venerdì, ottobre 22, 2021

DEVIANZE NELL’ADOLESCENZA. COME L’ISLANDA HA SCONFITTO LE PERICOLOSE “DIPENDENZE” DEI SUOI GIOVANI.



Oristano 22 ottobre 2021

Cari amici,

A metà degli anni Novanta del secolo scorso gli adolescenti islandesi erano, in gran parte, schiavi del fumo e degli alcolici. In tempi relativamente brevi, però, c’è stata una straordinaria inversione di tendenza, tant’è che oggi l'Islanda è in testa alla classifica dei Paesi europei dove lo stile di vita degli adolescenti (giovani tra i 13 e i 19 anni) è il più sano! Come è stato possibile un cambio di passo così eccellente, così straordinario, con quali strumenti si è potuto realizzare? Com’è che in un tempo considerato relativamente breve, gli adolescenti islandesi che bevevano e si ubriacavano sono passati dal 48 per cento del 1995 al 5 per cento del 2016, diventando gli adolescenti più puliti d’Europa?

La risposta che si può dare, in realtà, è davvero semplice: adottando la ricetta giusta. A funzionare per bene è stato un mix costituito da diverse variabili: il giusto divieto, il proibizionismo controllato, il coprifuoco e, in particolare, il costante stimolo lanciato ai giovani con l'invito a “passare più tempo di qualità’ in casa propria, piuttosto che fuori. Questo “cambiamento”, che ha ben funzionato, ha avuto origine, pensate, da una tesi di dottorato: quella di Harvey Milkman, un professore di psicologia statunitense che oggi insegna a Reykjavik e che si domandava come fosse possibile fermare l’abuso di droghe. Egli nel 1995 e nel 1997 sottoposte tutti i suoi giovani allievi, fra i 15 e 16 anni, ad un questionario scolastico, dove si chiedevano informazioni sulle loro abitudini.

Mentre il professore analizzava le risposte degli studenti, gli scienziati islandesi cercavano di scoprire i processi biochimici che causavano la dipendenza. Harvey Milkman, giunse alla conclusione che la scelta dei giovani di usare alcol e droghe, dipendeva dalle richieste del loro corpo per poter affrontare lo stress. Gli studi dimostrarono che ci sono molte altre sostanze capaci di provocare gli stessi processi biochimici nel cervello, che, in confronto agli altri, non provocano, quando usate, della dipendenza. Gli scienziati, quindi, cercarono e trovarono i prodotti giusti, in grado di stimolare senza danni gli stessi processi anti stress nel cervello.

Secondo Milkman, ai ragazzi che cercavano di affrontare lo stress con tabacco, alcol, Coca Cola, bevande energizzanti e alcuni alimenti, provarono ad offrire qualcosa di meglio. Gli studi misero in luce che la danza, la musica, il disegno o lo sport erano in grado di provocare nel cervello dei ragazzi dei processi biochimici similari, sostituendo, in positivo, quelle sostanze negative prima utilizzate per combattere lo stress, ovvero, in particolare, alcol o tabacco.

Da quel momento in poi le autorità islandesi iniziarono a fornire programmi di masterclasses gratuiti in qualsiasi sport o arte, in base a quello che essi desideravano studiare. Si chiedeva ad ogni adolescente di partecipare agli innovativi programmi per tre mesi... ma alla fine molti di loro hanno portato avanti questi programmi per più di cinque anni. Si scoprì in questo modo che i ragazzi che facevano sport e passavano più tempo con i genitori erano i meno inclini a fumare, bere e usare droghe.

Il governo islandese, sulla base dei dati del sondaggio e degli studi di Milkman, avviò un programma che prese il nome di Youth in Iceland, che coinvolse giovani e famiglie. Molti lo definirono una ‘rivoluzione culturale’. Eppure, per quanto ci sembri alquanto strano, questa “rivoluzione” funzionò! Passare molto tempo di qualità in casa con la famiglia e fare dello sport raggiunse tra gli adolescenti un risultato altamente positivo. Per rafforzare il recupero, fu eliminata la pubblicità delle bevande alcoliche e delle sigarette (col divieto di acquisto di sigarette per minorenni e di alcol per chi aveva meno di 20 anni). Venne inoltre imposto il coprifuoco alle 10 di sera in inverno e alle 24 in estate per chi avesse fra i 13 ed i 16 anni. Vennero introdotte attività sportive ed artistiche nelle scuole per tutti, anche per i meno abbienti.

Insomma, una vera, grande rivoluzione! La realtà è che tra il 1997 ed il 2012 il numero di sportivi in Islanda è raddoppiato, mentre il numero di ragazzi che usavano droghe e alcol è crollato, grazie anche al coinvolgimento dei genitori che, riuniti in organizzazioni speciali e insieme alla scuola, hanno iniziato ad aiutare gli studenti a risolvere i loro problemi psicologici. Grazie a tutto questo, l'Islanda, da 20 anni, è riuscita a ridurre il numero di adolescenti che bevono regolarmente, come detto prima, dal 48 per cento al 5 per cento, mentre quelli che fumano dal 23 per cento al 3 per cento.

Cari amici, la metodica correttiva islandese a me è apparsa seria ed efficace. Gli scienziati islandesi suggeriscono di utilizzare metodi simili anche in altri Paesi, anche se non sarà facile, perché girano troppi interessi di natura economica. Per le multinazionali, per esempio, la drastica riduzione del tabacco e degli alcolici, è ritenuta una perdita enorme, per cui, ovviamente, non hanno alcun interesse a che gli adolescenti prendano coscienza di sé stessi ed evitino la strada dalla dipendenza da alcol, sigarette e stimolanti vari, ancora più pericolosi. Ciononostante, però, in Islanda il coraggioso esperimento ha funzionato!

Che ne dite se provassimo ad applicarlo anche in Italia?

A domani.

Mario

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