mercoledì, aprile 13, 2022

IL RISCALDAMENTO DEL PIANETA STA METTENDO A RISCHIO L’HABITAT MARINO: L’AUMENTATA TEMPERATURA E LA MAGGIORE ACIDITÀ DELL’ACQUA STANNO SCOLORENDO I PREZIOSI CORALLI.


ORISTANO 13 APRILE 2022

Cari amici,

Le meravigliose barriere coralline, che hanno incantato numerose generazioni per la varietà e brillantezza dei colori, stanno perdendo la loro bellezza. Si, anche i coralli stanno facendo i conti con gli effetti dei cambiamenti climatici, ovvero con l’aumentata temperatura e la maggiore acidità dell’acqua di mare. Un cambiamento che, se non si interviene rapidamente, porterebbe i coralli all’estinzione in pochissimo tempo.

È questa l’amara scoperta di un team di scienziati dell’Università delle Hawaii e del Noaa, secondo i quali le temperature del mare hanno raggiunto livelli estremi e potrebbero causare la morte della barriera corallina in tutto il mondo nei prossimi mesi, come conseguenza del massiccio sbiancamento dei coralli già in corso nel Pacifico settentrionale. Un’ulteriore, brutta scoperta quella fatta, dopo l’avvenuto dimezzamento della barriera corallina, progressivamente andata scomparendo durante gli ultimi 27 anni. Secondo gli esperti, la moria in corso dei coralli potrebbe essere la peggiore degli ultimi 20 anni.

A certificare il costante sbiancamento dei coralli è il programma Coral Reef Watch del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), che, dopo aver rendicontato gli ultimi dati, ha fatto scattare l‘allarme rosso. Una enorme area del Pacifico è già stata colpita, comprese le Isole Marianne settentrionali, Guam, la Repubblica delle Isole Marshall, Kiribati, Hawaii e la Florida. Alcune aree hanno registrato gravi sbiancamenti per la prima volta. Causa prima dello sbiancamento l’aumento persistente della temperatura superficiale del mare: basta 1°C in più per una settimana, per causare una rottura a lungo termine degli equilibri naturali degli ecosistemi.

In passato il peggior evento di questo tipo provocò una moria di massa nel 1998, ma quello successivo del 2014 lo superò abbondantemente, classificandosi come il più caldo mai registrato. “Su scala globale si è trattato di un grande sbiancamento che può essere l’inizio di un evento storico” ha detto il dott. Mark Eakin, coordinatore del Coral Reef Watch. Nelle Isole Marshall, la perdita di colore dei coralli ha raggiunto un livello di gravità senza precedenti e gli scienziati sospettano che possa aver colpito la maggior parte dei 34 atolli e isole del Paese.

Amici, è prevedibile che l’aumento della temperatura dell’acqua presto farà danni nel Sud del Pacifico e dell’Oceano Indiano, seguendo le correnti. Secondo il dott. Mark Eakin, lo sbiancamento potrebbe colpire la Grande Barriera Corallina australiana già a gennaio. Sarebbe un danno incalcolabile, vista la grande importanza che i coralli rivestono per gli equilibri biologici del mare. Le scogliere di corallo forniscono tra l’altro un ottimo nascondiglio per i pesci più piccoli. In alcune zone delle Isole Marshall, il 100% di essi è stato ucciso dal picco di temperature della superficie del mare in corso da settembre.

Secondo gli scienziati, questo disastro causato dall’aumento della temperatura dell’acqua, ha fatto aumentare l’anidride carbonica e gli altri gas che intrappolano il calore nell’atmosfera; di conseguenza, in alcune zone delle Isole Marshall, quasi tutto il corallo è ormai privo di colore. Tutto questo disastro mentre i grandi della Terra si interrogano ancora su cosa fare per salvare il pianeta, rinviando le decisioni a data da destinarsi.

Cari amici, credo che il mondo stia sottovalutando certi cambiamenti (in gran parte causati dall'uomo) che continuano a sconvolgere l’equilibrio naturale rimasto intatto per centinaia di migliaia di anni. L’uomo continua imperterrito a muoversi sulla terra incurante dei danni che crea, ma alla fine certe sue azioni ricadranno su di lui come un boomerang, modificando in modo peggiorativo  la vita sulla terra, sempre più compromessa e, forse, in modo irreversibile. Il segnale dello sbiancamento dei coralli, con la perdita delle barriere coralline potrebbe essere uno degli ultimi avvisi!

A domani.

Mario

 

 

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