domenica, aprile 10, 2022

ANTONIO PORRU AL MUSEO DIOCESANO ARBORENSE CON “APOSTOLI”, UNA MOSTRA CARICA DI UN FORTE SIGNIFICATO PASQUALE.




Oristano 10 aprile 2022

Cari amici,

Siamo ormai praticamente arrivati alla Pasqua. Oggi è la “Domenica delle palme”, e noi cristiani ci prepariamo a festeggiare il rito della Resurrezione. Il Museo Diocesano Arborense, nell’intento di aiutarci a ritrovare noi stessi, a fermarci un momento per una seria riflessione sul tema pasquale del Cristo Risorto e del percorso di redenzione fatto da Nostro Signore, con il coinvolgimento degli Apostoli, ha scelto, per questo, di proporre l’esposizione delle opere dell’artista Antonio Porru. La mostra, intitolata proprio “APOSTOLI”, è stata inaugurata Venerdì 8 aprile alle 18 dall’Arcivescovo Arborense Mons. Roberto Carboni.

Presente l’artista, ha aperto la presentazione al pubblico la direttrice del Museo Arch. Silvia Oppo, a cui hanno fatto seguito gli interventi di Don Michele Sau, Direttore dell'Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici e dello stesso Antonio Porru, autore delle opere.  L’artista sanlurese, attraverso le sue opere, ha voluto ricreare nel mondo di oggi l’atmosfera del passato, sostituendo gli antichi apostoli con le persone comuni dei nostri giorni, con l'immagine dei suoi amici o conoscenti, trasformati da lui in moderni apostoli. Una realtà che conferma così una verità teologica fondamentale: gli apostoli di Cristo erano ieri e lo sono oggi, sempre semplici uomini del popolo, pronti a svolgere la loro missione operando naturalmente nella loro vita quotidiana.

Come ha detto Don Miche Sau, prendendo la parola, “Le opere del Porru sono cariche di importanti significati, sono un forte messaggio, per chi le osserva, inviato ai posteri”. Nella sua lucida analisi Don Michele ha poi messo in evidenza che “…l’artista è riuscito a trasfigurare persone comuni in apostoli, incarnate dai suoi amici e conoscenti, ricordandoci una verità teologica fondamentale: essi, oggi come ieri, sono semplici uomini del popolo, così come gli Apostoli di Cristo, investiti da una straordinarietà che irrompe nella loro quotidianità”.

Un pubblico attento ha seguito le diverse presentazioni; In prima fila, a fianco all’Arcivescovo, il Vicesindaco e Assessore alla cultura Massimiliano Sanna e il Questore Dottor Giardina. Al termine la Direttrice del Museo Silvia Oppo ha chiesto ai presenti di scendere nella sala San Pio X per visitare la mostra, dove l’autore e i curatori hanno dato ulteriori ragguagli sulle opere ai presenti. Indubbiamente, amici, una mostra che fa riflettere, che trasporta nel presente l’antica testimonianza degli Apostoli di Cristo, e che, di generazione in generazione, transita, oggi come ieri, attraverso quell’antica, vera fraternità; gli apostoli di oggi in realtà sono la prosecuzione di quelli di eri, sono sempre un manipolo di uomini e donne fragili, non certo in possesso della presunta perfezione, ma pronti a mostrare la loro fragilità che, attraverso la grazia del Redentore, può farli risorgere a nuova vita.

L’osservazione attenta delle opere ha mostrato chiaramente al pubblico le capacità artistiche del Porru, il suo tratto artistico deciso ed essenziale, che conferisce monumentalità e ieraticità ad ogni soggetto rappresentato; l’artista sanlurese, formatosi alla Scuola d’Arte di Oristano, dove fin dall'inizio si è appassionato alla ‘terra-cotta’ (materia che non lascerà mai più), ha capito la potenza e la forza espressiva di questa materia. Tra pennello e lavoro d’impasto Egli riesce a trasfigurare le persone comuni in apostoli, incarnate dai suoi amici e conoscenti, ricordandoci così una verità teologica fondamentale: essi sono semplici uomini del popolo, così come lo erano gli Apostoli di Cristo, investiti da una straordinarietà che irrompe nella loro quotidianità.

Cari amici, ho partecipato all’inaugurazione della mostra e posso dirvi che vale davvero la pena di andare a vederla. Credo che riesca a far riflettere molto tutti noi: oggi come ieri “gli apostoli”, ovvero le persone comuni che fanno esperienza di servizio col Cristo, possono entrare a contatto con la Luce Divina, riuscendo a squarciare, giorno dopo giorno, il velo dello spazio e del tempo sacro, perché sacro e santo è ogni istante della vita di ciascuno di noi!

La mostra potrà essere visitata tutti i giorni dalle 17 alle 20 (il sabato e la domenica anche la mattina dalle 10 alle 13), fino al 12 giugno.

A domani, amici.

Mario

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