sabato, settembre 10, 2022

PAPA BERGOGLIO, DOPO LO SCONTRO CON I VERTICI DELL’ORDINE DI MALTA, AVVENUTO NEL 2016 (CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL GRAN MAESTRO), HA DECISO DI RIVOLUZIONARE LA COSTITUZIONE DELL’ANTICO E GLORIOSO ORDINE.


Oristano 10 settembre 2022

Cari amici,

Su questo blog ho avuto modo diverse volte di parlare dell’antico e glorioso Ordine di Malta. Un Ordine cavalleresco che, insieme ad altri, contribuì notevolmente alle “Crociate”, iniziate nel 1099 per la difesa della Terra Santa. Chi è curioso può andare a leggere quanto scrissi: nel 2014 cliccando sul seguente link: http://amicomario.blogspot.com/2014/04/lordine-di-malta-nato-come-ordine-degli.html, e nel 2017 sul seguente: http://amicomario.blogspot.com/2017/01/lordine-di-malta-nella-bufera-si-e.html.

In particolare, su quest’ultimo, parlai della triste vicenda che culminò con le dimissioni del Gran Maestro dell’Ordine, il Principe Sir Fra’ Matthew Festing, che le rassegnò nella mani del Pontefice Papa Francesco. Ebbene, certe vicende fanno sicuramente riflettere e portano a cambiamenti. Papa Francesco ha così deciso che era tempo di dare all’antico Ordine un nuovo volto, più moderno e democratico, partendo da una nuova “Carta Costituzionale”, che ha modificato e aggiornato unitamente al relativo Codice Melitense. Ma vediamo in dettaglio cosa cambia realmente all’interno del Sovrano Militare Ordine di Malta.

Una delle novità più importanti è che il prossimo Gran Maestro dell'Ordine di Malta, la cui elezione è in programma nel marzo 2023, verrà eletto anche dalle Dame, alle quali è stato riconosciuto in modo definitivo il diritto di voto. Per le Dame non si tratta più una concessione benevola, dovuta a una interpretazione ambigua di una vecchia norma, come accadeva nel passato. Per la prima volta le Dame sono state incluse tra i “membri” del corpo elettorale senza alcuna distinzione di genere, anche se qualcuna di loro ricopriva già cariche rappresentative e ha preso parte a precedenti elezioni.

Altro particolare importante è che il Gran Maestro non sarà più eletto a vita, come è sempre stato, e non sarà necessariamente un nobile, anche se dovrà essere un “Fra”, cioè un cavaliere-monaco caratterizzato dal rispetto dei voti perpetui di povertà, castità e obbedienza. Questa figura apicale dell’Ordine potrà restare in carica solo dieci anni con un limite di età fissato agli 85 anni. Queste importanti novità sono state spiegate dai cardinali Gianfranco Ghirlanda e Silvano Tomasi, i due referenti ai quali il Pontefice si è affidato per ridisegnare gli equilibri interni dell’Ordine, ma soprattutto per riportare un po' di pace. Da anni, infatti, questa antica Istituzione internazionale è lacerata da una lotta intestina tra fazioni contrapposte, da una governance definita dallo stesso Pontefice "opaca" e da una incrostazione di potere da parte di una élite sorda a ogni rinnovamento spirituale. «Adesso si dovrà cercare unità e un percorso condiviso», sostengono i due Delegati.

In un momento così delicato, Papa Francesco, con un atto senza precedenti, dopo avere approvato la nuova Carta Costituzionale, ha dato lettura di un Decreto con il quale ha revocato tutte le cariche finora in vigore, nominando una nuova dirigenza che resterà in carica il tempo necessario per convocare un Capitolo straordinario fissato al 25 gennaio.  Se tutto andrà secondo le previsioni porterà alle elezioni di un nuovo Gran Maestro per la fine di marzo. Dopo quasi vent'anni termina così il governo del potentissimo cavaliere tedesco Albrech von Boeselager, finora Gran Cancelliere. Al suo posto Bergoglio ha scelto: S.E. Fra’ Emmanuel Rousseau - Gran Commendatore, S.E. Riccardo Paternò di Montecupo - Gran Cancelliere, S.E. Fra’ Alessandro de Franciscis - Grand’Ospedaliere, S.E. Fabrizio Colonna - Ricevitore del Comun Tesoro.

Nell’ufficializzare le modifiche apportate, Papa Francesco, durante l'udienza ai vertici dell'Ordine di Malta, ha detto: «Ho seguito con sollecitudine e premura in questi anni il cammino che avete fatto, apprezzando le opere realizzate nel mondo, ma constato la necessità di avviare un profondo rinnovamento spirituale, morale e istituzionale di tutti i membri», dando poi lettura del Decreto e aggiungendo, a proposito della riforma in atto, che finora sono stati molti i passi compiuti «ma altrettanti gli impedimenti e le difficoltà incontrati lungo il cammino».

Papa Francesco, dopo aver ascoltato e dialogato con vari rappresentanti dell’Ordine, ha detto che era «giunto il momento di portare a termine il processo di rinnovamento avviato, nella fedeltà al carisma originario». Seppure, formalmente, Sua Eccellenza Fra’ John Dunlap, Luogotenente del Gran Maestro e capo del Governo Provvisorio dell’Ordine, commentando l’annuncio papale del 3 settembre 2022 ha dichiarato: “L’Ordine di Malta accoglie con favore le azioni paterne di Sua Santità che dimostrano il grande amore che il Pontefice nutre per il nostro Ordine. Nel suo attento esame delle varie proposte presentate in questi mesi, il Papa ha stabilito un percorso che promette di assicurare il futuro dell’Ordine sia come Istituto Religioso che come Entità Sovrana”.

Cari amici, ovviamente, come spesso avviene in questi casi, l’intervento del Papa ha avuto, all’interno dell’Ordine non poche contestazioni. Chi contesta sostiene che “il Papa sta cercando di imbavagliare l'Ordine di Malta”. La risposta è stata fornita dallo stesso Papa Bergoglio, che a stretto giro ha rammentato che le prerogative dell'Ordine come soggetto di diritto internazionale dipendono dalla Santa Sede. Il che significa che tutti i membri devono essere sempre moralmente impeccabili, occuparsi dei poveri e non essere attaccati né alle poltrone, né al potere. «Le due qualità di Ordine sovrano e Ordine religioso, sono intimamente connesse tra di loro».

Amici, resta poco da aggiungere…

A domani.

Mario

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