Oristano 9 ottobre 2021
Cari amici,
I proverbi, lo sappiamo, sono la saggezza dei popoli. Il detto che “Non c’è due senza tre”, ha funzionato anche ad Oristano, al Comune, visto che nel 2021 è riuscito a riaprire ben 3 siti culturali importanti
per la città. Lo ha ribadito il Sindaco Andrea Lutzu: "Dopo la Torre di
Mariano, il Foro Boario, è stato riaperto anche il Teatro Garau. Il 2021 è
l'anno delle riaperture di importanti siti culturali della città. Monumenti
chiusi da anni, in alcuni casi da decenni, ai quali abbiamo dedicato il massimo
dell'attenzione, con l'obiettivo di restituirli alla fruizione da parte della
città; un bel segnale di ripartenza e di fiducia nel momento in cui la pandemia
sembra allentare la presa".
Giovedì 7 ottobre, alle
19, è avvenuta la riapertura ufficiale del Teatro Garau. L’inaugurazione, seppure molto
sobria e poco partecipata, pare per problemi tecnici di comunicazione, è stata comunque significativa; è
avvenuta con la partecipazione-collaborazione dell’Ente Concerti «Alba Pani Passino» di
Oristano, che ha portato sul palco lo spettacolo "Sardi della
pianura", con Flavio Soriga e Renzo Cugis. La breve cerimonia pubblica ha
anticipato di un giorno la prima vera apertura al pubblico: la rassegna di prosa del Cedac,
in calendario l’8 ottobre, con un omaggio a Dante Alighieri tra divertenti
commedie e ironici monologhi, ritratti d'artista, audio-drammi e raffinati
recital.
La città ha sicuramente
tirato un sospiro di sollievo, dopo la riapertura ufficiale, considerato che il
Teatro Garau era chiuso da ben 6 anni, sottoposto ad un intervento di restauro
e di adeguamento degli impianti di sicurezza, realizzati con un finanziamento
di 700 mila euro. I lavori non sono totalmente finiti, tant’è che
temporaneamente l’ingresso al teatro avviene da via Serneste, e l'utilizzo sarà
limitato alla platea con 278 posti a sedere (salvo ulteriori limitazioni dovuto
alle norme anti Covid). Per poter utilizzare la galleria si dovrà aspettare
ancora: occorre ripristinare l'ingresso principale di vicolo Josto e le vie di
fuga, e per questo intervento il Comune ha chiesto un finanziamento di 500 mila
euro tramite il bando della Rigenerazione urbana.
Anche l’Assessore alla
cultura Massimiliano Sanna è apparso soddisfatto. Intervistato prima
dell’inaugurazione ha detto: "Per la serata inaugurale abbiamo organizzato
uno spettacolo con l'Ente concerti Alba Pani Passino, poi partiremo con la
stagione di prosa del Cedac, che finalmente ritrova la sua sede naturale. Il
lungo esilio è finalmente terminato e il Garau riapre le sue porte alla
cultura. Gli appassionati potranno contare su una programmazione d'alto livello
che dall'8 ottobre all'8 aprile porterà a Oristano artisti del calibro di Lella
Costa, Maria Amelia Monti con Roberto Turchetta, Marta Proietti Orzella,
l'inviato de "Le Iene" Shi Yang Shi e la cantautrice Grazia Di
Michele". Per l'inaugurazione di giovedì 7 sul palco saliranno Flavio
Soriga e Renzo Cugis con lo spettacolo "Sardi della pianura".
Sei anni di chiusura,
culturalmente parlando, sono tanti; il teatro chiuse i battenti nel 2015,
quando l’impianto di illuminazione del palcoscenico risultò non a norma. Nel
2017 la Giunta Lutzu ottenne dalla Regione un finanziamento di 700 mila euro
per i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza, con un progetto
dell’architetto Gabriele Manca e dell’ingegner Giovanni Mascia che prevedeva
interventi inerenti l’adeguamento relativi alla ubicazione, alla separazione
dei locali, all’adeguamento di strutture e materiali (resistenza al fuoco di
murature e pilastri, del materiale scenico, della copertura), all’adeguamento
della distribuzione e della sistemazione dei posti in sala e dell’esodo del
pubblico (vie d’uscita, porte), alle misure per la scena, agli impianti
elettrici, di condizionamento e ventilazione, idrici e antincendio.
Cari amici, dopo tanta
attesa ora è giunto il momento di ripartire. “Il Teatro Garau ospiterà la
stagione di prosa del Cedac, che torna “nella sua sede naturale”, ha
commentato Massimiliano Sanna, che ha ringraziato la dirigente dell’Istituto
tecnico Lorenzo Mossa, che negli anni di chiusura del teatro ha permesso che
gli spettacolo non si fermassero ma andassero avanti. “L’ultima volta sono
stato qui nel 2015”, ha commentato il Vice Presidente del Cedac, Mario
Pinna. “Fu una giornata triste e oggi voglio gioire: apre un teatro ed è
sempre una gioia. Questo teatro risponde al pubblico di Oristano, che è molto
esigente, ma si apre a tutti”.
Se son rose, fioriranno! La
cultura è vita!
A domani.
Mario
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