Oristano 19 ottobre 2021
Cari amici,
Non tutti sanno che l’albero
di cachi (il Diospyros Kaki), originario dell'Asia orientale, è una delle più
antiche piante da frutta coltivate dall'uomo. Albero, conosciuto e apprezzato per il suo uso in Cina
da più di 2000 anni. Detto mela d'Oriente, fu definito dai cinesi
l'albero delle sette virtù: vive a lungo, dà grande ombra, dà agli uccelli la
possibilità di nidificare fra i suoi rami, non è attaccato da parassiti, le sue
foglie giallo-rosse in autunno sono decorative fino ai geli, il legno dà un bel
fuoco, la caduta dell'abbondante fogliame fornisce ricche sostanze concimanti.
Dalla Cina si è poi esteso nei Paesi limitrofi, come la Corea e il Giappone. Il
cachi è oggi considerato "l'albero della pace", perché alcuni
alberi sopravvissero al bombardamento atomico di Nagasaki nell'agosto del 1945.
Intorno alla metà
dell'Ottocento l’albero del cachi fu diffuso in America e in Europa. In Italia
fu introdotto nel 1880 e il successo fu subito straordinario. Apprezzato, fra i
primi, anche da Giuseppe Verdi, che nel 1888 scrisse una lettera nella quale
ringraziava chi gliene aveva fatto dono. Questa pianta, che per i suoi colori
rappresenta l’autunno più di ogni altro simbolo (foglie secche incluse), è un
frutto autunnale di colore arancione-rosso, di cui si conoscono tante varietà,
dal sapore dolce (molto dolce!) e particolare, unico al punto da essere stato
definito in passato il “cibo degli dei”.
Il cachi è un frutto
buonissimo e molto dolce, capace di far gola a chiunque. È luogo comune pensare
che i cachi fanno ingrassare, ma è giusto sapere che questo frutto è molto
povero di grassi, anche se particolarmente ricco di zuccheri e calorie: nello
specifico, 100 grammi di cachi contengono 65-70 kcal. È composto da circa il
18% di zuccheri, il 78-80% di acqua e lo 0,40% di grassi insaturi. Con
certezza, potremmo dire che i cachi fanno bene, se mangiati con moderazione:
gli esperti consigliano un consumo limitato soprattutto a chi è in sovrappeso o
soffre di diabete.
Le proprietà benefiche
del cachi sono tantissime e tutte importanti per la salute dell’organismo. In
autunno, consumare cachi è l’ideale per chi ha la necessità di recuperare forza
e concentrazione e allontanare la stanchezza: grazie al contenuto di calcio,
sali minerali (come il potassio) e magnesio questo frutto è davvero
fondamentale per il corpo, oltre ad essere diuretico ed idratante, poiché
contiene quasi l’80% di acqua. I cachi, tra l’altro, contengono vitamina C (che
rafforza il sistema immunitario, particolarmente provato nei primi mesi freddi)
e sostanze antiossidanti come la vitamina A, il beta-carotene, il licopene, la
luteina e la zeaxantina, tutte importanti per proteggere la pelle
dall’invecchiamento precoce e la vista dall’azione dei radicali liberi.
Ci sono almeno 4 motivi
per mangiare un cachi al mattino, durante la colazione: uno, sono diuretici e
aiutano a depurare l’organismo; due, Il cachi è un lassativo naturale, perché è
ricco di fibre (questo lo rende un frutto ideale per chi soffre di gastrite);
tre, i cachi sono un’incredibile fonte di energia, perché ricchi di zuccheri e
calorie; quattro, proteggono il fegato e la flora batterica, grazie alle
proprietà epatoprotettrici. Oltre ai cachi che possiamo definire “normali”, che
possono essere mangiati solo a completa maturazione (risultano altrimenti
allappanti per la grande quantità di tannini), ci sono i cachi mela, che possono essere consumati subito.
A differenza del cachi
normale, il cachi mela si può mangiare appena colto, senza aspettare che
maturi. La sua consistenza dura e la sua forma (è più piccolo rispetto al
comune cachi) lo rendono molto simile ad una mela, per l’appunto, da cui prende
il nome. Questo frutto particolare fa parte del VI gruppo fondamentale degli
alimenti, secondo la classificazione realizzata dall’Istituto Nazionale di
Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) e la Società Italiana
Nutrizione Umana (SINU). E non è tutto.
Il cachi risulta
oltremodo benefico anche per la cura della nostra pelle. Se ci ritroviamo con
il viso stanco e la pelle spenta, il cachi si presta bene a darci una mano. Con
la sua polpa si possono confezionare delle maschere fatte in casa, che ridaranno
al viso idratazione, tonicità e lucentezza. Bastano pochi ingredienti. Si può
frullare la polpa di mezzo cachi assieme a due cucchiaini di miele e tenere il
composto sul viso una quindicina di minuti. Poi, risciacquare con acqua tiepida
e la pelle farà notare subito gli effetti del trattamento. Un altro
suggerimento è quello di frullare la polpa di mezzo cachi con un cucchiaino di
yogurt magro e un cucchiaino di polvere di cacao magro. Dopo una posa di 20
minuti, risciacquare e, anche in questo caso, si noterà sin da subito una pelle
più levigata.
Cari amici, il cachi,
questo frutto tipicamente autunnale, di color arancione, è davvero un frutto
straordinario, degno davvero della sua denominazione di frutto degli dei; è un
frutto che per la sua dolcezza soddisfa il palato dei grandi e dei piccoli!
Ricco di sostanze nutrizionali, acqua, minerali, vitamine, soprattutto quelle
del gruppo A, rappresenta un vero e proprio alleato per la tutela del nostro
organismo. Credo che lo dovremo introdurre, anche se con parsimonia, nella nostra
dieta.
A domani.
Mario
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