Firenze, Museo dell'Opera del Duomo |
Oristano 23 settembre 2022
Cari amici,
Che Firenze possa
fregiarsi del titolo di “Città di grande cultura” credo che nessuno possa
contestarlo. La sua struttura museale più importante è “Il Museo dell'Opera
del Duomo”, sito sul lato nord-est della piazza del Duomo. Esso raccoglie le grandi opere d'arte provenienti dal complesso sacro del Duomo di Firenze, Battistero e
Campanile di Giotto, con un nucleo importantissimo di statuaria gotica e
rinascimentale.
Il museo, fondato nel 1891 in quei luoghi trecenteschi dove Michelangelo scolpì il David, era nato per raccogliere le
opere eseguite nei secoli per i monumenti della Cattedrale di Firenze; questo
storico Museo dell’Opera del Duomo, col passare del tempo, però, non disponeva più dello spazio necessario ad ospitare la vasta collezione di opere, di cui buona parte
costituita da opere monumentali. Il fabbricato, infatti, era lo stesso
utilizzato già nel 1296 per ospitare l'Opera del Duomo, l'istituzione fondata
dalla Repubblica Fiorentina, e sovrintesa dall'Arte della Lana, il cui compito
era la costruzione, l'arredo e la manutenzione della cattedrale di Santa Maria
del Fiore. Attiguo all'antico museo (nel XV secolo) vi era il cortile usato dal Brunelleschi
come deposito di legnami per la costruzione della Cupola, un luogo certo straordinario, se pensiamo che, intorno al 1500, in quel cortile Michelangelo scolpì il celebre David.
Date gli scarsi spazi,
nel 1997 l’Opera di Santa Maria del Fiore acquistò un grande fabbricato attiguo
al museo. Dall’unione dei due edifici nacque l’attuale Museo dell’Opera del
Duomo, che dispone di quasi 6.000 metri quadri di superficie espositiva, più
che raddoppiata rispetto al passato, con 25 sale espositive su tre piani, alcune delle quali
di enormi dimensioni. Il Museo dell’Opera del Duomo nel 2015 fu completamente
rinnovato e ampliato, e oggi conserva una collezione unica
al mondo di sculture del Medioevo e del Rinascimento fiorentino.
Una collezione incredibile: sono circa 750 le opere
presenti, tra statue e rilievi in marmo, bronzo e argento, tra cui capolavori
dei maggiori artisti del tempo, da Michelangelo a Donatello, da Arnolfo di Cambio a Lorenzo Ghiberti, da Andrea Pisano ad Antonio del Pollaiolo, da Luca della Robbia ad Andrea del Verrocchio. Tra le opere più celebri esposte nel Museo: La Pietà
Bandini di Michelangelo, le tre monumentali Porte del Battistero tra cui la
Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti e alcuni dei capolavori di Donatello
come i Profeti e la Maddalena. Al centro del nuovo museo la spettacolare Sala
del Paradiso (36 metri x 20 x 20), dove su un lato è stato realizzato un
colossale modello (in resina e polvere di marmo) in scala 1:1 dell’antica
facciata del Duomo di Firenze realizzata da Arnolfo di Cambio a partire dal
1296, mai finita e distrutta nel 1587.
Nonostante le
numerosissime opere presenti, nei magazzini di questo celebre museo sono
allocate tantissime altre opere, alcune anche di grande importanza, anche se
non raggiungono certo i livelli di quelle esposte al pubblico. Ebbene, tempo fa, la Direzione
dell'Opera di Santa Maria del Fiore ha preso una decisione importantissima, dal
punto di vista culturale: l’acquisto di Palazzo Compagni, confinante al Museo
dell'Opera del Duomo, che consentirà un discreto ampliamento e quindi la messa a
disposizione dei visitatori anche di quelle opere ancora conservate nei
magazzini. Inoltre, i nuovi spazi porteranno a una razionalizzazione di tutti
gli uffici della Fabbriceria, attualmente dislocati intorno al complesso
museale.
Palazzo Compagni, interno |
Quello in corso è un acquisto certamente
importantissimo, considerato anche che Palazzo Compagni ha anch’esso una grande
storia da raccontare. Una storia, come spiega l'Opera
del Duomo, risalente al Milleduecento, quando la famiglia dei Cresci era
proprietaria del complesso. Nel 1525 passò prima ai Libri e successivamente
alla famiglia Alessandrini che ne resterà proprietaria fino alla metà del
Settecento (1748), quando passò ai Compagni. Alla morte dell'ultimo discendente
(1808) la proprietà fu ereditata dai Naldini e quindi acquistata dai Martini,
che la possedevano al tempo di Federico Fantozzi. Successivamente il palazzo
passò nelle mani di altri proprietari e nel 1929 venne acquisito dalla Cassa nazionale
infortuni. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla direzione
generale delle Antichità e belle arti, quale edificio monumentale da
considerare patrimonio artistico nazionale.
Firenze, Duomo |
Amici, ora l’acquisto di questo
antico e nobile palazzo permetterà all'Opera del Duomo di contestualizzare
meglio l'intero complesso della Cattedrale. Alcune opere d'arte conservate
dalla Diocesi di Firenze, che le metterà a disposizione, saranno esposte in una
parte del nuovo complesso. Il grande museo fiorentino, che custodisce al suo interno
una meravigliosa serie di capolavori del rinascimento italiano, si appresta
così a diventare più grande e a esporre nei nuovi spazi le numerose opere
attualmente conservate nei depositi.
Cari amici, Firenze accresce
così la sua grande fama culturale, e sarà sempre più un grande punto di
riferimento per l’arte, la cultura e il sapere della nostra grande Italia. Tutto il mondo apprezzerà
questo sforzo!
A domani.
Mario
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