Oristano 26 gennaio 2024
Cari amici,
Il sonno, per l’uomo e gli
animali è di basilare importanza. A sfogliare un dizionario alla voce “SONNO”
troviamo: “Stato e periodo di riposo fisico-psichico dell’uomo e degli
animali, caratterizzato dalla sospensione totale o parziale della coscienza e
della volontà e accompagnato da sensibili modificazioni funzionali (diminuzione
del metabolismo energetico, riduzione del tono muscolare, della frequenza del
polso e del respiro, della pressione arteriosa, ecc.), di fondamentale
importanza nel ristoro dell’organismo”.
Si, amici, il sonno è indispensabile
per la vita, e il dormire poco o male può avere effetti negativi non solo sul
regolare svolgimento della nostra giornata lavorativa e relazionale, ma anche
sulla nostra salute. A confermarlo è un nuovo studio condotto dalla
Pennsylvania State University, pubblicato sul Journal of the American Heart
Association. Secondo lo studio, gli adulti (in particolare quelli che soffrono
di ipertensione o di diabete), che riposano meno di 6 ore a notte hanno più
probabilità di morire di ictus o di infarto.
La realtà è che il sonno
ha un ruolo chiave nella vita delle persone, e di conseguenza dormire un numero
adeguato di ore a notte è una sana abitudine che nessuno dovrebbe
sottovalutare. Secondo una famosa ricerca dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità, dormire poco e male provoca (a lungo termine) gli stessi danni
cardiovascolari del fumo, della sedentarietà e della cattiva alimentazione. Considerato
che il sonno non ristora solo la nostra stanchezza fisica, è giusto sapere che il
nostro cervello svolge un’importantissima funzione – mentre dormiamo – quella di
liberare la nostra mente dalle “scorie”, dalle problematiche ormai risolte, ovvero
ha il compito di togliere la “spazzatura” che si è accumulata nell’arco della
giornata ormai vissuta.
Mentre dormiamo, i fluidi
che “puliscono” il cervello operano al massimo dell’efficienza, eliminando tutta
una serie di proteine che (a lungo andare) possono provocare l’Alzheimer. Ma
quante ore sono necessarie al nostro organismo per poter ripristinare l’efficienza
sia fisica che del nostro cervello? Secondo la National Sleep Foundation,
gli adulti nella fascia di età dai 18 ai 64 anni dovrebbero riposare dalle 7
alle 9 ore per notte (9-11 ore i bambini tra i 6 e i 13 anni, 8-10 ore gli
adolescenti dai 14 e i 17 anni); nella fascia di età over 65, la durata
raccomandata è di 7-8 ore, durata che può diminuire a 5-6 ore.
Viene giocoforza
chiedersi: ma dormire poco e male che influenze negative comporta al nostro
organismo, ovvero quali sono i pericoli dell’insonnia? Proviamo a
sentire il dottor Vincenzo Tullo, neurologo e Responsabile
dell’Ambulatorio sulle cefalee e sui disturbi del sonno di Humanitas. Il dottor
Tullo, oltre a confermare l’operazione di pulizia svolta dal sonno nella nostra
mente, afferma che “La deprivazione di sonno, ha conseguenze tangibili sul
benessere psico-fisico dell’organismo. Si va da sintomi come l’astenia, alla
difficoltà a mantenere la concentrazione, dai deficit di memoria all’aumento
degli stati depressivi e dell’irritabilità. A queste problematiche, in taluni
individui, possono aggiungersene altre più severe: come l’ipertensione o i
problemi cardiovascolari, ma anche il diabete, perché la carenza di sonno
influenza il metabolismo e i livelli di insulina”.
Ci accorgiamo di quanto
sia importante dormire bene (e di quanto ciò sia difficile) soltanto quando non riusciamo più a farlo. Il principale fattore di rischio dell’insonnia è
lo stress: la nostra mente, soverchiata da pensieri angosciosi, non riesce
a rilassarsi e questo influenza fortemente la qualità del sonno. I disturbi del
sonno, amici, sono alquanto diffusi. In Italia sono circa 9 milioni le persone
che soffrono di disturbi del sonno, spesso diventati cronici. Un problema
certamente non di poco conto, che può causare nella giornata lavorativa
stanchezza, sonnolenza, deficit di concentrazione e di memoria, nonché ansia e
disturbi dell'umore.
Cari amici, spesso
sottovalutiamo il rischio che comporta il dormire poco o male, ma stiamo
attenti, perché la mancanza della giusta quantità e qualità del sonno,
comportano gravi conseguenze sia personali che sociali, che contribuiscono ad
una riduzione della qualità della vita di chi ne soffre, oltre alle
problematiche sul lavoro, con minore produttività, e ai maggiori costi
assistenziali. Cerchiamo, dunque, di fare di tutto per poter dormire sempre
nel modo giusto!
A domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento