Oristano
16 Giugno 2018
Cari amici,
Della Famiglia e della sua
storia ho parlato più di una volta su questo blog. Già nel 2012 (il post è del
31 Maggio) volli ripercorrere la lunga strada fatta, che, partendo da quella patriarcale,
portò poi a quella odierna, ben diversa e articolata. Chi è curioso di andare a
leggere quanto scrissi può farlo, cliccando sul seguente link: http://amicomario.blogspot.com/2012/05/la-lenta-evoluzione-della-famiglia-il.html.
Ebbene, oggi voglio tornare ancora sull’argomento (l’ho già fatto anche nel
2013, nel 2014, e forse anche dopo…) perché intrigato dalla costante evoluzione
che la famiglia continua a subire, soprattutto a causa delle separazioni sempre più
frequenti e che, di conseguenza, comportano nuove unioni dove ogni coniuge
porta con se, “in dote” anche i figli avuti dalla precedente relazione.
Queste nuove unioni,
che miscelando nuclei familiari differenti vengono definite con il termine
inglese “blended”, ovvero miscelate (come per esempio il rinomato “blended
Scotch whisky"), sono una realtà che aggiunge non poche problematiche, in
quanto possono andare a "risoluzione" non solo con la buona volontà e l’intervento degli adulti,
ma coinvolgendo a vario titolo tutti i componenti, minori compresi. Cerchiamo allora
di capire meglio questa nuova commistione familiare.
Intanto c’è da
precisare che queste “nuove famiglie”, ricomposte in quanto uno o entrambi i
partner portano con se i figli avuti dalle unioni precedenti, hanno necessità per
vivere al meglio la nuova relazione, di trovare il giusto equilibrio tra tutti
i componenti. C’è da fare anche un’altra considerazione. A volte, dopo una
separazione o un divorzio, prendono vita diversi nuclei familiari (che a loro
volta possono essere delle famiglie ricostruite), i quali debbono continuare a
rimanere in relazione fra loro sotto molteplici aspetti. Considerato che queste
nuove forme familiari stanno diventando sempre più frequenti nel panorama
italiano, e vista la complessità dei ruoli ricoperti e delle particolari relazioni
che si intrecciano tra i diversi e numerosi protagonisti, esse necessitano di
misure adeguate e innovative, per creare una convivenza ed un equilibrio accettabili.
Amici, indubbiamente l’empatia,
il nuovo feeling che nasce e si sviluppa tra coniugi che vogliono, dopo il fallimento del
precedente creare un nuovo rapporto, non è così libero e autonomo, scevro da
interventi esterni, in quanto subordinato anche al gradimento dei figli dell’uno
o dell’altra. Lo abbiamo visto in una miriade di film sull’argomento che sono
le figure dei figli a condizionarlo; è il loro gradimento che potrà assecondare
o meno, in buona parte, la nuova relazione. Anche i “nuovi innamorati”, che
nella loro mente hanno sempre presente il file indelebile del loro status
precedente, dell’armonia che esisteva con la loro prole, in presenza degli
altri bambini del nuovo partner (che magari non dialogano tra loro come sperato),
possono entrare in angoscia, capace di minare l’ideale armonia sognata del
nuovo rapporto.
Che dire, dunque, per
esempio, del figlio della nuova partner, un ragazzo scatenato che si mette
sempre nei guai oppure particolarmente dispettoso, o della quindicenne figlia della
partener al suo primo innamoramento, che vede il nuovo compagno della madre con
grande gelosia, in quanto a suo dire le ha rubato parte dell’affetto
precedente? La stessa cosa, ovviamente riferita all’altra parte, la si avrà nei
confronti dei figli e delle figlie dell’uomo. Una blended family, dunque,
sicuramente difficile da gestire! Che fare dunque?
Cari amici, se
veramente la relazione che viene ad instaurarsi tra un uomo e una donna delusi
dalla precedente relazione è seria e sincera, se davvero tra i due è sbocciato
un serio nuovo amore reciproco, questo deve contenere, da parte di entrambi,
anche una grande capacità di coesione con i nuovi componenti la nuova famiglia
allargata! Entrambi dovranno imparare a soffrire e a saper confortare, non solo
i figli propri (che vedono nel caso di lui la nuova compagna come una che ha ‘rubato’
loro il papà), ma anche i figli dell’altra, anch’essi prevenuti nei confronti
del nuovo “invasore di campo”. Un'armonia, quella ipotizzata dai 2 nuovi partner, che potrà funzionare solo con la loro capacità di riuscire a coinvolgere, senza egoismi di sorta, i figli precedenti di ognuno, veri arbitri del futuro del nuovo legame.
Insomma, una nuova
relazione non facile da instaurarsi, che deve vedere coinvolte in modo positivo
tutte le componenti della nuova famiglia. Creare un nuovo feeling, in particolare
con gli adolescenti, non è certo semplice, e richiede capacità, saggezza,
savoir faire e davvero tanta pazienza, oltre che il massimo rispetto reciproco!
Per creare un nuovo legame di successo, che coinvolga non solo i due nuovi
partner ma anche i figli di entrambi, bisogna lavorare proprio su di loro, far
sì che vecchi e nuovi figli creino tra di loro un feeling reale, serio e
affettuoso, che farà dimenticare loro lo status precedente, facendo sì che non
si sentano più estranei tra di loro ma veri e propri fratelli e sorelle.
Amici, se si riesce in
questo compito (che è difficile, inutile negarlo) la nuova famiglia sarà
armoniosa per tutti: per i nuovi coniugi, per il mix dei loro figli, e anche
per quelli che potranno nascere in futuro! Questo il vero significato della
nuova “Blended Family”, una realtà che c’è e che va vissuta al meglio!
A domani.
Mario
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