Oristano 30 luglio 2022
Cari amici,
Una delle attività che vengono
svolte in casa, in particolare dalle donne, è quella di stirare, sia l’abbigliamento
che la biancheria. Stirare, in particolare nel periodo estivo, è una
incombenza poco piacevole, tanto che la gran parte delle donne trema solo all’idea
di passare ore con in mano il ferro da stiro. A parte questa idiosincrasia per Il
ferro da stiro, c’è da dire che questo strumento è anche uno degli
elettrodomestici più affamati d’energia, con tutte le conseguenze del caso,
come costi, fatica e inquinamento.
Si, amici, stirare è
un’attività ad alto impatto ambientale, per cui è necessario ridurre il più
possibile la stiratura dei nostri capi, se vogliamo contribuire a combattere il
riscaldamento globale e a salvare il nostro pianeta. Una proposta un po’
provocatoria è arrivata da alcuni studiosi di ecologia e dei cambiamenti
climatici, con l'invito a tutti noi a "stirare il meno possibile", contribuendo così
a salvare la terra; tutti noi, infatti, nel nostro piccolo, possiamo fare
ancora molto, impegnandoci a ridurre comportamenti e attività della vita
quotidiana che risultano dannosi. Tra queste attività c’è anche quella di
stirare, una delle consuetudini domestiche più in uso, che purtroppo ha una forte
ricaduta sull’ambiente, sia in termini di consumo energetico che di rilascio di CO2.
La campagna di sensibilizzazione degli
studiosi ha trovato il parere favorevole di molti ambientalisti, anche se non
sono mancate le critiche. Se da un lato c’è chi afferma che sia una valida
proposta in difesa dell’ambiente, dall’altro vi è un’ulteriore problema
collegato al modo con cui la gente si dovrebbe presentare in pubblico: ovvero con l’abbigliamento
“stropicciato”, cosa che suscita dubbi, visti gli stereotipi imposti
dall’industria della moda. Stereotipi che vanno però combattuti, considerato
che la salvaguardia del nostro pianeta risulta ben più importante.
Fortunatamente molti
brand vendono già capi di vestiario stropicciati, ma questo non toglie la
rigidità d’opinione di chi afferma che vi sono alcuni vestiti che necessitano
di essere stirati. La salvaguardia del pianeta, però, se pensiamo al futuro delle
nuove generazioni, vale più di qualche piega sulla camicia, e, piuttosto che
sentirci imbarazzati, dovremmo essere fieri di esibire una scelta di vita
eco-friendly! Ci confortino questi dati: se in una casa non si stirassero
vestiti per un anno, sarebbe come piantare sette nuovi alberi o come se si
togliessero dalla circolazione sette veicoli a motore!
Amici, stirare, che ci
piaccia o no, fa male a noi, al nostro portafoglio, ma soprattutto
all’ambiente. Stirare tutto, purtroppo, è oramai diventata più un’abitudine che
una necessità vera e propria. Certo, ci sono capi che necessitano di una
stiratura, come le camicie, ma tanti capi e in particolare la biancheria,
possono tranquillamente restare senza passarci sopra il ferro da stiro caldo. Allora
scegliamo bene sia i capi che abbisognano di una veloce stiratura che quelli che
non hanno bisogno di essere stirati!
In definitiva, ripescando
dal passato i comodi ed efficaci rimedi adottati dalla nonna, scopriremo che non
è necessario passare ore e ore con il ferro da stiro in mano: basta imparare a
fare il bucato e poi stendere i capi lavati in modo adeguato, usando il ferro da
stiro con più consapevolezza, limitandoci all’essenziale. Ecco, allora, un
piccolo mini semi-decalogo, che ci consentirà di risparmiare energia e soldi, oltre a
passare meno ore a stirare.
I CINQUE (5)
CONSIGLI PER NON USARE (O USARE POCO) IL FERRO DA STIRO.
1. Nel lavaggio dei capi
in lavatrice, ridurre la centrifuga. A seconda delle istruzioni d’uso, provate
a ridurla a 600 giri. Noterete che i vostri capi saranno molto meno
stropicciati rispetto ad una centrifuga a 800 o 1000 giri.
2. Tolti i panni, stendeteli
a regola d’arte. Quando stendete sbatteteli e poi appendete sulle grucce
maglioni, camicie e abitini già durante la fase dell’asciugatura.
3. Se avete lavato una
gonna a pieghe, usate le forcine per capelli. Servono per appiattire le pieghe
e renderla così nuovamente indossabile senza problemi.
4. Se utilizzate l’asciugatrice,
e avete notato che su una maglietta o su una camicia si è formata una piega che
sembra impossibile da eliminare, usate un cubetto di ghiaccio. Inserite di
nuovo il capo in asciugatrice con il cubetto di ghiaccio, vedrete che si
formerà del vapore che ammorbidirà la piega.
5. Dopo averli tolti
dalla lavatrice, stendete i panni in bagno. Posizionateli poi magari
vicino alla doccia: il vapore e il calore che si formano in questa stanza della
casa aiutano a distendere le pieghe dei vestiti.
Cari amici, stirare come
detto costa: crea danni al nostro portafoglio, ci sottrae del tempo, e,
soprattutto fa male all’ambiente. Un’ora di ferro da stiro acceso costa
all’incirca 0,30-0,50€ (dipende sia dal vostro ferro che dalla vostra tariffa).
Per un comune ferro da stiro con caldaia della potenza di 2.000 Watt, usato per
4 ore la settimana, ossia 16 ore al mese, dovete fare questo calcolo: 2.000
(potenza) x 16 (ore di utilizzo) = 32.000 Wh/mese, che, espresso in KWh, fanno 32
KWh al mese. Se poi dovete pagare qualcuno che stiri al posto vostro, il costo
è di circa a 10 euro all’ora.
Credo che valga la pena
di limitarsi a stirare solo l’indispensabile…
A domani.
Mario
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