Oristano 5 gennaio 2024
Cari amici,
Che la “Rete” sia
praticamente una giungla dove si annidano malandrini di ogni risma è un
fatto certo. Non passa giorno senza che diversi dei numerosi tentativi di frode vadano a segno! Furto di denaro dai conti correnti, di dati sensibili e, in modo particolare, “furti d’identità”, cosa alquanto pericolosa per le deleterie
conseguenze subite dai malcapitati. Purtroppo i famigerati furti d’identità online, stanno diventando una
pratica sempre più comune, in quanto entrare in possesso dei dati personali
delle persone è un affare lucroso, perché "merce" che viene venduta sul Dark Web da dei cybercriminali senza scrupoli.
Pur essendo il furto di
identità digitale una violazione assimilabile ai reati di sostituzione di persona
e frode informatica (ex artt. 494 e 640 del Codice Penale), i cybercriminali informatici
non demordono; questi hacker appropriandosi di nomi, cognomi, indirizzi,
credenziali bancarie e altre informazioni sensibili, riescono poi ad aprire
conti bancari a nome della vittima, a prelevare denaro dal suo conto e persino
chiedere dei prestiti a suo nome. Le vittime, ormai, sono diventate sempre più
numerose e porre successivamente rimedio al danno subito è difficile e complicato, per cui il
miglior consiglio per chi utilizza la Rete è quello della massima prudenza,
senza accettare proposte da persone sconosciute.
Per eliminare o comunque
limitare i pericolosi rischi del “furto d’identità”, è necessario mettere in
atto dei comportamenti adeguati che tutti dovrebbero utilizzare. Il primo
consiglio, alquanto scontato, è quello di conservare gelosamente i dati
importanti, come numeri di carte di credito e simili; in seconda battuta, fare
grande attenzione a cosa si pubblica sui diversi social network! Risulta
essenziale, infatti, evitare di mettere in rete, col proprio profilo, che è accessibile
a tutti, diversi dati personali alquanto pericolosi.
Anche le comunicazioni
telefoniche, oggi possibili in molti modi, tra cui WhatsApp, sono a forte
rischio: quando si viene contattati, in conversazione apparentemente
amichevole, spesso ci lasciamo andare a fornire involontariamente dati
personali che potrebbero poi, in mano a malintenzionati, diventare alquanto
pericolosi. Per poter, dunque, evitare furti d’identità, bisogna “diffidare”
non poco da chi non conosciamo, in quanto i nostri malintenzionati interlocutori
sono, poi, in grado di propinarci truffe raffinate che potremmo pagare a caro
prezzo!
Inoltre, ad assistere
oggi i cybercriminali c’è anche l’Intelligenza Artificiale, che nel mondo del
malaffare sta avendo grande successo, con un effetto devastante per gli ingenui
navigatori del Web. Video e audio generati con sistemi IA, possono trarre
facilmente in inganno l’utente medio, per cui in caso di dubbio o discrepanze,
è bene diffidare, non prendere tutto per oro colato! Al minimo dubbio, bisogna fare
domande approfondite all’interlocutore, per capire se è realmente chi millanta
di essere, oppure è una creazione artificiale. Mai lasciarsi andare
ingenuamente alle confidenze!
In caso di ricezione di
e-mail con solleciti urgenti, è bene evitare clic avventati e, soprattutto mai utilizzare
la piattaforma proposta (bancaria o non), ma prendere tempo con qualche scusa e
poi provvedere a contattare direttamente i canali ufficiali a noi ben noti, senza
interagire con il messaggio ricevuto. Amici, oltre al consiglio di utilizzare password robuste,
quando utilizziamo il Web, dotiamoci anche di un serio antivirus, da tenere sempre
aggiornato. Inoltre, l’autenticazione a più fattori, le tecniche di accesso
basate sui dati biometrici o sistemi che sfruttano i token, rappresentano
solide protezioni rispetto ai furti d’identità online.
Amici, stando al report
presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri lo scorso febbraio
2023, Il furto di identità digitali e delle credenziali di accesso e
autenticazione personali rappresenta circa il 53,5% di episodi di attacchi in
rete. Circa 11.000 persone quotidianamente sono vittime delle insidie in rete,
subendo il furto del proprio profilo social, dell'indirizzo di posta
elettronica o delle credenziali SPID, CIE e CNS. Nel caso fossimo vittime di
furto della nostra identità digitale, si consiglia di rivolgersi
tempestivamente alle Forze dell’Ordine e sporgere denuncia. La Polizia si
attiverà per la rimozione dei dati illegalmente diffusi.
Si suggerisce anche di segnalare l’accaduto al Garante della Privacy. Nel caso in cui il furto
di identità digitale riguardasse il profilo social (Facebook, Instagram ecc.),
sarà utile inviare la segnalazione alla piattaforma e indicare l’episodio,
invitando i propri contatti amici a segnalare il profilo non più in proprio
possesso. Analogamente, qualora il furto riguardasse i codici e le password di
accesso a servizi di home banking, postali e simili, sarà necessario
immediatamente disconoscere le movimentazioni illecite, preoccupandosi quanto
prima per bloccare le carte e i conti interessati.
Cari amici lettori, il problema è davvero serio! Io
personalmente ho provato il trauma del furto della mi identità digitale su
WhatsApp, e posso dirvi che non è affatto piacevole scoprirlo e poi cercare di porvi rimedio! Ecco perché
raccomando a tutti di usare la massima prudenza!
A domani.
Mario
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