Oristano 26 ottobre 2021
Cari amici,
molti di Voi sanno che sono
di Bauladu, ma sanno anche che a questo piccolo centro sono rimasto legato in modo
forte, come da un ancestrale cordone ombelicale. Nel mio concetto di vita, sono
sempre stato convinto che “le radici” debbono sempre restare alla base della
nostra esistenza (senza radici un albero muore), seppure dovessimo trascorrere la
nostra vita in un’altra parte del mondo. Il mio credo è “Mai rinnegare le
proprie origini”, anche se dovessimo diventare i padroni del mondo!
Amici, anche quando i
miei affetti più cari sono volati via ho continuato a trovare mille occasioni
per “tornare” in questo luogo natio, e vi posso assicurare che anche oggi,
imboccando il vialetto d’ingresso, mi sento come uno che torna a casa! Oggi a
Bauladu conto ancora diversi amici, e per loro, quelli che mi hanno conosciuto
ragazzo, sono rimasto “Marieddu”, come allora venivo familiarmente e
affettuosamente chiamato. Mi capita spesso, recandomi a Bauladu, di fare un
giro per il Paese, mentre nella mia mente si accavallano i ricordi della mia
fanciullezza: le stradine polverose, il rio che attraversava il paese (sa roia)
e i tanti volti di uomini e donne che, allora, abitavano in quelle vie, in
particolare nel mio vicinato!
Bando ai ricordi, cari
amici lettori, oggi ho deciso di fare con Voi questa mia riflessione per
esprimere tutto il mio consenso e il mio plauso a Davide Corriga, sindaco
caparbio e determinato di Bauladu ed alla sua giunta, per quanto già realizzato
e si continua a fare per valorizzare e rendere il paese di Bauladu al passo coi tempi.
Davide, un caro amico che mi considera sempre un “bauladese”, anche senza far
parte ufficialmente dei suoi amministrati, dopo le molte iniziative portate avanti ne avviato di ulteriori, come le due recenti: il ripristino del tratto stradale, da Bauladu a Paulilatino, in realtà la vecchia strada statale 131 ora in totale abbandono, e la ricollocazione
nelle vie del paese degli antichi pergolati, posizionati nelle facciate delle
case, utili ad abbellirle e anche a rinfrescarle.
Quanto al ripristino
della vecchia ‘Carlo Felice’, d’accordo con l’amministrazione di Paulilatino, l’Amministrazione
comunale bauladese ha preparato un progetto esecutivo, già finanziato dalla Regione, con
200 mila euro, per la necessaria sistemazione della strada. L’opera risulterà
doppiamente utile, perché agevolerà il costante transito dei titolari delle
aziende agricole che vi si affacciano, ma diventerà anche un collegamento
d’emergenza, in caso di possibili incidenti sulla attuale superstrada nel
tratto tra Bauladu e Paulilatino.
Trovo particolarmente
gradevole e interessante, invece, il progetto di ricostruzione del sistema di pergolati
storici che in passato caratterizzavano le vie del centro storico del paese
fino agli anni Settanta del secolo scorso. Un progetto composito, che mira ad
integrare il verde degli edifici pubblici e privati con delle nuove
architetture diffuse, sostenibili e rivitalizzanti del contesto urbano. I
lavori sono già in corso (è prevista una durata di 120 giorni con una spesa di
186 mila euro), affidati alla società Alberghina Verde Ambiente. Il progetto,
oltre a prevedere la realizzazione di un sistema di pergole diffuse
nell’abitato, prevede anche il miglioramento dell'area verde a nord del parco
di San Lorenzo e la sistemazione del camminamento di via Martiri di Buggerru.
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Pergola, disegno di Nivola |
L’innovativo progetto “Le
nuove pergole di Bauladu”, da tempo concepito dal vulcanico sindaco Davide, si
dice che gli sia stato ispirato dal grande Costantino Nivola, l’artista che
presentò nel 1953 negli USA un progetto similare relativo al paese di Orani. L’intervento
in corso a Bauladu prevede la realizzazione di circa venti strutture
architettoniche minimali che richiameranno – in veste rivisitata e attualizzata
– l’antica presenza della pergola in passato ben diffusa nell’abitato.
L’appalto in corso affidato alla Alberghina Verde Ambiente prevede anche la
manutenzione del verde per un anno e la posa di arredo urbano (fioriere,
cestini e sedute) in alcune delle aree di intervento.
Cari amici, dopo aver
superato i mille scogli burocratici che operazioni di questo genere comportano,
la soddisfazione del sindaco Davide Corriga è apparsa evidente.
Intervistato dai media ha con orgoglio affermato: “Ricreare nel nostro paese
le antiche architetture vegetali in passato tanto diffuse, non solo costituisce
un miglioramento in senso estetico del contesto urbano, che integra piacevolmente
il verde negli edifici pubblici con quello dei privati, ma crea un connubio
forte e complesso nella mente e nel cuore dei suoi abitanti; un paese che
dimostra di amare il verde, evidenzia un forte segno culturale e sociale.
Ricreare nuovi spazi di socializzazione per le vie del paese, credo che possa
contribuire a rendere la nostra Comunità più decorosa esteticamente e più appagata
ed ospitale interiormente”.
Caro Davide, sappi che il
mio apprezzamento per te è sempre grande! Ad maiora!
A domani.
Mario
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