venerdì, aprile 15, 2022

PROTEGGERE (E INCREMENTARE) LE SUPERFICI BOSCHIVE, LA VERA ARMA PER SALVARE IL PIANETA DALLE CRISI CLIMATICHE.


Oristano 15 aprile 2022

Cari amici,

Di salvaguardia delle foreste ho parlato anche di recente su questo blog, anche se in tanti fanno orecchio da mercante e la consapevolezza dell’importanza dei baschi stenta ancora a farsi strada. Dalla foresta amazzonica alle altre riserve boschive presenti nel mondo, un po’ tutte le grandi superfici boschive soffrono di abbandono e violenze, mentre le crisi climatiche, scatenate da comportamenti egoistici derivati dall’ingordigia dell’uomo, continuano in modo impressionante a sconvolgere i millenari equilibri naturali che da sempre regolano la vita sulla terra.

Le foreste svolgono una funzione irrinunciabile per la vita sulla terra, oltre ad essere anche, una volta esaurita la loro funzione vitale, delle preziose risorse naturali. Nel nuovo rapporto, redatto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l’agricoltura (FAO) in collaborazione con l’Istituto forestale europeo (EFI), è presente anche la pubblicazione 'Prodotti forestali nella bioeconomia globale: favorire la sostituzione con prodotti a base di legno e contribuire agli Obiettivi di sviluppo sostenibile', resa disponibile in occasione della Giornata internazionale delle foreste 2022, che si è celebrata nell’ambito di Expo 2020 a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.

Amici, stando al rapporto FAO prima ricordato, "i prodotti a base di legno possono sia contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici, attraverso il sequestro del carbonio, sia aiutare a evitare, o a ridurre, le emissioni di gas a effetto serra associate a quei materiali di cui costituiscono un possibile sostituto". Le foreste, che coprono circa un terzo della superficie terrestre, ci forniscono acqua e aria pulita, legname, combustibili fossili e cibo.

Nel mondo il settore forestale dà occupazione ad almeno 33 milioni di persone, e sono miliardi gli individui che usufruiscono dei beni e servizi che ne derivano. A ricordarlo è stato il Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l'agricoltura, Qu Dongyu, che in occasione della cerimonia di inaugurazione della Giornata internazionale delle foreste 2022, organizzata in modalità ibrida, presso il padiglione della Svezia a Expo 2020 Dubai, ha detto: “Nonostante la loro utilità, negli ultimi decenni le aree forestali del pianeta si sono ridotte; oggi, soltanto il 25% della domanda complessiva di materiali è soddisfatto da biomassa, tra cui il legno: il resto è affidato alle risorse non rinnovabili”, aggiungendo, poi, che “è giunto il momento di agire”.

Il tema della Giornata internazionale delle foreste 2022, scelto ogni anno dal Partenariato collaborativo sulle foreste, è stato 'Foreste e produzione e consumo sostenibili', che la FAO ha accompagnato con il seguente slogan 'Scegliere legno sostenibile per le persone e il pianeta'. Lo scopo era sottolineare che le foreste possono contribuire in maniera importante a garantire una produzione e un consumo più sostenibili e, quindi, possono concorrere al conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Oss), primi fra tutti l’Oss 12 (Consumo e produzione responsabili) e l’Oss 15 (Vita sulla terra). In altri termini, le foreste possono migliorare la sussistenza della popolazione, favorire lo sviluppo di ambienti e città sane e ridurre l’impronta di carbonio e dei materiali del pianeta.

Focalizzando l’attenzione sull’Italia, possiamo dire che se da un lato la superficie forestale nazionale è aumentata in 10 anni di circa 587.000 ettari, per complessivi 11 milioni di ettari, dall’altro le superfici boschive si sono rivelate molto vulnerabili, a causa del degrado e degli incendi, in quanto è mancata l’opera di prevenzione nei boschi che, a causa dell’incuria e dell’abbandono, sono diventati preda di vandali e incendiari. A noi sardi basti pensare ai recenti roghi del Montiferru, per toccare con mano quanto sia alta questa fragilità.

Cari amici, il bosco è vita e senza questo ausilio il futuro delle nuove generazioni non sarà garantito. Per garantire lunga vita al bosco è necessario innanzitutto contrastare l’allontanamento dalle campagne e valorizzare quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio, svolte dagli imprenditori agricoli. Senza investire in questo settore per i boschi non c’è salvezza, ma nemmeno per l’uomo però!

A domani.

Mario

Nessun commento: