Oristano 6 gennaio 2023
Cari amici,
Oggi è "L'EPIFANIA", per cui, prima di iniziare la mia riflessione auguro a tutti Voi di aver ricevuto dalla Befana...tanti doni!!! Oggi la mia riflessione parla dei Botti! Si, anche per i festeggiamenti
del fine anno 2023 appena trascorso, botti, fuochi d’artificio e petardi sono
esplosi in tantissime piazze d’Italia, disturbando e facendo danni come negli
anni passati. È questo un modo
anacronistico e pericoloso di celebrare gli avvenimenti, sia a Natale, che a Capodanno. Per gli animali in particolare, questa usanza
è un vero e proprio incubo, tanto che da tempo la Lega Nazionale per la Difesa
del Cane (in acronimo LNDC Animal Protection), associazione animalista italiana
impegnata nella tutela della vita e del benessere degli animali di ogni specie,
in particolare di cani e gatti, si appella ai Sindaci per vietarne l’utilizzo,
fornendo alcuni consigli per proteggere i nostri amici a quattro zampe.
Ciò nonostante, i
rumorosi botti continuano a turbare le orecchie di uomini e animali; sono petardi
e fuochi d’artificio, che raggiungono l’apice proprio nella notte di San
Silvestro. Pochi i sindaci che hanno provveduto ad emanare Ordinanze che ne
proibiscano l’uso, in modo da evitare sia i tanti incidenti (anche mortali)
alle persone e i danni di non poco conto causati alla salute e al benessere
degli animali, che vengono traumatizzati dalle esplosioni. E non è tutto,
perché di danni ne subisce anche l’ambiente!
Amici, pur essendo ben
nota la pericolosità dei petardi e dei fuochi d’artificio, utilizzati sia nei festeggiamenti
di fine anno che in sagre e feste paesane, il loro uso continua perché nessuno
pare intenzionato ad abolire una tradizione che affonda le radici nel tempo. È un
modo caparbio di continuare a festeggiare, nonostante i seri pericoli che
corrono sia l’uomo che gli animali (in particolare cani e gatti), che a seguito
dei ripetuti botti subiscono traumi da incubo, vivendo momenti di terrore che
causano pesanti conseguenze alla loro salute.
Amici, neanche i dati
degli incidenti che puntualmente la cronaca riporta, sono serviti ad emanare
norme restrittive per l’uso di questi pericolosi aggeggi: ogni anno le
impietose statistiche segnalano i danni che si verificano: arti mutilati,
lesioni più o meno gravi e talvolta anche morti; ma neppure questo riesce a
scoraggiare gli affezionati di questa stupida tradizione. In base ai dati
ufficiali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, analizzati dalla Società
Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), si è ricavato dall’ultima rilevazione effettuata
relativa al Capodanno, che sono stati circa 5mila gli animali, tra domestici e
selvatici, che hanno perso la vita per cause dirette e indirette riconducibili
a petardi ed esplodenti.
Un bilancio di non poco
conto anche nel campo umano, se pensiamo che tra il 2012 e il 2023 si sono
registrati in Italia 6 morti e 3.220 feriti gravi a causa di petardi e fuochi
d’artificio utilizzati nella notte di Capodanno. E non è tutto, in quanto danni
molto pesanti si sono rilevati anche sul fronte ambientale, considerato che i
botti di fine anno generano una impennata dell’inquinamento dell’aria. Ecco
cosa succede, come ha spiegato dettagliatamente la Società Italiana di Medicina
Ambientale (SIMA).
“Durante tutto l’anno i
fuochi d’artificio sono responsabili di circa il 6% di PM10 (le polveri sottili
presenti nelle città italiane), ma nella sola notte di Capodanno le polveri
sottili registrano un incremento abnorme, raggiungendo valori medi su 24 ore
quasi tripli rispetto al normale limite giornaliero, fissato a 50 microgrammi
per metro cubo ed un livello pari a 1.000 microgrammi per metro cubo nella
prima ora dopo la mezzanotte (con un aumento del +1900% rispetto ai valori
massimi di legge)”. Inoltre, come ha spiegato Alessandro
Miani, Presidente della SIMA, “Botti, petardi ed esplodenti, oltre alle polveri
sottili, rilasciano in atmosfera parecchie diossine, ovvero sostanze
potenzialmente cancerogene”.
Cari amici, è tempo che vengano
prese serie decisioni legislative, per evitare danni severi sia all’uomo, che
agli animali e all’ambiente. Più che una norma facoltativa come è oggi, da delegare
ai Sindaci, credo che debba essere emanata un’apposita legge che stabilisca
modalità è uso di queste pericolose sostanze esplodenti.
A domani.
Mario
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