Oristano 29 ottobre 2021
Cari amici,
Che il mondo col passare
del tempo, secolo dopo secolo, continui
a subire una costante evoluzione lo sappiamo tutti. Se parliamo di sistema
abitativo, siamo passati dalle grotte alle capanne, dalle case in mattoni crudi
ai grattacieli in cemento armato, spostandoci dai villaggi alle città. Ebbene,
dopo che la grande necessità immobiliare ha sottratto milioni di ettari di
terra agli usi agricoli, avvelenando non poco la natura e stravolgendo i cicli
naturali millenari, anche per il settore abitativo, in futuro si prevedono
cambiamenti straordinariamente innovativi.
Chi avrebbe mai pensato,
per esempio, che si sarebbero potute costruire abitazioni capaci di
auto-produrre cibo e acqua, semplificandoci la vita e salvaguardando davvero il
pianeta? Eppure, a quanto pare, questa sarà una via percorribile in futuro! Su
questa direzione sembra camminare uno studio olandese di architettura, il “V8
Architects”, che ha presentato in anteprima mondiale all'Expo di Dubai una
avveniristica struttura che, seppure può essere chiamata casa, è allo stesso
tempo anche orto, un raccoglitore d'acqua piovana con un grande filtro per
renderla potabile e dunque da usare per l’alimentazione.
Indubbiamente solo l’idea di una
abitazione di questo tipo appare davvero utopistica, se pensiamo che mai nessuno
studio di architettura ha pensato di costruirne una similare, capace di essere,
oltre che abitazione, molte altre cose insieme! Insomma, una casa che potrebbe
essere definita una vera e propria "chimera" per tutti gli architetti del mondo,
ovvero qualcosa di così difficile da realizzare
da essere praticamente irraggiungibile. Eppure, oggi, lo studio “V8
Architects”, composto da un gruppo di architetti olandesi, ha cercato di far
quadrare il cerchio.
Si, amici, lo studio © V8
Architects, ha presentato, per la prima volta, all'Expo
2020 di Dubai questo progetto straordinario, che si candida a risolvere
moltissimi problemi dei Paesi meno industrializzati, raggiungendo in questo
modo una inaspettata notorietà internazionale. L'idea, in realtà, non è solo
spettacolare e funzionale, è molto di più! Quella progettata è una struttura
che potrebbe contribuire in modo significativo ad aiutare i Paesi in via di
sviluppo e le popolazioni più povere della Terra, soprattutto quelle che
combattono ogni anno con la siccità e le carestie.
L'opera di questi
architetti è stata allocata nella parte dell'Expo dedicata alla sostenibilità,
nel padiglione olandese "Biotope", e i molti visitatori hanno potuto
rendersi conto che il manufatto presentava un curioso sistema integrato complesso,
che comprendeva produzione di acqua, di energia e di cibo. Un'idea davvero
straordinaria, se pensiamo che questo modulo abitativo è in grado di funzionare
anche nel deserto, dove, infatti, è stato testato. I numerosi curiosi hanno così
potuto prendere visione di soluzioni davvero avveniristiche.
La particolare forma del
tetto, per esempio, consente di accumulare l'umidità presente nell'aria nelle
aree desertiche o semi-desertiche, soprattutto la notte, e la incanala lungo
una grande superficie riuscendo a irrigare una serie di piante presenti sul tetto.
Ogni pianta selezionata in questo modo è in grado di fornire agli abitanti
della casa frutta, spezie e verdura. Questo "cono alimentare",
com'è stata ribattezzato, è alto ben 18 metri e ricrea un microclima in cui le
piante collaborano l'una con l'altra, nel senso che sono disposte nel modo
migliore possibile perché l'una non intralci la crescita e la produzione
dell'altra ma anzi la agevoli, in un mutuo, reciproco scambio.
Amici, un progetto che appare davvero straordinario, se pensiamo che l'efficienza della casa ideata dallo
studio olandese consente a chi la abita economia e risparmio, anche energetico.
C’è da considerare, infatti, che essendo il tetto così alto e a campana, ciò,
oltre a creare le condizioni per la raccolta dell'acqua e la crescita delle
piante che ricoprono il cono, riesce anche a mantenere una temperatura ideale
all'interno dell'abitazione anche nelle ore più calde.
Cari amici, c’è anche da
dire che il super innovativo progetto, non è solo frutto dell’inventiva di V8
Architects, in quanto la casa-cono combina delle efficaci soluzioni inventate dai diversi designer
e aziende tecnologiche olandesi. Il sistema di raccolta dell'acqua, per
esempio, è prodotto dall'azienda Sun-Glacier e funziona provocando la
condensazione su una piastra metallica raffreddata, creando una serie di gocce
d'acqua che poi cadono nella conduttura dell'irrigazione. Insomma, amici, il risultato è frutto di un gran
bel lavoro di gruppo!
Che dite, amici, potremmo,
in futuro, anche noi, Paesi industrializzati, abbandonare piano piano le città per ri-trasferirci in campagna, rientrando in abitazioni di questo tipo? Chissà! Per ora, però,
resta solo un sogno…
A domani.
Mario
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