici, facendo
perdere parte del consenso ai sostenitori dell’auto elettrica, in quanto questi
motori saranno, seppure a combustione, comunque rispettosi dell’ambiente..
Come accennato prima,
l’Unione Europea ha annunciato che eliminerà le auto a benzina e a diesel a
partire dal 2035. Ma anche dopo tale data le auto con motore a combustione
interna proseguiranno la loro circolazione, in quanto veicoli acquistati
entro il 2035. A onor del vero è stato affermato che molto probabilmente
questi veicoli a combustione interna continueranno a circolare su strada fino
al 2050! Il problema immediato è trovare una soluzione tampone, ovvero utilizzare
carburanti ecologici, per le auto circolanti costruite prima dell’entrate in
vigore delle nuove norme; e c’è da dire che sono tante!
La buona notizia è che
risulta avviata a soluzione la produzione di un carburante artificiale
ecologico, come quello del popolare e-Fuel. Tale nuovo carburante “sintetico”
verrà ricavato dall’acqua e dalla CO2, la quale verrà ricavata dall’aria
stessa. Questa alternativa rimuoverà automaticamente dall’atmosfera la CO2, il
più grande inquinante climatico. Un’altra alternativa è quella di ricorrere ai
biocarburanti, i quali sono ricavati dai residui vegetali o materie prime di
scarto.
Il recente accordo sorto tra
Germania e Bruxelles sugli e-fuel ha facilitato la presa d’impegno della
Commissione europea di elaborare una proposta per l’omologazione di una nuova
categoria di veicoli alimentati esclusivamente da carburanti sintetici,
climaticamente neutri, anche dopo il 2035. Ciò ha consentito di approvare il
regolamento di zero emissioni di CO2 da nuove auto al 2035 senza ulteriori
interventi che ne avrebbero messo a rischio l’efficacia.
Relativamente
all’opinione del nostro Paese sull’argomento, Giorgia Meloni, Presidente del
Consiglio dei ministri, ha di recente affermato, in una dichiarazione
nazionale inviata ai rappresentanti dei 27 Paesi dell’Unione Europea,: “Siamo
certamente favorevoli all’elettrificazione dei veicoli leggeri. Non crediamo,
tuttavia, che essa debba rappresentare, nella fase di transizione, l’unico
percorso per raggiungere le emissioni zero. Stabilendo un obiettivo di
riduzione delle emissioni del 100% nel 2035 e non prevedendo alcun incentivo
per l’uso di carburanti rinnovabili, il regolamento non è in linea con il
principio di neutralità tecnologica. Pertanto, l’Italia non può sostenerlo”.
Cari amici, credo che il
futuro della circolazione vedrà ancora molte battaglie, tra elettrico, bio-carburanti,
idrogeno e quant’altro!
A domani.
Mario
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