Oristano 10 settembre 2022
Cari amici,
Su questo blog ho avuto
modo diverse volte di parlare dell’antico e glorioso Ordine di Malta. Un Ordine cavalleresco che, insieme ad altri, contribuì notevolmente alle “Crociate”, iniziate nel
1099 per la difesa della Terra Santa. Chi è curioso può andare a leggere quanto
scrissi: nel 2014 cliccando sul seguente link: http://amicomario.blogspot.com/2014/04/lordine-di-malta-nato-come-ordine-degli.html,
e nel 2017 sul seguente: http://amicomario.blogspot.com/2017/01/lordine-di-malta-nella-bufera-si-e.html.
In particolare, su
quest’ultimo, parlai della triste vicenda che culminò con le dimissioni del
Gran Maestro dell’Ordine, il Principe Sir Fra’ Matthew Festing, che le rassegnò
nella mani del Pontefice Papa Francesco. Ebbene, certe vicende fanno
sicuramente riflettere e portano a cambiamenti. Papa Francesco ha così deciso che era tempo di dare all’antico Ordine un nuovo volto, più moderno e
democratico, partendo da una nuova “Carta Costituzionale”, che ha modificato e aggiornato unitamente
al relativo Codice Melitense. Ma vediamo in dettaglio cosa
cambia realmente all’interno del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Una delle novità più
importanti è che il prossimo Gran Maestro dell'Ordine di Malta, la cui elezione
è in programma nel marzo 2023, verrà eletto anche dalle Dame, alle quali è
stato riconosciuto in modo definitivo il diritto di voto. Per le Dame non si
tratta più una concessione benevola, dovuta a una interpretazione ambigua di una
vecchia norma, come accadeva nel passato. Per la prima volta le Dame sono state
incluse tra i “membri” del corpo elettorale senza alcuna distinzione di genere,
anche se qualcuna di loro ricopriva già cariche rappresentative e ha preso parte
a precedenti elezioni.
Altro particolare
importante è che il Gran Maestro non sarà più eletto a vita, come è sempre
stato, e non sarà necessariamente un nobile, anche se dovrà essere un “Fra”, cioè
un cavaliere-monaco caratterizzato dal rispetto dei voti perpetui di povertà,
castità e obbedienza. Questa figura apicale dell’Ordine potrà restare in carica
solo dieci anni con un limite di età fissato agli 85 anni. Queste importanti
novità sono state spiegate dai cardinali Gianfranco Ghirlanda e Silvano Tomasi,
i due referenti ai quali il Pontefice si è affidato per ridisegnare gli
equilibri interni dell’Ordine, ma soprattutto per riportare un po' di pace. Da
anni, infatti, questa antica Istituzione internazionale è lacerata da una lotta
intestina tra fazioni contrapposte, da una governance definita dallo stesso Pontefice "opaca" e da una incrostazione di potere da parte di una élite sorda a
ogni rinnovamento spirituale. «Adesso si dovrà cercare unità e un percorso
condiviso», sostengono i due Delegati.
In un momento così
delicato, Papa Francesco, con un atto senza precedenti, dopo avere approvato la
nuova Carta Costituzionale, ha dato lettura di un Decreto con il quale ha
revocato tutte le cariche finora in vigore, nominando una nuova dirigenza che
resterà in carica il tempo necessario per convocare un Capitolo straordinario fissato
al 25 gennaio. Se tutto andrà secondo le
previsioni porterà alle elezioni di un nuovo Gran Maestro per la fine di marzo.
Dopo quasi vent'anni termina così il governo del potentissimo cavaliere tedesco
Albrech von Boeselager, finora Gran Cancelliere. Al suo posto Bergoglio ha
scelto: S.E. Fra’ Emmanuel Rousseau - Gran Commendatore, S.E. Riccardo Paternò
di Montecupo - Gran Cancelliere, S.E. Fra’ Alessandro de Franciscis -
Grand’Ospedaliere, S.E. Fabrizio Colonna - Ricevitore del Comun Tesoro.
Nell’ufficializzare le
modifiche apportate, Papa Francesco, durante l'udienza ai vertici dell'Ordine
di Malta, ha detto: «Ho seguito con sollecitudine e premura in questi anni il
cammino che avete fatto, apprezzando le opere realizzate nel mondo, ma constato
la necessità di avviare un profondo rinnovamento spirituale, morale e
istituzionale di tutti i membri», dando poi lettura del Decreto e aggiungendo,
a proposito della riforma in atto, che finora sono stati molti i passi compiuti
«ma altrettanti gli impedimenti e le difficoltà incontrati lungo il cammino».
Papa Francesco, dopo aver
ascoltato e dialogato con vari rappresentanti dell’Ordine, ha detto che era «giunto
il momento di portare a termine il processo di rinnovamento avviato, nella
fedeltà al carisma originario». Seppure, formalmente, Sua Eccellenza Fra’ John
Dunlap, Luogotenente del Gran Maestro e capo del Governo Provvisorio
dell’Ordine, commentando l’annuncio papale del 3 settembre 2022 ha dichiarato:
“L’Ordine di Malta accoglie con favore le azioni paterne di Sua Santità che
dimostrano il grande amore che il Pontefice nutre per il nostro Ordine. Nel suo
attento esame delle varie proposte presentate in questi mesi, il Papa ha
stabilito un percorso che promette di assicurare il futuro dell’Ordine sia come
Istituto Religioso che come Entità Sovrana”.
Cari amici, ovviamente,
come spesso avviene in questi casi, l’intervento del Papa ha avuto, all’interno
dell’Ordine non poche contestazioni. Chi contesta sostiene che “il Papa sta
cercando di imbavagliare l'Ordine di Malta”. La risposta è stata fornita dallo
stesso Papa Bergoglio, che a stretto giro ha rammentato che le prerogative
dell'Ordine come soggetto di diritto internazionale dipendono dalla Santa Sede.
Il che significa che tutti i membri devono essere sempre moralmente
impeccabili, occuparsi dei poveri e non essere attaccati né alle poltrone, né
al potere. «Le due qualità di Ordine sovrano e Ordine religioso, sono
intimamente connesse tra di loro».
Amici, resta poco da
aggiungere…
A domani.
Mario
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