domenica, ottobre 31, 2021

ROMA CAPITALE E GLI STRANI AFFITTI DEI SUOI IMMOBILI (ALCUNI DA 13,00 EURO IN PIAZZA NAVONA). ALCUNE DELLE CURIOSE STORIE (ANCHE IN ODORE DI MAFIA) CHE GUALTIERI DOVRÀ AFFRONTARE…

Campidoglio 

Oristano 31 ottobre 2021

Cari amici,

Chiudo i post di ottobre parlando di cattiva amministrazione. Non è certo un argomento nuovo, ma quello che succede a Roma e che sto per raccontare, merita di essere fatto conoscere. IComune di Roma di immobili da dare in locazione, in specie alle categorie meno abbienti,  ne ha una bella serie, se pensiamo che la cifra rimasta da incassare dai canoni di locazione è calcolata in oltre 1 miliardo di euro! Un tesoretto consistente ma solo apparente, in quanto questo miliardo di euro è il “monte dei crediti” che l’Amministrazione capitolina vanta nei confronti di persone che non pagano o non hanno mai pagato nulla,  seppure occupino legittimamente un alloggio comunale. Un vero peccato, considerato che di questo miliardo ben 481milioni sono già stati considerati non più esigibili.

Col trascorrere del tempo, come ben sappiamo, i crediti da riscuotere diventano sempre più problematici, e ormai l’Amministrazione comunale ha perso le speranze, tanto che non prova nemmeno a riscuoterli. Vengono considerati “irrecuperabili”, in quanto i primi atti interruttivi della prescrizione sono stati inviati solo a febbraio 2011, perché in precedenza nessuno aveva fatto nulla per mettere in sicurezza i crediti non riscossi. Pensate che certe posizioni possono essere definite mostruose, trattandosi di inquilini morosi per cifre importanti, una addirittura per 237mila euro. E sapete qual è la cosa più riprovevole? Che in gran parte non si tratta di persone indigenti, visto che in un caso fra i tanti un inquilino moroso dichiarava un reddito annuo di 98mila euro! I casi sono tanti, ma uno che racconto può far riflettere molto.

Via S. Giovanni in Laterano

In un alloggio posto in zona pregiata, quella di San Giovanni in Laterano, abita una signora che, con un nome di fantasia chiameremo Giulia. Questa signora Rosa, benestante, in quanto con redditi pari a 68mila euro l’anno, è da più di trent’anni che d’iniziativa ha deciso di non pagare più l’affitto all’Amministrazione comunale. Entrò nell’appartamento nel 1978, subentrando ad una zia a cui era stato assegnato l’alloggio. Da allora il debito, di rata in rata, è cresciuto fino ad arrivare a sfiorare i 100 mila euro. Interpellata sul motivo del mancato pagamento alle casse del Comune ha dichiarato: «Perché non pago? Qui tutti i lavori di ristrutturazione li ho dovuti fare di tasca mia. Dai pavimenti agli infissi, dalle porte, a tutto il resto. L’Ater (l’Azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica della provincia di Roma), non è mai venuta nemmeno quando è crollato il soffitto sulla testa di mia figlia piccola, per cui non pago».

Piazza Navona

Anche tanti altri morosi sono sulla stessa lunghezza d’onda. Il mantra è sempre il solito, lo raccontano tutti gli inquilini morosi: «Poiché il Comune non fa manutenzione ci arroghiamo il diritto di non versargli un euro». Nell’anagrafe degli inquilini si scoprono cose incredibili. Come il signor MDL titolare di alberghi a Capri e in Val D’Aosta, ma assegnatario di un alloggio popolare a Roma così come GA noto proprietario di una catena di supermercati che nonostante le sue ville sparse tra Palermo e Trapani ha avuto bisogno di una casa popolare nella capitale. Poi ci sono quelli che pur abitando in zone assolutamente centrali come Piazza Navona, il Lungotevere, i Fori Imperiali, etc. hanno la fortuna di un affitto concordato a pochi euro.

Via del Gonfalone

In via del Gonfalone, a pochi metri da Castel Sant’Angelo il signor Agostino paga 42 euro al mese per un bilocale. Era il badante della vecchia assegnataria e dopo la sua morte ha preso il suo posto. Si schermisce, sminuisce il valore immobiliare della zona. «Ma no, questa è una brutta zona, ormai interdetta ai più. Lo stesso appartamento era un fienile, se lo vede carino è perché l’ho sistemato io nel tempo». Per un monolocale a 50 metri da casa sua, sempre al piano terra, un’agenzia immobiliare chiede 900 euro al mese. E mentre parliamo è un via vai di turisti con il trolley. «Non ho paura dello sfratto, ho 75 anni, qui abito da una vita e potrei anche avere patologie che impediscono di mandarmi via».

Cari amici, quelli segnalati sono solo degli esempi, in quanto i casi reali sono centinaia, forse migliaia, che fanno rabbia soprattutto a chi da tanto tempo avrebbe davvero diritto ad una casa  (sono 13.500 quelli in lista d’attesa per un alloggio pubblico) per le condizioni economiche. Il problema ancora più serio è che nei grovigli di una simile situazione, si è inserita la criminalità organizzata. Secondo gli inquirenti e le forze dell’ordine ci sono interi quartieri come San Basilio e Acilia dove i clan (per lo più Spada, Bevilacqua e Moccia) organizzano le «assegnazioni» degli alloggi popolari per gestire al meglio il traffico e lo spaccio di droga. Anche quello degli “strani affitti” a Roma, è un serio problema che Roberto Gualtieri, neo sindaco di Roma, dovrà affrontare.

A domani.

Mario

 

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