lunedì, giugno 25, 2018

«GOYA, IL SEGRETO CALLIGRAFICO». DUE QUADRI INEDITI DI GOYA IN MOSTRA A ORISTANO SINO A SETTEMBRE AL MUSEO ANTIQUARIUM ARBORENSE.


Oristano 25 Giugno 2018
Cari amici,
Nei giorni scorsi anche ad Oristano si sono potuti ammirare 2 quadri del famoso pittore spagnolo Francisco Goya. La mostra sul grande pittore spagnolo è stata promossa e organizzata dall’Associazione Morsi d’Arte, curata dal direttore artistico Anna Sanna. Oltre i quadri oggetto di esposizione e studio, Oristano ha annoverato anche la presenza di esperti d'arte di fama internazionale. Con le opere, infatti, sono arrivati dalla Spagna gli esperti di Goya Daniel José Carrasco de Jaime e Amparo Sacristian Carrasco (ordinaria del dipartimento di Architettura del computer Università di Matarò Barcellona); presenti anche Paolo Emilio Mangiante, altro esperto e collezionista d’arte, e Pasquale Lettieri critico d’arte. A turno questi esperti hanno dissertato a lungo su Goya, definito un artista di grande modernità che, pur vivendo alla corte del sovrano di Spagna, era considerato un soggetto apertamente trasgressivo che non disdegnava di frequentare persone dalla vita sregolata, compresi detenuti e malati di mente.
Proprio sul Fil Rouge di questa vita di trasgressione del pittore, la mostra «Goya, il segreto calligrafico» ha visto, prima della collocazione nell’Antiquarium Arborense, il passaggio delle opere nella sala conferenze della Casa circondariale di Oristano, con un'anteprima, concepita per creare con l’arte un'ulteriore via di redenzione, che ha privilegiato i detenuti della casa di pena di Massama. A rendere possibile l'iniziativa è stata la collaborazione tra l'Associazione culturale Morsi d'Arte, la Cooperativa Il Seme, la Direzione della Casa circondariale, l'Antiquarium Arborense e il Comune di Oristano.
Giovedì 14 Giugno le due opere del grande pittore spagnolo, Il dipinto “Iam Tándem Italiae fugientes prendimus oras” del 1771, uno dei primi quattro lavori dell’artista documentati durante la sua presenza a Roma, che ritrae lo sbarco di Enea nelle coste laziali e il ritratto di un uomo politico, Miguel Soler, probabile Ministro del sovrano spagnolo Carlo IV di Borbone, datato 1803 e praticamente inedito, sono state presentate in anteprima nella Casa di reclusione di Massama.
Si, proprio i detenuti della casa di reclusione Salvatore Soro di Massama sono stati i primi a poter ammirare le splendide opere. Presenti all’anteprima nella casa di reclusione con il Direttore Pier Luigi Farci, diverse autorità civili e militari: il consigliere regionale Anna Maria Busia, il Sindaco di Oristano Andrea Lutzu, l’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna, il restauratore e direttore scientifico Alberto Severino, il curatore del Museo Antiquarium Arborense Raimondo Zucca e rappresentanti delle FF.OO.
Tutti, ospiti e reclusi, hanno assistito con interesse alle relazioni illustrative delle opere, in particolare quella curata da Daniel José Carrasco de Jaime, uno dei più autorevoli studiosi di Goya. 
De Jaime, con seria competenza, ha cercato di tratteggiare i caratteri dell’opera del grande pittore spagnolo, spiegando come l’attribuzione a Goya dei due quadri abbia tenuto conto non solo dello stile pittorico ma anche del personale modo dell’artista di firmare le tele, attraverso particolari e quasi impercettibili grafismi: "SEGRETI CALLIGRAFICI", appunto.
Le opere, come ha rimarcato e sottolineato con enfasi il grande studioso Daniel José Carrasco De Jaime, debbono essere valutate non solo dal punto di vista artistico, ma approfondendo anche il possibile punto di vista scientifico, filosofico e esoterico insito nelle opere. A questo proposito l’esperto ha anche rivelato agli incuriositi e attenti personaggi presenti all'esposizione i riferimenti alla simbologia e ai riti della Massoneria, che, con un'attento esame, possono essere rilevati in gran numero nelle opere realizzate dal grande artista Francisco Goya.
La mostra dei due quadri, Venerdì 15, si è spostata al Museo Antiquarium Arborense, dove alle 19,00 è stata ufficialmente inaugurata con un convegno aperto al pubblico, nel corso del quale è stata illustrata anche la particolare tecnica, messa a punto da una docente dell’Università di Barcellona, Amparo Sacristian Carrasco, utilizzata per leggere quanto cripticamente contenuto nei dipinti, un contenuto quasi invisibile ad occhio nudo nella superficie dei dipinti di Goya.
Cari amici, l’importante Mostra “Goya, Il segreto calligrafico”, ideata dall’art ambassador Anna Sanna dell’associazione Morsi d’Arte, attraverso l’esperto di Goya Daniel José Carrasco De Jaime, ha dunque cercato di approfondire e svelare il fascino e il mistero di verità contenuti nei quadri del sommo artista. Una collaborazione davvero fruttuosa, quella messa in atto tra le Istituzioni prima elencate, che hanno portato ad Oristano una mostra che può essere considerata culturalmente un evento davvero eccezionale per la città di Eleonora, divenuta col passare del tempo, purtroppo, poco attiva e sonnacchiosa.
Si, amici, una mostra, quella portata avanti da Anna Sanna, Alberto Severino e Morsi d’Arte, capace di rafforzare e divulgare la conoscenza degli stretti legami sempre esistiti tra l’arte sarda e quella spagnola, retaggio dei connubi esistiti in passato tra la Spagna e la nostra Isola. Favorire la conoscenza, la divulgazione dell’arte e degli artisti internazionali, del passato e del presente, rappresenta una crescita culturale notevole, destinata a segnare una svolta nella sonnolenta cultura attuale della città.
La mostra, allestita nei locali dell'Antiquarium Arborense, consentirà di osservare le due opere e di ammirarle praticamente per tutta l'estate, fino a Settembre.
Grazie, amici, a domani.
Mario


 

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