Oristano 16 luglio 2022
Cari amici,
Sono in tanti gli italiani che sono al mare in questo periodo! I mesi estivi sono quei
mesi classici nei quali la temperatura aumenta sensibilmente e di conseguenza il mare appare una delle fonti di refrigerio. Ebbene, nel periodo della calura capita che nella nostra alimentazione quotidiana la percentuale di tossinfezioni
alimentari aumenta notevolmente, legata molto spesso al consumo di piatti freddi e a una cattiva
conservazione e igiene dei prodotti.
Dopo il tragico caso del
bambino morto a Sharm El Sheik, è intervenuta l'ADI, Associazione italiana di
dietetica e nutrizione per cercare di ricordare le regole base necessarie per
ridurre i rischi di infezione. Tra i sintomi più comuni ci sono quelli che
riguardano soprattutto l’apparato gastrointestinale, come vomito, mal di stomaco,
violenti crampi addominali e diarrea, ma possono aggiungersi anche febbre,
tremori e, nei casi più gravi, blocco neuromuscolare.
La conoscenza basilare di
alcune regole può essere di grande aiuto per evitare i seri problemi derivanti
dalla contaminazione dei cibi, e poter di conseguenza ridurre i rischi delle
malattie derivanti dal consumo di alimenti contenenti sostanze tossiche o
batteri. Indicazioni che, a detta degli esperti, partono da una maggiore
attenzione all'igiene. Il primo consiglio e quello di igienizzare i posti in
cui si conservano i prodotti e gli utensili da cucina come posate, taglieri,
piatti e contenitori; ovviamente segue un altro consiglio basilare: è necessario
lavare spesso e accuratamente le mani, dopo aver toccato i prodotti acquistati
al supermercato, come frutta e verdura, cambiando spesso anche i canovacci per
le mani. Quanto alla conservazione dei cibi meglio tenere sempre a mente alcune regole, alle quali è sempre pericoloso derogare. Eccone alcune molto importanti.
1.Il frigorifero. È
necessario riporre sempre la spesa nei giusti ripiani, per una corretta
conservazione. Altro consiglio
importante è quello di utilizzare sempre contenitori in vetro o il sottovuoto
per conservare gli avanzi, evitando di lasciarli nei tegami di cottura. Inoltre,
mai riporre alimenti caldi o tiepidi nel frigo perché determinano un aumento
della temperatura interna. Pulire con cura le superfici, utilizzando acqua e
aceto (oppure bicarbonato di sodio) o in alternativa detersivi appropriati non
abrasivi e senza schiuma, in modo da facilitarne il risciacquo.
2.Il freezer. È necessario ridurre in porzioni gli alimenti, avvolgendoli nella pellicola, nelle buste per alimenti
o in contenitori resistenti; inoltre, ricordiamoci che lo scongelamento deve
avvenire sempre nel frigorifero, mai a temperatura ambiente! La successiva cottura
dei cibi, poi, per garantire l’eliminazione delle spore eventualmente presenti,
devono avvenire ad una temperatura superiore ai 120° C.
3-Frutta e verdura.
È necessario lavare sempre frutta e verdura prima della consumazione, meglio se
con un cucchiaino di bicarbonato, lasciandole in acqua per 15 minuti; non
refrigerare i prodotti dopo il lavaggio e, se si acquistano verdure in busta,
lavarle sempre anche se sulla confezione viene indicato che non è necessario;
ricordarsi anche di non lasciare frutta e verdura a contatto con gli altri
alimenti.
4.La carne. – La
carne deve essere conservata in sacchetti per gli alimenti e non va pulita
sotto l’acqua. A seconda del tipo di taglio e composizione, deve essere:
consumata entro 24 ore se macinata, entro 48 ore se di pollo o tacchino, entro
3 giorni nel caso di affettati non confezionati e carne fresca in generale.
5.Il pesce. Il
pesce va pulito ed eviscerato, poi lavato sotto acqua corrente e conservato in
un contenitore ermetico o coperto con una pellicola; inoltre deve essere
consumato entro 24 ore.
6-Latticini e uova.
Uova e latticini vanno conservati in appositi contenitori nel ripiano centrale
del frigo e, nel caso delle uova, è necessario evitare di tenerle nel portauova
dello sportello, a causa degli sbalzi termici dovuti all’apertura e chiusura.
Amici, Barbara Paolini,
Presidente della sezione Toscana dell'ADI, così ammonisce: “Le malattie causate
dai cibi contaminati costituiscono uno dei problemi di salute pubblica più
diffusi nel mondo contemporaneo; si stima che ogni anno, nei soli Paesi
industrializzati, il 30% della popolazione sia colpito da una tossinfezione
alimentare, con circa 360mila casi di denunce e 30mila interventi per infezioni
e intossicazioni alimentari. Oggi si contano al mondo più di 250 tipi di
tossinfezioni alimentari che si manifestano con differenti sintomi e causate da
diversi agenti patogeni È bene quindi evitare cibi sofisticati, specialmente
quando non si è sicuri della provenienza, stare attenti al ghiaccio, non solo
nei paesi tropicali ma anche in Italia, e fare massima attenzione ai frutti di
mare o ai crudi in generale. Meglio optare cibi poco elaborati, semplici e
poveri di salse. In caso di intossicazione consulta il tuo medico di fiducia. È
importante bere acqua per evitare la disidratazione, assumere fermenti lattici
e mangiare alimenti molto leggeri per qualche giorno”.
Buona estate, amici, e, con
l’alimentazione, usate sempre grande attenzione!
A domani.
Mario
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