Oristano 10 Aprile 2019
Cari amici,
Un riconoscimento
ampiamente meritato quello tributato a Pinuccio Sciola, l’artista di San Sperate
la cui fama iniziò proprio nel suo centro natio dipingendo i grandi murales sulle facciate delle abitazioni del suo
paese. Una fama, la sua, che crebbe presto e che raggiunse velocemente una dimensione
internazionale, sviluppando di continuo la sua arte attraverso inusuali forme di
creazioni artistiche, tra le quali primeggiano le “Pietre sonore”,
straordinario connubio tra la forza della natura e la creatività umana.
Artista a tutto tondo Pinuccio
Sciola, nato a San Sperate il 15 marzo 1942 da una famiglia di contadini, iniziò
come Artista autodidatta, ritrovandosi
nelle vene e nel suo DNA, una straordinaria capacità. Scoperto nel 1959, grazie ad una sua
mostra ad un concorso indetto a Cagliari dalla Rinascente, dopo aver conquistato una borsa
di studio poté frequentare il Liceo artistico di Cagliari, dove perfezionò le sue doti naturali. Nei primi anni Sessanta del secolo
scorso effettua numerosi viaggi-studio nelle più importanti città d’arte
italiane: Roma, Firenze, Venezia, Ravenna e Napoli. Assetato di
perfezionamento, nel 1964 frequenta anche il Magistero d’arte di Firenze e
partecipa ad un corso di scultura a Salisburgo.
Completa la sua
formazione in Spagna, dove frequenta l’Università della Moncloa di Madrid. Al rientro
(siamo nel 1968) prende una decisione importante: valorizzare il suo paese
natio trasformandolo, attraverso i murales da lui realizzati, in un “Paese
museo”. La sua iniziativa trova presto ampio sostegno: numerosi gli artisti italiani e
stranieri tra i quali Foiso Fois, Primo Pantoli, Giorgio Princivalle, Gaetano
Brundu che condividono la sua idea a lo aiutano a realizzarla. Ormai la sua fama
e le sue capacità sono note ovunque: è del 1968 il conferimento della cattedra
di scultura al Liceo Artistico di Cagliari.
Nel suo lungo percorso
artistico Sciola ha avuto tra le mani diversi materiali a cui dare vita,
compreso il legno d’olivastro con cui ha realizzato il crocifisso che ora
troneggia nella Chiesa di San Saturnino a Cagliari. “E' una testimonianza del lungo
periodo che l’artista ha trascorso all’Accademia di Salisburgo e degli incontri
con i grandi artisti che ebbe modo di frequentare”, ha avuto modo di
commentare Pamela Ladogana - docente associato di Storia dell'Arte
contemporanea dell'Università di Cagliari.
Il maestoso crocifisso
ligneo realizzato dal grande artista di San Sperate, ora collocato all’interno
della Basilica di San Saturnino, è stato acquisito dal Polo Museale della
Sardegna poco prima della morte dell’artista, avvenuta nel maggio del 2016,
dopo un lungo periodo di trattative durato ben 3 anni. Ora, dopo la nascita
della “Fondazione” che porta il suo nome, i due figli Tomaso
e Marina, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione, hanno con
orgoglio presenziato alla cerimonia di collocazione dell’opera del loro padre
Pinuccio nell’antica Chiesa cagliaritana.
Durante la cerimonia, dopo
l’introduzione fatta da Giovanna Damiani, Direttore del Polo Museale e l’intervento
di Maura Picciau, Soprintendente di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la
città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, la
prof.ssa Ladogana, descrivendo l’opera, ha dichiarato che “Le peculiari caratteristiche
formali rimandano all’iconografia medievale del Crocifisso gotico doloroso,
molto diffusa in Sardegna, sapientemente reinterpretata dallo scultore in
chiave moderna”.
Cari amici, diversi anni
fa ho avuto modo di conoscere e apprezzare il grande artista Pinuccio Sciola.
La prima conoscenza con Lui avvenne ad Oristano, quando negli anni Novanta del secolo
scorso in occasione del Natale espose nel giardinetto di Piazza Cattedrale il
suo “Presepe” in trachite rossa; l'idea di Pinuccio era quella di convincere il Comune di
Oristano ad acquisirlo, per lasciarlo in via definitiva in quel luogo sacro, dove appariva perfetto. Così
non fu: il Comune non decise, perché la politica e l’arte, spesso, non vanno di pari passo.
Il mondo, che ora conosce realmente la grande capacità artistica di Pinuccio Sciola, fa a gara ad
avere una delle sue opere, e bene ha fatto il Polo Museale della Sardegna ad
acquisire una delle sue meravigliose opere, che oggi ha trovato degna
collocazione nella antica e storica Chiesa di San Saturnino a Cagliari, una delle più antiche dell’isola.
Un’opera che sembra sempre stata lì, nella storica chiesa cagliaritana, capace
di esprimere, con tutta la sua drammaticità, la figura di un Cristo
morente, col corpo in preda al dolore e al massimo patimento; un Cristo che
rappresenta, col suo supremo sacrificio, il dono di sé stesso per la salvezza
dell’umanità intera.
Ora il grande Crocifisso
in legno d'olivastro, realizzato dal grande Pinuccio Sciola e collocato nell’antica Chiesa cagliaritana, non solo ricorda ai visitatori il grande sacrificio fatto da Gesù Cristo per la redenzione dell'uomo, ma anche la grande e straordinaria arte di Pinuccio Sciola.
A domani.
Mario
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