Oristano 6 luglio 2022
Cari amici,
La Oversonic è un'azienda
italiana di software che porta avanti un ambizioso progetto: rendere la robotica
cognitiva un bene comune al servizio delle persone, con l'intento di creare una società
dove umani e robot possano evolvere fianco a fianco. È con questa visione che
l’azienda si occupa di progettazione, costruzione e manutenzione di Robot
antropomorfi umanoidi, con integrati evoluti sistemi di navigation autonoma
e voicebot, studiati per l'industria. Una delle sue creazioni, realizzata nel centro
produttivo di Besana Brianza, è “ROBEE”, un robot umanoide concepito a
supporto delle persone nei lavori pericolosi e usuranti, sia per la salute
fisica che psicologica.
Il prototipo è stato recentemente
presentato a SPS Italia, la fiera dell'automazione e dell'industria
intelligente. Il debutto ufficiale di
questo umanoide cognitivo Made in Italy è stato creato per essere di
supporto alle persone adibite alle particolari lavorazioni usuranti e pericolose.
Fabio Puglia, Presidente di Oversonic, all’atto della presentazione del prototipo ha
dichiarato: "Arriviamo a questo appuntamento appositamente con un
prodotto studiato per rispondere alle esigenze delle smart industries”.
“L’umanoide “ROBEE” – ha
dichiarato Fabio Puglia - è il frutto di un lavoro portato avanti grazie
anche alla collaborazione con alcune aziende partner, che hanno testato il
robot nei propri stabilimenti; RoBee rappresenta la nuova generazione di robot
cognitivo, in possesso di tutte le necessarie certificazioni per essere commercializzato
e per operare all'interno degli ambienti industriali. È una macchina in grado
di coniugare una strategica piattaforma cognitiva in cloud ed un'operatività di
carattere industriale: è il punto di equilibrio tra un approccio 5.0 e le più
innovative tendenze della robotica sociale".
Il team di ingegneri di
Oversonic negli ultimi sei mesi ha reingegnerizzato la struttura del robot, che
oggi è più veloce nelle performance operative, più flessibile nella
navigazione, più efficiente nei consumi e nella capacità di apprendimento. Alto
1,70 metri per 70 chili di peso, RoBee è il primo robot "umanoide"
prodotto dalla Oversonic che opera nell'ambito del Polo Meccatronica di
Rovereto (Trento). È stato realizzato dopo due anni di ricerche, avvalendosi
anche della collaborazione di ProM Facility, che ha stampato in 3D alcune
componenti, come il collo e la "corazza" esterna.
RoBee ha fatto le sue
prime, iniziali esperienze, nel settore medico-sanitario, ma, essendo le sue potenzialità
molteplici, viene ora ipotizzato come ausilio importante nei settori industriali,
grazie al lavoro portato avanti da un ampliamento del team, in particolare
ingegneri specializzati in ambito meccanico, elettronico e informatico. Il
robot ha braccia complete di dispositivi di presa, una mano e una pinza
meccanica, con 40 giunti mobili che gli consentono di muovere le articolazioni
e di eseguire azioni meccaniche. Attività che esso può svolgere autonomamente:
attraverso un sistema di telecamere e sensori con cui naviga agevolmente gli spazi,
muovendosi su ruote omnidirezionali.
Ovviamente RoBee è
assistito dall'intelligenza artificiale e da un'interfaccia vocale, per
riconoscere persone e oggetti, che gli consentono una capacità di interagire
vocalmente e di adattare il suo comportamento a seconda delle situazioni e
degli interlocutori che incontra. L'idea della società Oversonic Robotics, con
la costruzione di RoBee, non è stata quella di creare un esemplare unico da
laboratorio, ma un prodotto di massa, da sviluppare in larga scala per aiutare le
aziende nello svolgimento dei lavori più usuranti, sia a livello fisico che
psicologico.
Come ha sostenuto Paolo
Denti, Amministratore delegato di Oversonic Robotics: “RoBee è nato
inizialmente per venire incontro all’emergenza sanitaria. Ci siamo posti il
problema come la robotica potesse aiutare, ad esempio, all’interno di un
reparto Covid, dove chi vi lavora è esposto a un alto rischio di contagio. In
questo senso è nata una macchina in grado di sostituire efficacemente le
persone non solo sul piano tecnico, ma anche dal punto di vista umano. Poi sono
venuti i miglioramenti successivi che ora consentono a RoBee di essere un
valido aiuto per l’industria”.
Cari amici, la robotica
avanza sempre più rapidamente facendo passi da gigante. RoBee più che un robot sembra
proprio un umano! È in grado di fare discorsi filosofici e di offrire da bere, può
misurare la temperatura dei presenti e sostituire efficacemente l’uomo nei
reparti più pericolosi, dove spesso si rischia la vita. RoBee, insomma, ci
ricorda i contenuti dei film fantascientifici del passato, che oggi però da
fantascienza sono diventati realtà; una realtà che servirà a costruire, insieme, la società del futuro, sempre più popolata di umanoidi.
A domani.
Mario
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